Una UE Senza Europa è un Generatore Automatico di Conflitti

di Marquez

Il continuo allargamento UE è solo un atto servile verso gli USA, privo di logica politica o economica. Nuovi membri entrano per fondi e in chiave bellica antirussa. L’identità europea collassa, ridotta a costola NATO, lontana dallo spirito fondante di Ventotene.

La Nuova UE… Senza Europa

Ormai la UE è un generatore automatico di conflitti. Al momento ci sono nove paesi ufficialmente candidati all’adesione: Turchia (candidata dal 1999), Macedonia del Nord (candidata dal 2004), Montenegro (candidato dal 2010), Serbia (candidata dal 2012), Albania (candidata dal 2014), e questi sono i casi in sospeso da anni per valutazioni tecniche ed economiche.

Poi ci sono gli ultimi casi, su spinta politica ed atlantica, i più spinosi: Ucraina, Moldavia e Bosnia ed Erzegovina (tutte e tre candidate dal 2022) e Georgia (candidata dal 2023).

Caso a parte il Kosovo, altra situazione instabile e di potenziale conflitto, che ha firmato l’accordo di stabilizzazione e associazione necessario prima che possa candidarsi per l’adesione, ed è considerato “potenziale candidato”.

L’attuale espansione dell’Unione Europea appare priva di una logica coerente, sia dal punto di vista politico che economico. Sembra dettata esclusivamente dal desiderio di sfidare la Russia, intensificando e aggravando i conflitti, senza alcun reale vantaggio per sé. È un’operazione che trasuda servilismo nei confronti degli Stati Uniti.

I nuovi membri, per lo più, aspirano unicamente ad accedere ai fondi strutturali e ottenere risorse finanziarie. Tra questi, potrebbe entrare un’Ucraina che, ben prima del conflitto, mostrava una realtà politica repressiva: i principali partiti di opposizione messi al bando e pesanti discriminazioni nei confronti delle minoranze etniche, non solo russe, ma anche, ad esempio, ungheresi.

L’ingresso di tali paesi rischia di portare nell’UE enclave russe e nazioni alimentate da un nazionalismo esasperato. Per molti di loro, “Europa” non rappresenta valori culturali, illuminismo, diritti democratici e sociali, ma un’opportunità di business, una fonte di risorse da sfruttare.

Con leader come Maia Sandu, si profila un futuro in cui saranno necessari maggiori trasferimenti di denaro. Paesi come l’Italia, già contributori netti, dovranno aumentare il proprio impegno finanziario per sostenere queste nazioni, che si aspettano flussi costanti di risorse.

Ciò significherà un maggiore ricorso al debito o, alternativamente, un incremento della pressione fiscale su imprese e lavoratori, accompagnato da tagli ai servizi pubblici, come scuole, ospedali e sanità.

Paradossalmente, paesi che non molto tempo fa invocavano misure drastiche, come sparare ai migranti ai confini, ora si presentano come difensori dei diritti e delle libertà. Il mercato e il profitto sembrano cancellare ogni peccato: leader che militarizzavano i confini sono ora celebrati come paladini dei valori occidentali. Perfino la Polonia, spesso criticata per le sue mancanze, è diventata un modello da seguire.

Oggi l’Unione Europea non solo si allontana dall’idea stessa di Europa, ma tradisce i suoi valori fondanti, completamente aliena allo spirito di Ventotene. È ormai una realtà pienamente integrata nelle logiche della NATO, subordinata agli interessi strategici statunitensi. Anche un ipotetico esercito europeo non sarebbe altro che una forza inquadrata nella struttura atlantica.

L’identità europea sta svanendo, soffocata da queste dinamiche. Questa guerra non sta solo devastando i territori coinvolti, ma sta causando il collasso di ciò che rendeva unica l’Europa.

Nel frattempo, altre parti del mondo stanno costruendo il futuro. Quattro miliardi di persone, dai BRICS a numerose altre nazioni, stanno sviluppando un sistema alternativo, diffidente nei confronti dell’Occidente e determinato a non dipendere da esso.

