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I banchieri corrotti islandesi condannati

I banchieri corrotti islandesi condannati

I banchieri corrotti islandesi condannati…

I banchieri corrotti islandesi condannati

ISLANDA CHIAMA ITALIA
Storia di un Paese che è uscito dalla Crisi rifiutando il Debito
di Andrea Degl'Innocenti

Islanda Chiama Italia

Storia di un Paese che è uscito dalla Crisi rifiutando il Debito

di Andrea Degl'Innocenti

Eccoci qui, dunque, un po’ perplessi, imbambolati, del tutto terrorizzati. Alla disperata ricerca di risposte. Mettiamo subito le cose in chiaro: non ne ho. Sono né più né meno confuso di chiunque altro, del tutto terrorizzato. In compenso, ho una gran voglia di cercarne.
Del resto di risposte già pronte non ve ne sono; chi ne propone o è un affarista, o è un truffatore, o, nella migliore delle ipotesi, è un illuso. Così, con quello «spirito d’incertezza» che Edgar Morin considerava una premessa imprescindibile della conoscenza, ho deciso di mettermi in viaggio.
Dall'Introduzione del Libro

L'Islanda sembra contenere, compresse nel tempo e nello spazio, le caratteristiche che ritroviamo diluite nel resto del mondo: è stata fra gli ultimi paesi occidentali ad aprirsi ai mercati internazionali e alla finanza globale, ma lo ha fatto totalmente e senza protezioni, al punto che è stata la prima a subire le conseguenze della crisi economica.

Questo è il racconto dell’ascesa e della caduta del sogno islandese, dalla nascita della società neoliberale fino alle vicende più recenti, che hanno visto gli abitanti dell’isola ribellarsi contro i propri governanti corrotti, contro i banchieri senza scrupoli che avevano condotto il paese al collasso, contro l’intera comunità internazionale che premeva per il pagamento di un debito ingiusto, contratto da banchieri privati.

In circa tre anni di mobilitazioni gli islandesi hanno ottenuto risultati straordinari come la caduta del governo, le dimissioni delle principali autorità di controllo, la stesura di una nuova costituzione partecipata.

Ora è l’Islanda a mostrare la strada.

Oggi il mondo intero si trova ad affrontare una crisi economica, politica, sociale, ambientale, culturale – in una parola, sistemica – senza precedenti.

Dopo anni di benessere e stabilità in cui noi cittadini delle società occidentali ci siamo lasciati convincere a disinteressarci della sfera pubblica, dei beni comuni, di tutto ciò che non rientra nella nostra sfera di interessi personali, ecco che ci troviamo a dover fare i conti con problematiche globali che necessitano di un cambiamento repentino e collettivo.

Partendo dagli spunti offerti dalle vicende islandesi, l’autore offre una panoramica di alcune delle realtà più significative che anche da noi si adoperano per cambiare la società.

Si viene così delineando una sorta di mosaico della “società del cambiamento”, in cui le realtà in lotta sono dei tasselli ideali di un grande movimento di riappropriazione collettiva del diritto di decidere sul modo (e sul mondo) in cui vogliamo vivere...

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