Accade in Italia: Morire per mancanza di Assistenza…

di Minuteman
Ho un amico che lavora nella Sanità privata campana e mi ha spiegato perché quella pubblica sta collassando.
Tanti infermieri, medici, portantini risultano ormai positivi ai tamponi, quindi vanno a casa in quarantena, mediamente, se tutto va bene, per 40 giorni e, nella sanità pubblica, non vengono rimpiazzati.
Non c’è modo di farlo, quindi gli ospedali pubblici hanno sempre meno personale a disposizione, e questo è sempre più stanco ed in burn out, quindi scattano ferie e riposi.
Questa situazione porta a vuoti di organico che si aggravano sempre più e, di conseguenza, nelle corsie non c’è più quasi nessuno in grado di assistere i malati: questo, per esempio, spiega il morto nel bagno del Cardarelli. Non c’erano semplicemente più infermieri in corsia…

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Rapporto Censis: per la Maggioranza degli italiani ok a Restrizioni e a Carcere per chi viola la Quarantena

di Alessandra Benignetti
Più di un italiano su due, secondo il 54esimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, è disposto a rinunciare alle proprie “libertà personali in nome della tutela della salute collettiva”. E il 56,6 per cento chiede che i contagiati che non rispettano l’isolamento vadano in carcere.
Se c’è una parola per descrivere il 2020 è “paura”. È questo, secondo il 54esimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, il sentimento prevalente per il 73,4 per cento degli italiani.
“In questi mesi, il 77% ha visto modificarsi in modo permanente almeno una dimensione fondamentale della propria vita: lo stato di salute o il lavoro, le relazioni o il tempo libero”, denuncia il rapporto, che descrive un’Italia “spaventata, dolente, indecisa”, che oscilla “tra risentimento e speranza”.
Proprio la paura dell’ignoto spinge il 57,8 per cento degli italiani, più della metà della popolazione, a “rinunciare alle libertà personali in nome della tutela della salute collettiva, lasciando al Governo le decisioni su quando e come uscire di casa, su cosa è autorizzato e cosa non lo è, sulle persone che si possono incontrare, sulle limitazioni della mobilità personale”

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Vaccino Antinfluenzale: vogliono schedare i Medici?

di Redazione InformaSalus.it
All’inizio di novembre l’Azienda Ospedale-Università di Padova, con la scusa di inviare una informativa (*vedi allegato in fondo all’articolo) a “medici titolari, medici specializzandi, studenti di Medicina, infermieri, OSS, professionisti tecnico-riabilitativi, personale amministrativo e altri …”, in realtà sta raccogliendo nomi e cognomi dei medici che “acconsentono” o “non acconsentono” ad inocularsi il vaccino antinfluenzale.
L’informativa parla “dell’importanza della vaccinazione anche considerando la possibile co-circolazione di SARS-CoV-2 e virus influenzale nella stagione in corso”. Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova che firma la lettera, assicura che lo scopo è solo quello “di dare evidenza di aver proposto la vaccinazione attivamente a tutti i propri collaboratori, fermo restando il diritto di ciascuno di aderire o meno alla procedura, senza che ciò rappresenti un qualche pregiudizio”

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Vaccino Covid: un Flop colossale?

di Massimo Mazzucco
Più passa il tempo e più mi convinco che la grandiosa “operazione vaccino” del prossimo anno sarà un flop a livello globale.
Certamente, i vaccini arriveranno, e certamente ci saranno decine di milioni di persone che correranno a farseli. Ma questo non si trasformerà necessariamente nella grande operazione di vaccinazione globale sognata dai vari Bill Gates, Fauci e Burioni.
C’è infatti ormai nella popolazione mondiale una diffidenza molto diffusa verso il nuovo vaccino, e questa diffidenza sarà molto difficile da eliminare nell’arco di pochi mesi. Anzi, rischia solo di aumentare.
Ormai il mondo ha assistito in diretta tv alla svergognata rincorsa fra le varie case farmaceutiche per essere le prime ad assicurarsi una buona fetta di mercato. E questo spettacolo indegno ha lasciato il segno anche nelle persone meno preparate. Diversi sondaggi nei vari paesi occidentali (Italia, Francia, Usa) riportano che una cifra oscillante fra il 30 e il 50% della popolazione non ha intenzione di vaccinarsi, almeno non subito…

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Ex Direttore scientifico di Pfizer: “La Pandemia è finita!”

In una dichiarazione sorprendente, l’ex direttore scientifico del gigante farmaceutico “Pfizer”, afferma che “non c’è scienza che suggerisca che una seconda ondata sia in atto o debba arrivare”.
L’insider di “Big Pharma” sostiene che i risultati falsi positivi dei test Covid, intrinsecamente inaffidabili, vengono utilizzati per inventare una “seconda ondata” basata su “nuovi casi”. Il dottor Mike Yeadon, che è stato vicepresidente e Chief Science Officer di Pfizer per 16 anni, afferma che metà o addirittura “quasi tutti” i test Covid sono falsi positivi. Il dottor Yeadon sostiene inoltre che la soglia per l’immunità di gregge potrebbe essere molto più bassa di quanto si pensasse in precedenza, e potrebbe essere già stata raggiunta in molti paesi.
In una recente intervista è stato chiesto al dottor Yeadon: “stiamo basando una politica di governo, una politica economica, una politica delle libertà civili, in termini di limitazione delle persone a sei persone in una riunione… il tutto basato su dati completamente falsi su questo coronavirus?” Il dottor Yeadon ha risposto con un semplice “Sì”

