Quanti sono i malati di Autismo in Italia? L’ISS “non raccoglie dati”

Dott. Fabio Franchi
Le paradossali novità su autismo (ASD), morte improvvisa dell’infante (SIDS), disturbi del neurosviluppo.
Già ampie ed innumerevoli discussioni si sono accavallate nel tempo, perciò ripeto l’essenziale. La posizione degli esperti è ormai conosciuta: “il problema c’è, ma le cause non sono ben chiare. Genetiche? Ambientali? Entrambe? Multiple? Boh! L’unica cosa sicura è che certe “pratiche” non sono assolutamente coinvolte: questo è garantito!”
Molti altri invece ci vedono una correlazione temporale statistica, tanto il fenomeno è vasto ed in crescita. Un numero considerevole di disperate testimonianze al riguardo èstato raccolto. Quindi, tutti sono concordi nel ritenere che il problema sociale ci sia e sia grosso. Riguarda le nuove generazioni mentre quelle passate ne erano quasi esentate

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Sale e Alimentazione consapevole

Il sale è un minerale diffusissimo su tutto il pianeta, e la maggior parte dei tessuti e dei liquidi appartenenti agli esseri viventi contengono una qualche quantità di sale.
Il sale è un composto di cloruro di sodio (cloro e sodio) di cui il nostro organismo ha estrema necessità, ma un suo elevato consumo può danneggiare seriamente il sistema circolatorio. Esistono diversi tipi di sale in commercio:

  • sale da cucina: è un sale minerale sottoposto a vari gradi di raffinazione, generalmente privo di additivi chimici e reperibile in blocchi nei negozi di alimentazione naturale;
  • sale da tavola: sale minerale macinato finemente o grossolanamente a cui viene aggiunto carbonato di magnesio e altre sostanze. È il sale maggiormente usato in cucina. È disponibile in commercio sale iodato (sia “fino” che “grosso”), che non va confuso con il “sale marino” o il “sale integrale”

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Uso intensivo del Telefonino? Può causare il Cancro!

A stabilirlo è la Corte d’Appello di Torino che ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea.
L’uso prolungato del telefono cellulare può causare tumori alla testa: per i giudici c’è un nesso con l’utilizzo frequente del telefono. Lo sostiene la Corte d’Appello di Torino che, oggi, ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, sul caso sollevato da un dipendente di Telecom Italia colpito da neurinoma del nervo acustico che utilizzava il cellulare, anche 4 o 5 ore al giorno.
Una sentenza storica, la prima al mondo a confermare il nesso causa-effetto tra il tumore e l’uso del cellulare. Il pronunciamento di oggi riapre il dibattito sulle neoplasie legato all’uso del cellulare, ma l’estate scorsa un rapporto curato da Istituto Superiore di Sanità, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Piemonte), Agenzia nazionale per le nuove tecnologie (Enea) e Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (IREA) non ha dato conferme in questo senso…

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Acqua del rubinetto, lo studio in Europa: il legame con il 5% di casi di tumore alla vescica

Lo studio è di quelli allarmanti e mette in evidenza come il 5% dei casi di t-umore alla vescica che si registrano in Europa, ovvero uno su venti, sarebbe collegato ai prodotti chimici presenti nell’acqua del rubinetto.
Il totale dei casi è di 6.561 l’anno, in 26 Paesi del continente. Lo mette in luce la ricerca pubblicata su Environmental Health Perspectives, da cui emerge che concentrazioni massime dei contaminanti hanno superato il limite di 100 microgrammi per litro in nove paesi, inclusa l’Italia. Insomma, bere l’acqua del rubinetto potrebbe essere molto pericoloso per la vostra salute…

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Virus Cina, “probabile diffusione globale”: scienziati Usa e Russia al lavoro

“Il potenziale impatto delle epidemie da nuovo Coronavirus è elevato ed è possibile un’ulteriore diffusione globale”.
Ad affermarlo, in un aggiornamento appena diffuso, sono gli esperti dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), che già ieri avevano alzato la guardia sul nuovo coronavirus cinese, simile alla Sars.
Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato la trasmissione da uomo a uomo continua l’Ecdc – e si ritiene che 15 operatori sanitari siano stati infettati a Wuhan. La fonte originaria dell’epidemia rimane sconosciuta e sono previsti ulteriori casi, e decessi, a Wuhan e in Cina. È possibile – aggiungono gli specialisti dell’Ecdc – che vengano rilevati ulteriori casi tra i viaggiatori da Wuhan ad altri Paesi”

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Questioni di… Alluminio

di Gioia Locati
È partita una campagna informativa sull’uso dell’alluminio in cucina. Curata dal ministero della Salute (cliccate qui), è rivolta a tutta la popolazione. Pentole, caffettiere, imballaggi, lattine, borracce, pellicole per alimenti in alluminio, possono trasmettere particelle e ioni ai cibi che mangiamo.
Di questo metallo si sa che può interferire con il metabolismo del ferro, del magnesio e del calcio. Per descriverne gli effetti gli studiosi parlano di “inibizione dell’attività enzimatica”, di blocco “della sintesi proteica” e di modifiche alla “permeabilità della membrana cellulare”. Non solo. Si sa che provoca stress ossidativo nel tessuto cerebrale e si calcola che, nel cervello, vi persista accumulandosi per almeno sette anni (emivita. Cioè si dimezza in sette anni, diventa un quarto dopo altri sette anni e così via)…

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Prima la UE ci impone il grano canadese e l’olio d’oliva estero, poi ci dice che fanno male alla salute!

