Da Homo Sapiens a “Homo Stupidus”

di Roberto Pecchioli
“Gli stupidi sono più temibili della mafia, del complesso militare-industriale o dell’Internazionale comunista”. Sono un gruppo non organizzato, senza un leader o norme, ma nonostante ciò agiscono in perfetta armonia, come guidati da una mano invisibile.
Si esprimeva così Carlo Cipolla, brillante docente pavese con cattedra a Berkeley nel suo testo più conosciuto, “La Teoria della Stupidità”, condensata in un libriccino intitolato significativamente “Allegro, ma non troppo”. Cipolla, economista, tratta la stupidità da un punto di vista strumentale, con leggerezza, lontano dalla seriosità accigliata dei moralisti e dei filosofi.
Che la stupidità sia diventata uno dei grandi temi – e problemi – del nostro tempo lo conferma Vittorino Andreoli, uno dei più grandi psichiatri internazionali, a sua volta autore di un preoccupato saggio, “Homo stupidus stupidus”…

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Perché gli Stupidi sono sempre strasicuri?

Perché gli Stupidi sono sempre strasicuri? E perché gli Intelligenti sono pieni di dubbi, come diceva Russell? È l’ “Effetto Dunning/Kruger”.
Si tratta in buona sostanza di una “stupidità al quadrato”, in quanto sei stupido – sempre su un certo tema, beninteso – e lo sei talmente tanto da non capire di esserlo. Dall’altro lato, il fatto che quelli competenti siano modesti sulla loro performance, si può spiegare in questo modo: costoro ritengono che la bravura degli altri sia paragonabile alla loro, e dunque non pensano di essere così bravi.
Tuttavia, i due autori mostrano che, se ai più bravi fai vedere qualcuno dei compiti fatti dagli altri, allora capiscono e diventano meno modesti e più obiettivi, in quanto si rendono conto con chi hanno a che fare!

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