Un viaggio può cambiare la vita?

borneoDopo un viaggio si può tornare profondamente cambiati e, più spesso di quanto si possa pensare, riadattarsi nuovamente al solito stile di vita diventa impossibile. Non pochi sono i casi di persone che, dopo aver trascorso una vacanza indimenticabile, prendono la decisione irrevocabile di far ritorno in quel luogo appena visitato e decidere di trascorrervi il resto della propria vita.
Quante volte abbiamo accarezzato il sogno di dare una direzione diversa alla nostra vita? E quante volte abbiamo abbandonato tale idea perché la ragione ha preso il sopravvento sull’istinto? Usiamo il termine “ragione” per celare la paura insita in ognuno di noi, di deviare il percorso che abbiamo intrapreso e per non ammettere neanche a noi stessi, di non avere il coraggio di metterci in discussione, di navigare verso un mare incerto e trasformare la nostra esistenza.

Eppure basterebbe soffermarsi un solo momento a pensare che in qualsiasi momento la nostra vita può subire un cambiamento radicale, indipendentemente dalla nostra volontà, e rammentare a noi stessi che, già nello stesso momento in cui veniamo alla luce, un’implacabile clessidra si capovolge e quella sabbia sottilissima che indica il passare del tempo è l’unica certezza a noi riservata, nella nostra breve permanenza su questa terra. Quella clessidra dovremmo sempre tenerla bene in mente, perché un giorno scompariremo e non resterà traccia di noi. E quel giorno potrebbe giungere in qualsiasi momento.

Introduzione triste? Non credo proprio. Questa consapevolezza dovrebbe spingerci ad avere il coraggio di scompaginare quel libro banale che pensiamo sia stato scritto per noi e che, pagina dopo pagina, si conclude con un finale prevedibile. Quando la vita non ci soddisfa totalmente la sensazione che proviamo è che qualcuno ce la stia rubando. Non sappiamo con chi prendercela per un motivo alquanto semplice: siamo noi stessi ad attuare quel furto, siamo noi a rubare la stessa nostra esistenza.

Due donne britanniche, Victoria Smith e Sally Gook, conducevano una vita confortevole secondo la visione superficiale inculcataci per categorizzare l’esistenza altrui. Dopo una vacanza, decidono di scompaginare quel libro di un cammino prestabilito fatto di lavoro, consumo e attesa delle agognate ferie e al rientro pongono le basi per un avvenire differente. Leggiamo le loro storie.

L’esperienza di Victoria Smith

Victoria Smith, fino a pochi anni fa, aveva la mansione di manager alla Next, una catena di negozi molta nota in Gran Bretagna. Un anno decide di concedersi una vacanza studio che desiderava fare da tempo; si reca nel Borneo per osservare gli oranghi nel loro habitat naturale, così come tempo prima aveva fatto Birutè Galdikas.

borneoDa tempo la donna nutriva un forte interesse per tali primati e, dopo quella vacanza indimenticabile il ritorno alle vecchie abitudini diventa, giorno dopo giorno, sempre più faticoso da sopportare.
viaggio-3.jpg“Non riuscivo più a dedicarmi al lavoro con entusiasmo, tutti i problemi legati all’andamento di quella catena di negozi mi sembravano così futili! I miei pensieri erano sempre rivolti a quegli splendidi animali e sentivo il bisogno di dare una svolta significativa alla mia vita.
Inutili i tentativi dei colleghi e amici di Victoria nel cercare di dissuaderla da quella che ai loro occhi appare una follia: abbandonare il lavoro per iscriversi all’università e laurearsi in biologia. Quattro anni dopo, consegue la specializzazione che le consentirà di potere svolgere il lavoro che dentro di sé aveva sempre sognato: prendersi cura dei primati. (Per eventuali donazioni: http://www.monkeyworld.org/)

Adesso lavora presso il Monkey World, un centro operativo situato nella parte sud occidentale dell’Inghilterra, che collabora con i governi di tutto il mondo per fermare il contrabbando dei primati. Il rifugio si occupa altresì di curare le scimmie abbandonate o vittime di abusi in un percorso di riabilitazione volto ad inserirle in piccoli gruppi di altri primati. Ad ogni gruppo di scimmie viene dato un ettaro di terreno.

Monkey world ape rescue centerMolte di queste scimmie sono state salvate dai laboratori di ricerca e dai circhi. Victoria adesso lavora molte ore al giorno e la paga non è alta, ma si sente completamente soddisfatta del lavoro che svolge.

«Le scimmie sono animali molto affascinanti e ognuna di loro ha una personalità ben distinta… Da quando ho iniziato a lavorare al Monkey World mi sento veramente utile alla società, perchè svolgo un compito molto importante. Non ho più la sensazione di sprecare la mia vita.»

L’esperienza di Sally Gook

lipsiSally Gook si sveglia ogni mattina sotto un cielo blu e un sole splendente. Vive nell’isola greca Lipsi, chiamata anche Lisso, che fa parte delle isole del Dodecaneso. Con una superficie di di poco superiore ai diciassette kmq ed una popolazione che non supera i settecento abitanti, Lipsi è un’isola incontaminata che, in seguito ad una ricerca europea (programma INTAMAR) è stata scelta come isola-modello per mettere in atto un significativo programma d’investimento che si aggira intorno ai ventotto milioni di euro. Il programma mira a preservarne l’incontaminazione anche tramite la produzione di energia pulita a emissioni zero.

londonPrima di andare a vivere in questa meravigliosa isola, Sally aveva vissuto a Londra e aveva un ottimo lavoro presso l’American Express. La sua vita sociale era soddisfacente e guadagnava molto bene. La mattina era obbligata ad alzarsi molto presto e, mentre si preparava per andare a lavorare, guardava con tristezza il cielo grigio dalla finestra della sua casa. Poi prendeva il treno e la metropolitana per recarsi al lavoro.

lipsiUn giorno, insieme ad un’amica, decide di concedersi una vacanza rilassante a Lipsi. Quella vacanza cambierà la sua vita; Sally si innamora immediatamente di quell’isola a misura d’uomo, dell’ospitalità degli abitanti, del paesaggio incantevole e del cibo delizioso. «Ho capito immediatamente che uno stile di vita differente mi stava aspettando».

lipsi-21.jpgPochi mesi dopo il suo ritorno, Sally compila la domanda di assunzione per l’agenzia viaggi che le aveva organizzato la vacanza. Ottenuto il lavoro di guida turistica, si trasferisce immediatamente nell’isola dei suoi sogni.

Adesso vive con un contadino greco e dichiara di non essere più tornata a Londra e che non sarebbe più in grado di vivere lì. Impossibile non provare ammirazione per queste due donne che hanno deciso di abbandonare una vita “sicura” per inseguire i loro sogni. E chi di voi non vorrebbe mollare tutto e cambiare stile di vita? Qual è il posto in cui vorreste trascorrere il resto dei vostri giorni?

viaggio 2Fonte: http://lacapannadelsilenzio.it

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