Sta per arrivare una nuova trovata della UE: la Nutri-score, una etichettatura dei prodotti alimentari con i ‘semafori’: il verde indicherebbe il maggior contenuto di nutrienti giudicati positivamente (fibre, proteine, frutta, verdura, leguminose e oleaginose), il giallo i prodotti così così e il rosso i prodotti da evitare.
È solo un problema di “dittatura del sapore”, come dice il filosofo Diego Fusaro, o c’è dell’altro? Certo che l’Unione Europea dell’euro non sa più cosa inventare per favorire le multinazionali. Non contenti di aver sistematicamente sacrificato gli interessi dell’agricoltura sull’altare dell’industria e dei servizi (vedi il CETA, che costringe i Paesi europei ad importare i prodotti agricoli canadesi, freschi e trasformati, per consentire alle multinazionali di fare affari in Canada nei servizi e di esportare lì prodotti industriali), i signori dell’Europa unita (o quasi) adesso stanno mettendo mano alla classifica del cibo. Ci sarebbero i cibi buoni, da semaforo verde, e i cibi cattivi, da semaforo rosso. Risultato: la Coca Cola light è buona, mentre l’olio d’oliva extra vergine farebbe addirittura male alla salute!…

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Quel record di Pesticidi nei prodotti made in Usa che in pochi raccontano

di Riccardo Quintili
Quando si pensa ad una tavola in cui i pesticidi finiscono in ogni portata, dal primo al contorno, fino alla frutta, normalmente ci verrebbe in mente quella cinese o indiana. In pochi penserebbero a quella made in Usa.
Tanto più che nelle consuete classifiche dei cibi più contaminati, quelli che spaventano al di qua come al di là dell’oceano, difficilmente ci finisce qualche alimento a stelle e strisce. E invece, la realtà fotografata dall’ultimo rapporto annuale della Food & Drug Administration restituisce una situazione che ha impressionato i consumatori statunitensi e dovrebbe far riflettere anche noi.
Nelle oltre 55 pagine di dati, diagrammi e grafici, si scopre che sono state trovate tracce di pesticidi nell’84% dei campioni domestici di frutta e nel 53% delle verdure, così come nel 42% dei cereali e nel 73% dei campioni alimentari semplicemente elencati come “altro”. E, badate bene, si tratta di campioni made in California, Texas, Kansas, New York e Wisconsin…

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Fattori che generano Tossine

Molti dei disturbi che ci infastidiscono nel corso della nostra vita possono essere individuati ed eliminati.
Una volta individuate le cause, bisogna cercare di migliorare la situazione per permettere al nostro corpo di ritrovare quell’equilibrio e quella condizione di benessere che abbiamo perso. Spesso i piccoli sintomi si trascurano, mentre invece è importante evidenziarli ed eliminarli, in modo da ristabilire una perfetta condizione.
Non tutti pensano a che splendida “macchina” siamo… non tutti si soffermano a pensare a quanto complessi sono i nostri “ingranaggi”, a come tutto deve funzionare bene, ogni minima parte in sinergia, altrimenti il meccanismo comincia a funzionare male, e a causare disagi.
Mi capita di vedere persone molto più attente a controllare i livelli dei liquidi della propria automobile che la propria alimentazione, ma come l’automobile ha bisogno del tipo giusto di benzina per funzionare, anche il nostro organismo ha bisogno delle cose giuste per attivare una serie di meccanismi, di funzioni atte a farci vivere al meglio…

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La Ricetta per sconfiggere l’Artrosi

Il Professor Marco Lanzetta indica la strada da seguire per sconfiggere la malattia che colpisce la metà della popolazione con più di 60 anni.
Professor Lanzetta, esiste una tipologia di persone colpite dalla malattia?
Quando analizzo gli esami del sangue dei miei pazienti affetti da artrosi, noto quasi sempre valori anomali: la glicemia alta, per un eccesso di zuccheri, gli esami relativi alla funzionalità epatica alterati per un carico esagerato di farmaci, il colesterolo elevato, che indica che l’assunzione di grassi attraverso la dieta è oltre i limiti; il che mi spinge a far eseguire al paziente altri test specifici.
Un quadro di questo tipo può essere chiamato “malattia infiammatoria sistemica” in quanto artrosi (o artrite), obesità, rischio cardiovascolare e disabilità generale dell’organismo, sono legati fra loro da un minimo comun denominatore: un’infiammazione cronica. In particolare, il grasso corporeo in eccesso, oltre a rappresentare un fattore di rischio per il peso che le articolazioni devono sostenere, aumenta la sintesi di citoachine pro-infiammatorie. Nei pazienti affetti da artrite reumatoide si verifica, invece, un aumento dell’incidenza di malattie cardiovascolari, di danno coronarico e di arteriosclerosi, a causa di un simile meccanismo di danneggiamento delle arterie nel quadro di una sinovite infiammatoria…

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