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Cosa mette più a repentaglio la Salute del Cuore?

di Elena Meli
Il rischio aumenta se si salta ogni mattina la colazione: una pessima consuetudine che oggi si stima riguardi dal 20 al 30% degli adulti. Le cose peggiorano se non si lavano bene i denti. Inoltre, i pericoli crescono quando si dorme poco.
Che cosa mette più a repentaglio la salute del cuore? Molti elementi di pericolo sono ormai ben noti e tutti dovrebbero conoscere il “decalogo anti-infarto”, esistono tuttavia anche nuovi fattori di rischio a cui di certo non si pensa in prima battuta: lo hanno sottolineato i cardiologi durante l’ultimo congresso Conoscere e curare il cuore del Centro per la Lotta contro l’Infarto – Fondazione Onlus, spiegando che anche dormire poco, non lavarsi i denti e saltare la colazione sono brutte abitudini che possono favorire un infarto…

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Di cosa si muore… veramente…

di Gioia Locati
Il Ministero della Salute calcola che negli ultimi otto mesi ci siano stati 43.589 morti di Covid. I dati si riferiscono al periodo 11 marzo-12 novembre. Abbiamo chiesto all’epidemiologo Stefano Petti di spiegarci quanto incidono questi decessi su tutte le morti.
“Il numero dei decessi totali del 2020, in Italia, sarà disponibile solo fra un paio d’anni. Per capire il peso del Covid sulla mortalità generale, possiamo fare riferimento all’ultimo anno utile, che è il 2017. Soltanto i dati relativi al Covid sono aggiornati al 2020, ma è un fatto insolito. Non è mai accaduto, infatti, che si registrassero in tempo reale i morti totali per una determinata causa.
Ma accogliamo questa anomalia. Allo stesso modo, accettiamo che nel novero dei decessi Covid ci siano anche i casi probabili, le malattie simil Covid con tampone negativo e i morti con varie patologie gravi (come la demenza, quinta causa di decessi nel mondo o l’ictus) che non sembrano correlate all’infezione e tampone positivo…

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A proposito dei “Negazionisti”…

Dott. M. Martini
“Negazionisti”? Qualche precisazione…
Nessuno nega che vi siano stati i decessi (sia pure di poco scostati numericamente dai decessi per influenza (1), che infatti si vedrà, saranno drasticamente ridotti), mentre una vera anomalia statistica ci può essere stata nel Bergamasco. Non si nega questo, seppure siamo in presenza di “casi” registrati, come sappiamo, su diagnosi molto discutibili, basate clinicamente su sintomi di influenza e/o polmoniti atipiche e su un test erratico non validato (che infatti faceva risultare positivi anche animali, persino frutta e verdura, come è stato più volte dimostrato).
Ciò che sospettiamo, non senza basi oggettive, è che buona parte dei decessi (sovente soggetti anziani o pluripatologici) possa essere dovuto al protocollo di trattamento fornito da Cina/OMS come hanno infatti sostenuto il virologo Tarro e il prof. Pasquale Bacco, medico legale…

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Tutto quello che dovete sapere e non vi dicono sulla Pfizer

di Alba Tecla Bosco
Pfizer: piccola storia di scandali, cause legali sugli effetti dei farmaci, esperimenti in Africa, guerre, inquinamento…
Nel 2003, la campagna internazionale Boycott the war-Boycott Bush contro la guerra e l’occupazione dell’Iraq prendeva di mira varie multinazionali petrolifere, agroalimentari e farmaceutiche. Non mancava la Pfizer, per via del sostegno alla campagna elettorale del presidente in carica. Anche se, come tutta Big Pharma, i finanziamenti sono andati via via a candidati repubblicani e democratici.
Sempre sul fronte iracheno, dopo diversi anni Pfizer e varie sue sorelle (AstraZeneca, Roche, Johnson Johnson) vengono citate in giudizio dai familiari di soldati statunitensi uccisi in Iraq. Una stranezza che si spiega così: le aziende, per farsi largo su questo nuovo mercato, offrivano somme elevate a funzionari del ministero della salute, i quali però sarebbero stati legati con gruppi armati anti-Usa.
Nel 1996, Pfizer conduce su 200 bambini nigeriani affetti da meningite un test clinico non autorizzato con l’antibiotico Trovan (che può danneggiare il fegato con esiti mortali). Ben undici piccoli morirono e decine di altri ne riportarono danni permanenti…

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I Vaccini e quegli strani ingredienti… dal pangrattato all’alluminio fino a…

Nel 1920, Gaston Ramon, veterinario dell’Istituto Pasteur di Parigi, aveva notato che i cavalli a cui veniva somministrato il vaccino contro la difterite, manifestavano una reazione immunitaria più vivace se accompagnato da una maggiore infiammazione del punto in cui si faceva l’iniezione.
Quei cavalli che presentavano brutti ascessi dopo la puntura, erano anche quelli che meglio rispondevano dal punto di vista immunitario alla malattia. Nasce da qui l’idea di integrare nel vaccino il maggior numero possibile di sostanze con un’elevata capacità di infiammazione, come le emulsioni a base di olio, il pan grattato e altre ancora, che leggenda vuole, il veterinario francese semplicemente trovò in cucina…

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