Involucri Vuoti

di ZeRo
Cosa accadrebbe se il rituale del “parlare a vanvera” non venisse più rispettato?
Cosa accadrebbe se la gente smettesse di salutare, discutere, commentare, polemizzare? Crollerebbe il senso dell’io! Cadrebbe l’illusione di essere degli individui “speciali” che hanno qualcosa di speciale da dire o qualcosa di importante da ridire!
Senza niente da raccontare, quasi tutti gli umani si sentirebbero degli involucri vuoti, e sarebbero costretti a vedersi per come in effetti sono. E questa autoimmagine ammutolita, priva di contenuto verbale, li terrorizza quanto la morte stessa.
Ed è proprio per questa ragione che le persone non riescono a stare zitte un attimo: temono che la loro identità fittizia venga smascherata o peggio ancora dissolta nel silenzio…

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Khalil Gibran: il Parlare

“Voi parlate quando non siete più in pace con i vostri pensieri”.
“E quando non potete più abitare nella solitudine del cuore, vivete nelle labbra, e il suono è distrazione e passatempo.
E in molti vostri discorsi, il pensiero è quasi ucciso.
Perché il pensiero è un uccello dell’aria, che in una gabbia di parole può spiegare le ali, ma non può certo volare.
In mezzo a voi ci son di quelli che cercano i loquaci per paura di star soli.
Il silenzio della solitudine scopre il vuoto ch’è in loro, che invece vogliono fuggire.
E ce ne sono che parlano, e senza intenzione o sapere, rivelano una verità che neppur essi comprendono.
E c’è chi ha in sé la verità, ma non la esprime con parole.
Nel suo petto lo spirito dimora in armonioso silenzio.
Quando incontrate

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Gli Antichi Sciamani Toltechi svelano come l’uomo ha perso il suo potere

In Messico le civiltà precolombiane avevano un livello di coscienza e consapevolezza molto elevato, erano in contatto con la loro vera natura e vedevano chiaramente la struttura dell’universo.
In tempi molto precedenti alla conquista spagnola, gli sciamani Toltechi percepivano il mondo come energia. Nel loro stato di consapevolezza intensificata, vedevano attraverso la vista interiore, scoprendo che l’universo e gli esseri che lo popolano sono un insieme di campi energetici.
La vera natura dell’energia è pura consapevolezza e per questo la nostra energia va dove poniamo l’attenzione: nutrire pensieri limitanti e negativi rafforza quindi tale realtà. Le nostre azioni dipendono da quanta energia abbiamo a disposizione: maggiore sarà la nostra disponibilità energetica e più forte sarà l’intensità della nostra consapevolezza, fino a giungere a spezzare la barriera della percezione limitata e a ristabilire il nostro naturale collegamento con l’infinito…

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