I “Biofotoni”: la Salute viene dalla Luce

di Marìca Spagnesi
Tutti gli esseri viventi, animali, piante, batteri ed esseri umani, emettono luce. I “Biofotoni” sono i “quanti” (minuscoli concentrati di energia) di luce che irradiamo e che hanno un ruolo decisivo nell’evoluzione dell’attività bioelettrica del cervello. In che modo possono esserci utili?
Gli impieghi possono essere diversi e importantissimi: dalla medicina per la diagnosi e il controllo di possibili patologie, all’agricoltura, al controllo delle proprietà degli alimenti e le qualità delle sementi, alla biologia e alle scienze ambientali. In particolare, i biofotoni potrebbero avere un ruolo determinante, e non invasivo, nella diagnosi precoce delle patologie tumorali. Tuttavia, nonostante se ne conosca l’esistenza dal 1923, sembra che la nostra società non sia ancora pronta a capire le implicazioni di profondo cambiamento che rappresentano.
Ne parliamo con il Prof. Paolo Manzelli, Professore ordinario di Chimica Fisica e Presidente di EGOCREANET (ONG), presso l’Incubatore dell’Università di Firenze…

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Il biologo Rupert Sheldrake: «chi nega la coscienza si contraddice»

A difendere l’irriducibilità dell’uomo e la teleologia dell’evoluzione biologica dalle pretese dell’idelogia scientista e materialista, in voga dall’Illuminismo in avanti, si sono aggiunti negli anni numerosi ricercatori mossi, non tanto da ideali metafisici, ma semplicemente dalla stanchezza di dover sopportare i dogmatismi che tengono in scacco la ricerca.
Recentemente ci ha pensato Thomas Nagel, docente di filosofia presso la New York University, con il suo libro “Mente  e cosmo: Perché la concezione materialistica Neo-Darwiniana della natura è quasi certamente falsa” (Oxford University Press 2012), con il quale ha condannato il riduzionismo fisico-chimico in biologia e l’evidente inadeguatezza del «racconto materialista di come noi e gli altri organismi esistiamo, inclusa la versione standard di come funzionino i processi evolutivi»

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Il pensiero di Rupert Sheldrake sull’evoluzione

Space of my mind

Secondo la teoria di Sheldrake se un certo numero di persone sviluppa alcune proprietà comportamentali o psicologiche od organiche, queste vengono automaticamente acquisite da altri membri della stessa specie. Così se una buona parte dell’umanità raggiunge un certo livello di consapevolezza spirituale, questa stessa consapevolezza si estenderebbe per risonanza morfica ad altri gruppi coinvolgendo quindi l’intero sistema (questo numero di persone o comunque di individui appartenenti ad ogni altra specie in cui si verificherebbe un analogo fenomeno è chiamato massa critica).
Ogni trasformazione individuale comporta una modificazione del sistema e chi si trova all’interno di questo sistema viene inevitabilmente coinvolto. Cominciamo quindi a trasformare noi stessi. Questo è il massimo che possiamo fare…

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