Due Pesi e… Due Misure

di Laura Ruggeri
Strategia geopolitica di Washington: due pesi e due misure!
I media cinesi hanno sottolineato che i disordini in Brasile sono quasi una replica perfetta dell’ “assalto al Campidoglio” di due anni fa. E ancora una volta offrono al governo statunitense, guidato dal Partito Democratico, l’opportunità di “cavalcare l’onda” contro la parte accusata di fomentare i disordini: l’ex presidente Donald Trump.
Ma per il resto del mondo, l’emergere di simili rivolte non è semplicemente dovuto a Trump, perché c’è qualcosa di terribilmente sbagliato in un sistema politico che genera (ed esporta) polarizzazione sociale e caos.
Da un lato, la società statunitense è fortemente divisa e il sentimento populista è forte. Il sistema esistente non è in grado di risolvere le contraddizioni che genera. Dall’altro lato, gli Stati Uniti praticano due pesi e due misure nei confronti di altri Paesi, il che è ancora peggio…

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Come funziona la tecnica delle “Rivoluzioni colorate”

Polizia russa arresta Alexey Navalny a Mosca

di Manlio Dinucci
La tecnica delle ‘rivoluzioni colorate’: far leva su casi veri o inventati di corruzione o altre cause di malcontento, per fomentare una ribellione.
Un poliziotto sfonda la porta di casa con un ariete portatile, l’altro entra con la pistola spianata e crivella di colpi l’uomo che, svegliato di soprassalto, ha afferrato una mazza da baseball, mentre altri poliziotti puntano le pistole contro un bambino con le mani alzate: scene di ordinaria violenza «legale» negli Stati uniti, documentate una settimana fa con immagini video dal New York Times, che parla di «scia di sangue» provocata da queste «perquisizioni» effettuate da ex militari reclutati nella polizia, con le stesse tecniche dei rastrellamenti in Afghanistan o Iraq…

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