Notizia: bambino (forse) non vaccinato viene ricoverato per Morbillo…

di Stefano Re
Vi hanno avvelenato il cervello con scemenze sul “letal morbillo”, “untori no-vax”, e “magico 95%” che protegge da tutto.
Notizia: bambino (forse) non vaccinato viene ricoverato per morbillo. Nello stesso ospedale, si ammalano di morbillo altre sette persone (ma loro erano vaccinate? Boh).
I media strillano istericamente all’untore, qualche commentatore si spinge a proporre che ai no vax venga negata assistenza medica se si ammalano. Qualcuno arriva a scrivere “mi sono ammalato per colpa dei no vax”.
Domanda: quanto profondamente vi hanno risciacquato il cervello?
1. Se ti ammali è per “colpa” di un virus, di un batterio, di un elemento che coabita con il nostro ecosistema e con la nostra specie da millenni, non per colpa di un altro essere umano che, eventualmente, ne è portatore.
2. Nel caso in questione si IPOTIZZA che a passare il virus sia stato quel bambino, non ce ne è alcuna certezza. Ma ovviamente.. dagli all’untore che ti senti meglio…

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La strisciante privatizzazione della Sanità italiana

di Pino de Martino
C’è una progressiva e strisciante e inesorabile privatizzazione dell’assistenza sanitaria in Italia. Un cambio di registro silenzioso e pervicace che sta portando la sanità italiana fuori da quell’universalismo delle cure pur presente nella Costituzione.

Questa è un’Italia che corre veloce verso la privatizzazione del sistema sanità. Il Bel Paese corre veloce in questa direzione, senza proclami ideologici e dichiarazioni ministeriali. Succede tutto in silenzio, con ospedali e territorio con sempre meno infermieri e medici.

Secondo i dati Istat, il 6,5% della popolazione ritarda a curarsi o non si cura più. Al Sud i numeri sono triplicati. Nei fatti, siamo da tempo in un sistema misto pubblico/privato, dove quest’ultimo cresce a ritmi esponenziali….

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Che fine ha fatto la Sanità Pubblica?

di Andrea Scaraglino 
Di anno in anno, la sanità pubblica perde terreno rispetto alla più competitiva soluzione privata. Diventa difficile, a questo punto, capire quale sarà il destino del nostro welfare sanitario.
I dati che ci fornisce il VII rapporto Censis in merito all’accessibilità del SSN sono impietosi. Le lunghe attese per visite o prestazioni specialistiche, scoraggiano la popolazione ad usufruire della sanità pubblica. Una contrazione naturale, visto il continuo taglio della spesa statale in fatto di salute. Quest’ultimo è stimato nel 1,1% in negativo su base annua, un dato che lascia poco spazio all’immaginazione e che spiega perfettamente il ricorso al privato per chi può permetterselo e la posticipazione o, addirittura, l’abbandono delle cure mediche per i ceti meno abbienti. I primi sono aumentati del 4,2 % dal 2013 e i secondi dell’11%.
Sembra che l’art.32 della costituzione non sia mai stato scritto, cosa ne è stato della migliore sanità del vecchio mondo?…

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Autismo non incluso nei LEA. Le Associazioni: “Impugneremo l’atto di intesa”

di Roberto Mastalia
I disturbi dello spettro autistico escono dai Lea, non saranno più garantiti dal Fondo del Servizio Sanitario Nazionale.
Cosa sono i Lea? I “Livelli essenziali di assistenza” (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
È successo il 10 maggio in Conferenza Unificata, con l’approvazione dell’atto di intesa che aggiorna le nuove Linee di indirizzo, in relazione ad autismo e spettro autistico. Solo un anno fa, vi era stato un timido plauso a quello che sembrava un passo avanti nel riconoscimento dell’autismo, ovvero l’entrata della patologia nei Lea, e la garanzia che ai pazienti fosse garantita dal SSN, l’erogazione di cure e servizi…

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