L’Incredibile Storia di Giuseppina

di DB (weltanschauungitaliaofficial)
Il problema non è dover smentire la notizia della tizia che ogni giorno si faceva in treno 1600 km da Napoli a Milano per fare la bidella, perché palesemente falsa e contraria ad ogni logica, ma il dover riflettere sul messaggio lanciato.
Il capire se esiste un limite che non si può superare nell’accettazione delle condizioni di vita e lavoro, oppure il sistema, con lo sdoganamento della cosiddetta resilienza, che non è altro che accettazione passiva dell’oppressione, si può permettere di giocare con la vita delle persone, ponendole in una condizione talmente precaria e snervante da rendere loro impossibile la realizzazione di quello che dovrebbe essere un un diritto inalienabile, ovvero il poter lavorare nella propria terra in condizioni stabili.
Questo limite purtroppo viene portato sempre oltre, dall’esistenza di gente che pur di lavorare accetta condizioni inumane, sconvenienti e che mai dovrebbero essere avallate…

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È tempo di Resilienza, Guerriera Antica

di Roberta Bailo
Poche parole adesso. Nel vociare continuo, c’è bisogno di silenzio e di misura. Parole di vita semplici e chiare. Parole di potere che si radicano nell’amore.
Nell’amore vero c’è spazio per gesti autentici di presenza, di radicamento e di solidità. E so che abitano in te donna selvaggia, donna guerriera. Hanno sguardo possente, vibrano e conoscono. Sanno resistere alle scosse, sanno.
Perché non sei sola. Sei radicata nella storia e nel fuoco che vive in te, quel fuoco che parla della tua anima, di donna resiliente e che accoglie la propria fragilità per trasformarla in grande luce. Le tue antenate sapevano e tu sei connessa a loro. Lo hai nel tuo corpo. Rendi sacra la tua appartenenza, guarisci la tua stirpe, prendi il posto che ti spetta, taglia le catene e compi la tua parte, di pecora nera se necessario e se è quello che senti essere il tuo. Chiedi il loro conforto, il loro sostegno, purifica e celebra. Danza con loro.
Lascia che escano le tue parole di presenza che possono diventare rocce di energia. Ognuna può trovare le sue, quelle buone…

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Riflessioni sul rapporto tra Abisso e Luce

di Alessandro Tonon
Quante volte nel corso della nostra vita siamo colpiti da sofferenze inevitabili? Amori che finiscono, famiglie disgregate, amicizie lacerate, difficoltà economiche, malattie inguaribili, lutti. Contingenze che si abbattono sulle nostre esistenze, indipendentemente dalla nostra volontà e che ci fanno precipitare in un abisso. E, solo chi ha attraversato la sofferenza, può cogliere quanto tale abisso possa essere profondo.
Dinanzi ai dolori, in particolare a quelli legati alle ferite dell’anima, l’uomo si sente chiamato a cercare di dare un senso alla travagliata esperienza che sta vivendo. Ed è proprio questa chiamata, che rende tale l’umano: la possibilità di inondare di senso le pagine tristi e dolorose della propria esistenza.
Gli uomini, infatti, non potrebbero vivere la sofferenza se in qualche modo non le attribuissero un senso. Scrive Natoli: «Il dolore […] si fa experimentum crucis, sottopone a prova l’individuo che lo vive e si erge a controprova del senso dell’esistenza»1. La sofferenza, solo qualora sia inevitabile, diviene prova e per questo occasione di maturazione etica, psicologica e spirituale. La domanda di senso circa il male, invita l’uomo ad assumere su di sé la sofferenza…

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Lo stress e i suoi deleteri effetti

Lo stress e i suoi deleteri effetti

Difficile oggigiorno scampare allo stress, uno stato che possiamo intendere come un sovraccarico di stimoli.
Pare  proprio che la maggior parte di noi non possa esimersi dal doversi districare fra compiti diversi che richiedono competenze diverse e spesso in conflitto fra di loro, e pur impegnandosi al massimo realizzi che non riesce a far tutto.
Questo stato di cose non è più solo appannaggio di managers e dirigenti, com’era un tempo, ma è ormai la realtà anche delle persone comuni. L’esempio più ovvio di una condizione  molto diffusa, è quello di una madre  che lavori a tempo pieno con un bambino piccolo da crescere, la casa e il matrimonio da mandare avanti. In mancanza di aiuto esterno, la vita di questa donna è sicuramente una corsa contro il tempo, cercando di stare dietro a tutto e di soddisfare contemporaneamente esigenze diverse in contrasto fra loro…

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Il ruolo della famiglia e della società nel farsi modello di resilienza per i bambini

Bambino con spaghetti in testa

di Marcella Taricco
Anche se la società in cui viviamo si professa estremamente attenta al mondo dell’infanzia, e superbamente premurosa nella gestione del processo di crescita, di fatto notiamo in essa indicibili lacune e clamorosi errori.

Vediamone alcuni:

• Iperprotezione
• Iperstrutturazione
• Eccessiva eliminazione degli ostacoli
• Eccesso di stimolazione
• Utilizzo della tecnologia a scopo vicariante
• Proiezione dei timori all’esterno.

Tutti questi elementi concorrono a disegnare un quadro in cui, a dispetto della verità che si professa, la sostanza…

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