Nuovo Lockdown? Gli italiani amano i loro aguzzini!

di Marco Gervasoni
Il lockdown stile “rana bollita”, una chiusura per volta per poi trovarci come ad aprile, piacerebbe agli italiani: addirittura al 73% secondo il sondaggio Emg Adn Kronos.
Possibile? Non solo possibile, ma probabile e soprattutto non sorprendente. L’uomo, diversamente da quanto credeva Benedetto Croce, non è spinto dalla ricerca della libertà ma da quella della sicurezza, ed è pronto a barattare la prima in cambio della seconda. Su questo dato antropologico, come tale ineliminabile, gioca il potere politico in ogni epoca e in ogni sua forma…

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5 Cambiamenti radicali nella Società che il “Nuovo Ordine Mondiale” sta normalizzando

di Gaglione Danilo
Il termine Nuovo Ordine Mondiale (NWO) sembra essere fuori moda per i mass media con l’avanzare della guerra dell’informazione. Con tutta questa corruzione e perversione esposta in ogni settore della società, chi ha il tempo di considerare l’idea generale che costituisce il fondamento ideologico di tutto questo?
Il Nuovo Ordine Mondiale è il traguardo che chiunque al potere cerca di raggiungere. Non è più un gruppo particolare, di per sé, ma piuttosto l’idea suprema di una centralizzazione totale del potere su tutto il popolo della terra.
“Non credo sia giusto inquadrare il Nuovo Ordine Mondiale come una politica o un gruppo. Penso che sia più parte di un’ideologia del globalismo che è stata esplicitamente articolata in vari modi da varie persone che sono legate tra loro, ma non sempre direttamente come potremmo pensare”. (James Corbett)…

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Siamo Rane bollite!

de “Il Simplicissimus”
Credo che sia universalmente nota la metafora della “rana bollita” di Noam Chomsky, con la quale egli intendeva mostrare come cambiamenti abbastanza lenti  e progressivi favoriscono la capacità di adattamento a situazioni deleterie, senza incontrare una reazione se non quando è troppo tardi.
La rana messa nel pentolone di acqua fredda nuota tranquilla e si trova anche meglio quando la fiamma scalda un po’ l’acqua rendendola più gradevole, ma quando la temperatura comincia a salire sempre di più e sempre più in fretta si fa strada la consapevolezza di essere in trappola, ma a questo punto la rana non ha più la forza di saltare fuori dalla pentola e muore bollita. È quello che ci sta accadendo. Siamo bolliti.
Ma la rana di Chomsky non prende in considerazione che la dimensione temporale e adattativa della cosiddetta “finestra di Overton”, per cui un’idea o un comportamento da inconcepibile diventa radicale ma possibile e via via accettabile in qualche caso, ragionevole, popolare e infine legale… ossia diventa la norma. Questa dinamica è, soprattutto, uno schema di comunicazione-persuasione con il quale si può completamente ribaltare un atteggiamento politico, una modalità sociale, un approccio ai problemi. L’importante è  che gli scopi finali e l’ideologia che li sottende rimangano nascosti dietro temi a più alto consenso e/o rassicuranti…

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Il “Principio della rana bollita” di Noam Chomsky

Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura, tuttavia, pian piano sale. Adesso l’acqua è calda… un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca, ma non si spaventa.
Dopo ancora un po’ di tempo l’acqua è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è già indebolita e non ha la forza di reagire. Sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita…

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