di Francesca Musacchio
Eccentrico, imprevedibile, volubile ma soprattutto odiato dal mondo radical chic e politicamente corretto.
Dopo 4 anni, Donald Trump lascia la Casa Bianca e la presidenza degli Stati Uniti d’America. Anni di rottura, vissuti dagli Stati Uniti sempre sulle montagne russe guidate da un presidente diverso da quello che l’establishment mondiale preferisce. Anni che hanno cambiato profondamente l’America, anche se i suoi detrattori non lo ammetteranno mai.
Ma Trump, il tycoon, è anche il presidente che chiude il suo mandato senza guerre. Invece il premio Nobel per la pace, Barack Obama, (che paradosso…) in 8 anni di mandato, ha coinvolto gli Stati Uniti in svariati conflitti.Si dirà: questo non basta a salvare l’immagine di un presidente che si è comportato da razzista (inasprendo i controlli sulla frontiera con il Messico e vietando l’ingresso in Usa di cittadini provenienti da Paesi musulmani… ma anche ponendo uno sbarramento ai trafficanti di esseri umani e bambini), sovranista (American first è stato il suo slogan dall’inizio della campagna elettorale che lo portò all’elezione del 2016)… ma cosa c’è di male poi ad essere sovranisti, anti ecologista (si è ritirato dall’accordo sul clima… sì, del finto ambientalismo), pazzo (si è ritirato dall’accordo sul nucleare con l’Iran tanto voluto da Obama). E poi la posizione contro la Cina che ha sconvolto i piani dei veterocomunisti sparsi nel mondo.
Piaccia o no, gli effetti della presidenza di Donald Trump non termineranno con l’insediamento di Joe Biden. Quest’ultimo è esattamente nelle corde di quell’establishment democratico mondiale a cui Trump non piaceva ed è un politico d’esperienza che sa come gestire anche il deep state (la mafia globalista), poiché ne fa parte.
Adesso per gli Stati Uniti inizia un nuovo corso, sotto i migliori auspici della retorica del politicamente corretto che, negli anni, non è riuscita ad apprezzare persino l’eleganza e la bellezza di Melania Trump. Al netto delle ipotetiche divergenze con il marito, la First lady è stata un’icona di stile e eleganza anche se l’establishment non lo ammetterà mai. È sempre stato più facile trovare ogni piccolo neo per attaccarla, piuttosto che apprezzarne la bellezza statuaria e lo stile. Ma tant’è. Melania Trump, immaginiamo, sopravviverà lo stesso anche fuori dalla Casa Bianca, magari meglio dei 4 anni trascorsi a schivare il fango lanciato da isteriche compagini di critici di ogni risma.
Donald Trump, dall’alto del biondo platino dei suoi capelli, non sarà dimenticato facilmente. In America, milioni di persone lo hanno votato e, con buona pace dei democratici e anche un po’ dei repubblicani, quei voti sono suoi. Resta da chiedersi come e quando li userà.
Articolo di Francesca Musacchio
Fonte: https://ofcs.report/internazionale/usa-cambio-al-vertice-see-you-soon-donald/