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Un popolo di zombie in stato catatonico

di Alex Jones e P. J. Watson

Sei uno zombie? Reagisci d’istinto a ogni stimolo esterno senza soffermarti a riflettere? Le tue opinioni su ciò che accade nel mondo si sono formate mediante il tuo intuito e la tua conoscenza o sulla base degli input dei mass media? Ti senti intrappolato in uno stato di coscienza che sembra più simile al sonno che alla veglia? E’ probabile che se stai leggendo questo pezzo non ti consideri uno zombie, ma ricorda che comunque sei circondato da zombie.

Alcuni dì essi potrebbero essere tuoi colleghi, amici o anche tuoi familiari. Il nostro pianeta si sta rapidamente trasformando in un mondo di zombie e tutto ciò non è accaduto per caso, ma a seguito di un preciso disegno. Il sistema ha dichiarato guerra alla coscienza umana. E ha condotto la guerra usando qualsiasi strumento avesse a disposizione. Con la modificazione del comportamento e l’ingegneria sociale i controllori hanno creato una razza di esseri più simili agli zombie dei film che a persone adeguatamente funzionanti. Hanno raggiunto l’obiettivo in primo luogo tramite il mezzo televisivo.

Molti studi hanno confermato che guardare la televisione o addirittura tenerla in background danneggi lo sviluppo cerebrale dei bambini e comprometta la capacità di apprendere, il pensiero cognitivo e lo sviluppo del linguaggio, oltre ad aumentare le probabilità di sviluppare deficit d’attenzione e problemi sociali. Nei bambini i programmi televisivi incrementano la tendenza all’aggressività, riducono la capacità di tenere desta l’attenzione e creano una mentalità sclerotica che incarna l’antitesi della vera conoscenza e dell’illuminazione.

E’ stato dimostrato che negli adulti la televisione alteri la coscienza, riducendo l’attività elettrica del cervello al di sotto della frequenza Delta, riducendo il pensiero critico e facendo si che ogni messaggio adeguatamente ripetuto, finisca per essere abbracciato emotivamente, a dispetto di qualsiasi logica.

Guardare la televisione produce anche l’effetto di rilasciare endorfine le quali agiscono come una sorta di sedativo per lo spettatore, trascinandolo in uno stato di trance con cui diventa altamente suggestionabile ed incline al lavaggio del cervello. Questo è il motivo per cui spesso si riscontra la stessa quantità di propaganda tanto nelle fiction quanto nei notiziari.

Controllo mentale via televisione

Controllo mentale via televisione

Nel 2006 la rete Fox ha ammesso di avere inserito messaggi di ingegneria sociale nelle sue sit-com e fictions, allo scopo di indurre i telespettatori ad accettare la retorica di un riscaldamento globale causato dalla attività umana. Più di recente si è scoperto che alcuni contribuenti statunitensi avrebbero compiuto uno sforzo finanziario di molti milioni di dollari affinché prodotti televisivi e di Hollywood promuovessero nelle loro storie la riforma sanitaria di Obama.

La televisione è l’equivalente attuale della allegoria della caverna platonica. Gli zombie credono reale una proiezione della realtà completamente fabbricata dai controllori. Invece di dibattere di problemi reali, agli zombie è dato solo di discutere di soap opera, sport o politica, la quale di fatto è solo un’altra forma della soap opera che mette in scena un contesto politico fasullo. Oltre a tutto ciò, la TV veicola una cultura deviata nel mondo occidentale e persuade lo spettatore che il bizzarro, bestiale e decadente spettacolo che vede trasmesso, sia normale e debba essere emulato.