Questo percorso, seppur ancora arrestabile, sta tracciando la strada verso un mondo multipolare. Con l’aumento delle sinergie tra Russia, Cina, India, Brasile e altri paesi emergenti, si va verso la formazione di due mondi separati, ciascuno con le proprie regole e interessi.

Poteva andare diversamente? Forse se Macron e Scholz prima del loro collasso politico avessero avuto in Italia un presidente del consiglio diverso, avrebbero potuto giocare un ruolo diverso. E invece si sono ritrovati prima Supermario e poi Giorgia Meloni.

Draghi non è stato un flagello solo per l’Italia, ma una disgrazia per l’Europa. L’uomo che sta rendendo sempre più poveri gli europei. Per qualche dollaro in più….

Non è arrivato per caso. E non bisogna essere complottisti, ma meglio complottisti che cretini. È arrivato li per costruire la UE che vogliono gli USA, non l’Europa degli europei. Questa è già finita. Lui ne è stato il becchino. La Meloni guida il carro funebre.

Articolo di Marquez

Fonte: https://www.kulturjam.it/politica-e-attualita/una-ue-senza-europa-e-un-generatore-automatico-di-conflitti/

IL MEDICO DI SE STESSO
Manuale pratico di medicina orientale
di Naboru Muramoto

Il Medico di Se Stesso

Manuale pratico di medicina orientale

di Naboru Muramoto

Un manuale per conoscere e capire il nostro corpo, gli organi e le loro funzioni.

Un'esposizione corredata di disegni e ricette, per raggiungere un perfetto equilibrio psico-fisico e mantenersi in buona salute.

Muramoto, in base al principio che l'uomo nato libero dev'essere capace di guarirsi da solo, spiega come affrontare l'autodiagnosi e l'autotrattamento. I sintomi della malattia non vanno combattuti sopprimendoli o nascondendoli, vanno invece interpretati e compresi allo scopo di controllare e migliorare le reazioni di difesa del corpo.

I singoli organi non vanno considerati separatamente né l'individuo va scisso dalla totalità dell'ambiente in cui vive, poiché nella medicina orientale quel che conta è la sintesi, non l'analisi. Di vitale importanza è poi l'alimentazione, intesa come reciproco scambio fra l'uomo e gli elementi vitali di cui si nutre, e la dieta è considerata l'unica vera "medicina" preventiva.

Le cure sono fatte con metodi naturali (dieta, impiastri, decotti, tè ecc.), anziché farmacologici, e mirano al duraturo ristabilimento dell'equilibrio globale, non all'effimera "guarigione" del singolo organo.

Curarsi da soli implica quindi una diversa visione del mondo, un concepirsi come organismi completi che devono essere in armonia con il proprio corpo, la propria mente e l'ambiente circostante.

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Indice

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La diagnosi Orientale

Il funzionamento dell'organismo

Il cibo è la miglior medicina

Metodi di pronto soccorso

Rimedi e trattamenti esterni

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Prefazione - "Il Medico di Se Stesso" libro di Naboru Muramoto

Questa nuova edizione nasce grazie a Mario Pianesi, pioniere della macrobiotica italiana, ideatore, fondatore e presidente dell'associazione nazionale e intemazionale Un Punto Macrobiotico, che ha reso giustizia e ha onorato la memoria di Sensei Muramoto anche nella storia di questo libro.

Noboru B. Muramoto è stato uno degli allievi del Maestro giapponese Georges Ohsawa (Nyoiti Sakurazawa), padre fondatore della macrobiotica in Occidente, e ha dedicato la sua vita alla diffusione della macrobiotica, soprattutto attraverso la produzione di alimenti tradizionali, come il miso, il tamari, lo shoyu, le prugne umeboshi, il mochi ecc.

Per continuare a leggere, clicca qui: > Prefazione - "Il Medico di Se Stesso"

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