Troppo silenzio: 4 situazioni in cui tacere è negativo

di Valerio Guiggi
Capire quando parlare e quando tacere può essere tutt’altro che semplice, nelle diverse situazioni che ci troviamo ad affrontare.
In alcuni casi il silenzio parla, infatti, e dice qualcosa di noi, ma quello che trasmette può non essere positivo: per capire meglio, in questo articolo abbiamo raccolto quattro situazioni in cui il silenzio eccessivo può essere dannoso; in altre parole, situazioni in cui per il nostro bene non è corretto tacere.
1. Quando ci sono dei conflitti
Quando ci sono dei conflitti con altre persone, tacere non è mai una buona idea. Non parlare, infatti, equivale ad una sottomissione, e se sappiamo di avere ragione potremmo passare dalla parte del torto.
Certo, è importante naturalmente anche come si parla; se dobbiamo arrabbiarci e passare quindi ad un dialogo emotivo e non razionale è meglio lasciar perdere, ma nei conflitti, parlare con razionalità e spiegare le nostre ragioni è la soluzione in generale migliore…

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A volte

Trattare male qualcuno

di “ErSandro”
Capita alle volte di credere di avere in tasca tutte le risposte, di non aver più nulla da imparare. Credi di essere arrivato e di poterti permettere di guardare gli altri dall’alto.
Poi commetti un primo errore. Ti giri dall’altra parte, fai finta di niente e continui come se nulla fosse. Arriva il secondo. Poca roba. Forse una svista del momento, forse qualcosa che in realtà non dipende da te. Avanti come prima. Fino a quando non arriva quello che fa male veramente, a te, a chi ti sta vicino, e non ti puoi più permettere di ignorarlo.
Quando passi senza battere ciglio sui sentimenti altrui, sulle persone che ti stanno accanto e che ti supportano, quando colpisci chi ti ha sempre e solo accolto con le braccia aperte, allora è il momento di fermarti e di fare un respiro profondo…

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