La Polizia svedese si “arrende”. Chiede aiuto alla gente…

di Guido da Landriano
Le cose in Svezia sono talmente gravi che il 29 agosto la polizia svedese ha emesso un comunicato dal titolo “La violenza sta diventando estremamente grave”, che per la Svezia è un po’ una dichiarazione di guerra.
Le forze dell’ordine hanno scritto: “Recentemente, ci sono stati incidenti gravi e gravi atti di violenza legati a reti criminali, in cui diverse persone sono state uccise e altre gravemente ferite…”. “A Stoccolma, due persone sono state uccise la scorsa settimana, e a Göteborg, gruppi criminali hanno cercato di dimostrare il loro potere, controllando i veicoli che entrano in determinati distretti. All’inizio di agosto, una ragazza innocente di 12 anni è stata assassinata… e in altre parti del paese ci sono conflitti tra varie reti criminali e anche altri crimini spietati. Pochi giorni fa si è verificata anche una violenta rivolta a Malmö, dove diversi agenti di polizia sono rimasti feriti … “…

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Svezia: è in corso una guerra civile strisciante ma governo e media nascondono la realtà

Esplosioni e violenze a Stoccolma. In Svezia è in corso una guerra civile strisciante ma governo e media nascondono la realtà.
Stoccolma è stata scossa da tre esplosioni l’ottobre scorso. Ma le esplosioni non hanno nemmeno fatto notizia. Con l’aumento della violenza, il governo del paese sembra più preoccupato di minimizzare il problema invece di affrontarlo.
Tre esplosioni in una notte sarebbero notizie in prima pagina in qualsiasi città del primo mondo. Ma quando Stoccolma è stata scossa da più esplosioni in una sola notte, la trasmissione notturna dell’emittente nazionale SVT è rimasta silenziosa, relegando invece la notizia alla sua copertura web. Uno degli obiettivi, una chiesa siriana ortodossa, era già stato bombardato due volte l’anno scorso.
Ma in Svezia, le esplosioni non fanno più notizia…

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Perchè la Svezia si sta suicidando?

di Robert Bridge
Fermamente convinto di essere il rappresentante della “superpotenza morale” del mondo, il popolo svedese continua i suoi pericolosi flirt con tutti i possibili nuovi esperimenti culturali e sociali. Questa politica è veramente “progressista” o è la strada per la rovina nazionale?
In Svezia, tutto sembra possibile, tranne il dissenso: dissenso dall’onnipresente messaggio sociale che dice ai suoi cittadini che devono essere tolleranti verso ogni nuova moda culturale, dal farsi impiantare un microchip sotto la pelle, al permettere che i bambini di quattro anni vengano indottrinati alla scuola materna, con le ultime teorie sul transgenderismo.
Migliaia di svedesi si sono già fatti inserire un minuscolo microchip sotto la pelle, di solito nella mano sinistra, che offre il “vantaggio” di non dover più armeggiare nelle tasche o nella borsetta per carte di credito, documenti di identità e chiavi. Molte delle informazioni personali sono memorizzate sul chip, che ha le dimensioni di un chicco di riso.
Sorprendentemente, nonostante la possibilità per il governo, per le multinazionali o per altri pericolosi soggetti di hackerare questi dispositivi, questa eventualità non sembra essere presente nella mentalità svedese. “Gli Svedesi sono diventati molto favorevoli all’utilizzo dei microchip e non c’è praticamente dibattito sulle problematiche relative al suo utilizzo, in un paese appassionato alle nuove tecnologie e dove la condivisione delle informazioni personali, è considerata il simbolo di una società trasparente”, osserva AFP…

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