La Vittoria di Nawrocki in Polonia: un Duro Colpo per Tusk, Bruxelles e Zelensky

di Roberto Vivaldelli
In un’elezione presidenziale al cardiopalma, il candidato nazionalista Karol Nawrocki ha sconfitto di misura il centrista Rafał Trzaskowski, ottenendo il 50,89% dei voti contro il 49,11%, secondo i dati della commissione elettorale polacca.
Sostenuto dal partito nazionalista Diritto e Giustizia (PiS) e dall’amministrazione del presidente statunitense di Donald Trump, Nawrocki rappresenta una svolta populista a Varsavia, ennesimo segnale di una polarizzazione crescente tra gli Stati dell’est europeo e una battuta d’arresto per il premier Donald Tusk e per tutto l’establishment europeo-atlantista. Inoltre, rappresenta una brutta notizia anche per il leader ucraino Volodymyr Zelensky, con il quale Nawrocki ha avuto da ridire nei mesi scorsi…

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Polacchi e Ucraini: il Genocidio Dimenticato

di Maurizia Leoncini Vecchi
In un momento in cui “non fa comodo” ricordare le radici naziste dell’Ucraina, il genocidio dei polacchi da parte degli ucraini durante la guerra mondiale è passato completamente sotto silenzio.
Mentre US, UK e UE, pur assorbiti dalle loro politiche interne, continuano ad inviare armi a Kiev (dove Zelensky non arresta le sue staliniane epurazioni) per foraggiare la guerra di logoramento contro la Russia, un fatto di non piccola importanza è sfuggito all’attenzione dei media. In OGGI7 del 6 marzo 2022 si era previsto che la migrazione in massa di popolazione ucraina verso la Polonia, avrebbe inevitabilmente riaperto ferite mai rimarginate. Così è stato.
Dall’anno 2016, l’11 luglio è, per i polacchi, il ‘giorno della memoria’, data in cui in tutto il Paese ed anche in ogni comunità e chiesa polacca su suolo estero si piange il genocidio che avvenne tra il 1939 e il 1945 (ma con particolare ferocia tra il 1943-44) in Ucraina, contro la popolazione di lingua polacca. 1.500 villaggi polacchi cessarono di esistere e le terre su cui fiorivano, rase al suolo, divennero proprietà ucraina…

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