Il ruolo della televisione non è solo quello di manipolare il comportamento e l’opinione, ma anche di riempire chi la guarda di un senso di disgusto di sé, inadeguatezza e inutilità. Uno degli scopi dei controllori è quello di ritrarre l’umanità come fosse una piaga cancerosa del pianeta – proprio come un’orda di zombie da dominare, schiavizzare e nel peggiore dei casi semplicemente sopprimere. Qualsiasi occasione è buona per esibire la morte e la decadenza.
Emblema di questo atteggiamento sono state le dichiarazione del conduttore televisivo Bill Maher quando ha asserito che i media dovrebbero ‘promuovere la morte’ – incoraggiando l’aborto, il suicidio e la pena di morte – perché ci sarebbero troppe persone sul pianeta.

Siamo costantemente bombardati dal luogo comune della sovrappopolazione terrestre, che la vita umana non sia preziosa, e che tutti noi saremmo gentaglia inutile senza arte né parte. Questa cultura della morte ci viene somministrata con regolarità. Tutto ciò non è che una manovra progettata per indurre lo zombie ad accettare l’idea che non abbia dignità e che possa essere trattato da schiavo in qualsiasi momento. Questa cultura della morte sta contribuendo alla soppressione della empatia umana. Quante storie avete visto nel corso degli ultimi anni di persone che tirano dritte di fronte a qualcuno che giace morto o morente, mentre implora aiuto su un marciapiede? La zombificazione ci menoma delle emozioni umane. Ci sottrae tutti i tratti essenziali che distinguono gli esseri umani dagli animali, quali amore, compassione e solidarietà.

Mentre in passato i nostri eroi erano pionieri, inventori, poeti, grandi scrittori, pittori e scienziati, oggi gli eroi sono i partecipanti ai reality ed una serie di personaggi famosi che esibiscono alcuni degli aspetti peggiori della natura umana, ad esempio l’avidità, l’egoismo, l’arroganza, il nichilismo e la superficialità. Gli eroi del passato erano persone che si erano distinte nei campi della creatività e dello impegno. I nostri media oggi inducono la gente ad esaltare come Dei in Terra personaggi dotati di fama immeritata e fine a se stessa.

Questo stato di trance suscita nello zombie un innalzamento infinito della soglia di sopportazione di qualsiasi abuso e indegnità, senza che provi l’impulso umano naturale di resistere o di lamentarsi. Questa sindrome di Stoccolma di massa, per cui la vittima prova sentimenti positivi verso i propri rapitori, si gioca su base quotidiana. Un recente sondaggio ha mostrato come nonostante i servizi segreti federali siano colti sul fatto a commettere abusi più volte alla settimana, la maggioranza degli americani continua a ritenere che la TSA stia facendo un buon lavoro.

Una psicosi di massa ha colto gli zombie americani. Piuttosto che guardare in faccia la realtà e adottare misure per replicare o anche solo riconoscere il fatto che l’economia, la democrazia e la stessa società civile stiano andando in pezzi, lo zombie sceglie di restare nel suo stato catatonico in cui qualsiasi grido d’allarme viene puntualmente ignorato in favore di una allegra fede nei confronti della propaganda buonistica, accolta come fosse oro colato. Lo zombie è rapito in un perenne stato di sospensione dell’incredulità, uno stato onirico che lo rende incline all’indottrinamento e alla modificazione del comportamento.

In un recente articolo intitolato Come Mai gli Americani Sono Facili da Manipolare? Bruce Levine spiega come i governanti incaricati del controllo della nostra società stiano ricorrendo a tecniche di condizionamento mentale per annientare la nostra volontà e la capacità di pensare in modo indipendente.

“Oggi, la psichiatria sta trascendendo le tecnologie di controllo comportamentali. Si spinge a decidere quali bambini non siano conformi a causa di deficit di attenzione e iperattività, disturbo oppositivo provocatorio e disturbo bipolare pediatrico, e si arroga la facoltà di riallinearli mediante farmaci fortemente sedativi. Così Big Pharma beneficia della prescrizione dei farmaci, e l’intera lobby psichiatrica gode della legittimazione a stabilire chi debba essere sottoposto a trattamenti di condizionamento e di controllo”, scrive Levine.

