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Albert Einstein, lo scienziato che osservava “i Pensieri di Dio”

di Francesco Agnoli
Albert Einstein fu un genio reso “umilissimo” dalla coscienza dell’ultima “inaccessibilità dei misteri del cosmo”.
La scoperta delle onde gravitazionali ha rilanciato l’interesse per la figura di Albert Einstein. Peccato che, come spesso accade in questi casi, i miti, le leggende e i luoghi comuni finiscano per rendere incomprensibile a molti chi sia stato e cosa pensasse davvero il grande fisico ebreo.
Del resto gli è capitato così sin dal principio: la difficoltà di comprendere cosa fosse questa benedetta “relatività” generò nei suoi confronti un’immensa ammirazione (anche da parte di chi non la capiva), ma anche un profondo odio. Così per i tedeschi nazisti, compresi due Nobel per la Fisica come J. Stark e P. Lenard, Einstein non era altro che un ciarlatano, che voleva sconvolgere, con la sua “fisica ebraica”, la “fisica ariana” e la sapienza tedesca.
Analogamente, per i comunisti, egli era, con Eddington, Heisenberg e Lemaître, il propugnatore di una “fisica clericale”, “borghese”, “idealista”, anti-materialista. In altre parole, di una filosofia vecchia, spacciata per scienza. Erano gli anni in cui nell’Urss i sostenitori della genetica di Mendel, della relatività, del Big Bang venivano perseguitati, perdevano le cattedre e talora finivano uccisi (vedi Julian Huxley, La genetica sovietica e la scienza)…

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Relatività e Meccanica Quantistica, l’incontro proibito che cambia l’Ordine del Tempo

di Viola Rita
Sovvertire l’ordine del tempo, muovendosi nel passato o nel futuro, e potendo tornare nel presente, a piacimento.
La possibilità di viaggiare nel tempo ispira da sempre l’immaginazione umana, dalla letteratura al cinema (basti ricordare “Ritorno al futuro” del 1985 e il più recente “Interstellar”) dove i protagonisti riescono a farlo attraverso vari artifici. Ma a farci sognare questa volta è lo studio di un gruppo di fisici dell’Università del Queensland che, seppure non abbia viaggiato nel tempo, ha ottenuto, a livello teorico, una nuova concezione del tempo.
Gli scienziati “hanno rotto” la struttura classica in cui gli istanti scorrono dal passato al futuro. Di fatto, non hanno viaggiato nel tempo ma hanno mostrato che mischiando la relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica – da sempre incompatibili – si potrebbe ottenere una realtà temporale (a livello puramente teorico) del tutto diversa da quella che conosciamo, una condizione in cui non si sa cosa viene prima e cosa dopo…

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