L’Anima e la Ragione, la Spiritualità e la Scienza: due confini che si intrecciano e portano all’Uno

di Maria Grazia Di Niso e Gabriele Frigerio
Ognuno di noi, prima o poi, si siede sulla cima della collina ad osservare l’Infinito, a cercare il confine del tempo.
Lo sguardo si proietta lontano ma, nel nucleo del Sé, vi è la certezza inconscia che, da quell’immensa distanza, un altro “occhio” è puntato verso di noi, come in uno specchio. La vita è un susseguirsi di pensieri, sguardi, emozioni, creazioni che modellano la forma della realtà. L’uomo, fin dalle sue origini, si è sempre dibattuto tra il “sentire interiore” ed il “fare esteriore”. In un certo senso, è vissuto e vive tuttora oscillando fra due mondi che hanno uguale potenza attrattiva, due magneti che colpiscono i sensi e i pensieri, la mente ed il cuore: il mondo interiore, immateriale, spirituale, ed il mondo esteriore, fisico, tangibile…

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Albert Einstein, lo scienziato che osservava “i Pensieri di Dio”

di Francesco Agnoli
Albert Einstein fu un genio reso “umilissimo” dalla coscienza dell’ultima “inaccessibilità dei misteri del cosmo”.
La scoperta delle onde gravitazionali ha rilanciato l’interesse per la figura di Albert Einstein. Peccato che, come spesso accade in questi casi, i miti, le leggende e i luoghi comuni finiscano per rendere incomprensibile a molti chi sia stato e cosa pensasse davvero il grande fisico ebreo.
Del resto gli è capitato così sin dal principio: la difficoltà di comprendere cosa fosse questa benedetta “relatività” generò nei suoi confronti un’immensa ammirazione (anche da parte di chi non la capiva), ma anche un profondo odio. Così per i tedeschi nazisti, compresi due Nobel per la Fisica come J. Stark e P. Lenard, Einstein non era altro che un ciarlatano, che voleva sconvolgere, con la sua “fisica ebraica”, la “fisica ariana” e la sapienza tedesca.
Analogamente, per i comunisti, egli era, con Eddington, Heisenberg e Lemaître, il propugnatore di una “fisica clericale”, “borghese”, “idealista”, anti-materialista. In altre parole, di una filosofia vecchia, spacciata per scienza. Erano gli anni in cui nell’Urss i sostenitori della genetica di Mendel, della relatività, del Big Bang venivano perseguitati, perdevano le cattedre e talora finivano uccisi (vedi Julian Huxley, La genetica sovietica e la scienza)…

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Gustavo Rol: una delle figure spirituali più importanti dell’occidente

Gustavo Adolfo Rol (nasce a Torino nel 1903 e muore nel 1994) è oggi universalmente riconosciuto come una delle figure spirituali più importanti della storia occidentale.
Nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino, dove si laureerà. Nel 1925 intraprende la carriera bancaria che lo porta a lavorare in giro per l’Europa: Marsiglia, Parigi, Londra, Edimburgo e successivamente Casablanca e Genova. Si sposa nel 1930 a Torino con una indossatrice norvegese con la quale non ebbe figli ma rimase unito per oltre 60 anni.
Poche settimane dopo la morte del padre, nel 1934, lascia la carriera bancaria e si ritiene che in questo periodo fino al 1939 viaggi molto e passi lunghi periodi tra Parigi (dove ottiene una laurea in Biologia medico-clinica) e Londra (dove invece si laurea in Economia).[prodotti]Nel 1942 inaugura a Torino un negozio di antiquariato, interesse coltivato sin da ragazzo che diventerà la sua fonte di reddito principale fino agli anni ’60. Dagli anni ’70 in poi si dedicherà prevalentemente ad un’altra sua passione giovanile, la pittura, dipingendo soprattutto vasi di rose e paesaggi autunnali o invernali della campagna piemontese. Il gusto del bello e dell’arte – che trovava espressione anche nella elegante dimora torinese – era completato dalla sensibilità musicale che ne faceva un buon interprete al pianoforte e al violino…

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La Visione di Edgar Cayce per il XXI Secolo

Gran parte dell’ispirazione che gli insegnamenti di Cayce ci danno, è basata sul suo lavoro di visionario, di profeta in grado di descrivere il quadro completo di ciò che gli eventi della vita stanno a significare e dove la storia umana ci sta portando.
Per quanto i suoi consigli quotidiani possano essere utili per il sentiero spirituale, la vera forza dei suoi insegnamenti, viene spesso dalla sua capacità di porre le nostre vite modeste, a scala ridotta, in un contesto più ampio.
Quale conclusione dobbiamo quindi trarre dell’apparente evidenza che molte – se non la maggior parte – delle sue profezie sull’ultima parte del ventesimo secolo non si sono avverate? Forse questo sminuisce la nostra visione di
Cayce come veggente e ci priva così del quadro completo, in cui le discipline spirituali giornaliere si inseriscono?…

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Astronomo sostiene che i fenomeni spirituali hanno origine in altre dimensioni

Universo multidimensionale

Scienza e spiritualità, passo dopo passo, sembrano destinate ad incontrarsi sul cammino della conoscenza.
Bernard Carr, astronomo e matematico, ha teorizzato che molti dei fenomeni che riteniamo di origine sovrannaturale, poiché non possiamo spiegarli con le leggi della fisica della realtà in cui viviamo, potrebbero avere origine in altre dimensioni.
Albert Einstein, suggerì che la realtà in cui viviamo fosse formata almeno da quattro dimensioni, tre spaziali e una temporale. La moderna fisica quantistica, con l’elaborazione della teoria delle stringhe, ha teorizzato l’esistenza di almeno 11 dimensioni. Facendo riferimento alle ultime riflessioni della fisica teorica, Bernard Carr, professore di matematica e astronomia presso la Queen Mary University di Londra, ha suggerito che la nostra coscienza sia in grado di interagire con altre dimensioni della realtà…

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