In aggiunta all’opera attuata dalla televisione e Big Pharma, altri fattori concorrenti alla zombificazione sono dati dall’avvelenamento dell’aria (inquinamento, scie chimiche – n.d.t.), degli alimenti e dell’acqua.

– Molti studi hanno confermato che il fluoruro di sodio nella fornitura di acqua (anche dentifrici e gomme da masticare) non solo provochi il cancro, ma secondo un recente studio di Harvard abbassi il quoziente intellettivo. L’evidenza aneddotica suggerisce chiaramente che gli americani sono sempre più stupidi e sono più facilmente indotti a credere ad ogni frottola per via della loro scarsa intelligenza.
– L’MSG (Glutammato Monosodico) aggiunto ad alimenti sempre più geneticamente modificati, sta portando gli americani a diventare grassi e pigri. Additivi (aspartame, ecc.) e pesticidi negli alimenti stanno conducendo a una condizione generalizzata di deconcentrazione e apatia, e compromettendo la normale stimolazione cerebrale.
– I vaccini contengono mercurio, una tossina mortale che si accumula nel cervello (anche le otturazioni dentarie in amalgama contengono mercurio – n.d.t.)
Più di un quarto dei bambini ed un numero crescente di adulti in America assumono anti-depressivi che li tengono in uno stato permanente di confusione – storditi, ipnotizzati, e facili da indottrinare.

Solo ritirandoci dalla realtà fasulla che è stata costruita intorno a noi, possiamo sperare di evitare di essere infettati dalla peste zombie. Essere nel mondo, ma non del mondo. Benché esistano ormai poche speranze di uscirne per le orde di zombie che hanno già da tempo sacrificato la loro volontà e la capacità di pensiero critico ai colossi della ingegneria sociale, ci sono buone possibilità per chi continui a ricercare l’illuminazione spirituale e intellettuale di riaffermare la propria individualità, solo limitando la propria esposizione all’intrattenimento di massa e alla televisione, evitando i danni da farmaci, mangiando alimenti giusti e mantenendo una visione positiva della vita. Questi sono i passi necessari da compiere per tornare liberi.

Articolo di Alex Jones e P. J. Watson (http://www.infowars.com/are-you-a-zombie/)

Traduzione a cura di Anticorpi.info

Fonte: http://altrarealta.blogspot.it/

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Il manuale illustrato di "Orto Da Coltivare" sugli alberi da frutto
di Pietro Isolan, Matteo Cereda

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Imparare a potare è un ottimo investimento: otterrai piante sane, un raccolto abbondante, frutta di miglior qualità.

«Non è facile insegnare la potatura con un libro, perché è una pratica che si impara facendo. Non per niente è arrivata ai nostri giorni tramandata dai contadini sul campo, di padre in figlio.

Oggi stiamo perdendo questo passaparola generazionale, in compenso abbiamo accesso a una mole incredibile di informazioni, tra libri, siti web e video tutorial. Capita però che questa abbondanza di fonti generi anche un po’ di confusione.

Abbiamo scritto questo libro cercando di dare a chi inizia un punto di riferimento solido. Sicuramente ciascuno imparerà a potare confrontandosi direttamente con le sue piante, più che leggendo, ma qualche buon consiglio può essere utile per orientarsi e anche per evitare una serie di errori comuni

Ottenere dalle proprie piante più frutta e di qualità migliore, ma non solo: una buona potatura può dare continuità di raccolto negli anni, mantenere gli alberi in salute e molto altro. Non a caso si tratta di uno dei momenti più importanti nella cura degli alberi da frutto.

Questo libro nasce dall’esperienza di Orto Da Coltivare, la community più seguita in Italia sulla coltivazione, un punto di riferimento per oltre 250.000 persone.

Un manuale unico nel suo genere, che offre un’incredibile mole di informazioni utili e aneddoti che esemplificano situazioni reali, e lo fa parlando un linguaggio sempre chiaro e semplice.

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