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Big Pharma controlla Medici ed Enti Sanitari. Ai Pazienti va garantita totale trasparenza

Prof. Vittorio Agnoletto
L’allarme lanciato dall’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco, per il rischio che alcuni farmaci possano contenere sostanze potenzialmente cancerogene, ripropone ancora una volta al centro del dibattito pubblico, il complesso rapporto tra le multinazionali del farmaco e le istituzioni sanitarie.
Nelle stesse ore giungeva la notizia che in Italia in un anno, nel 2018rispetto al 2017, la spesa per i farmaci oncologici è aumentata di 659 milioni: oggi un ciclo di terapia con i nuovi medicinali antitumorali può arrivare a costare 100.000 euro. Tale prezzo non ha alcun rapporto reale con il costo di produzione e ricerca delle sostanze immesse sul mercato.
Questi fatti, tra loro differenti, evidenziano l’enorme potere e libertà d’azione che ha Big Pharma. Una forza che più di una volta è stata utilizzata per corrompere personaggi politici e dirigenti ministeriali in tutto il mondo, compresi gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Fa un certo effetto scoprire che lo specialista, al quale hai affidato la cura della tua salute, ha ricevuto un compenso economico da una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo…

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Trasparenza sui passaggi di denaro da Big Pharma ai medici: perché fa paura il Sunshine Act italiano?

È in corso di esame alla “Commissione Affari Sociali” della Camera, la proposta di legge che introduce l’obbligo di trasparenza nei passaggi di denaro tra aziende farmaceutiche e medici. Tra le organizzazioni e le associazioni del settore c’è chi è completamente favorevole e chi esprime anche “timori”…
È all’esame della “Commissione Affari Sociali” della Camera la proposta di legge soprannominata “Sunshine Act italiano”, dal testo di legge analogo vigente in America, che detta le regole per la trasparenza nel passaggio di denaro tra Big Pharma e gli operatori sanitari.
L’associazione “No Grazie Pago io” (operatori sanitari e medici che rifiutano qualsiasi erogazione dalle aziende farmaceutiche) ha partecipato alle audizioni davanti alla Commissione come parte della delegazione della “Rete Sostenibilità e Salute” (RSS), collaborando alla stesura e alla presentazione di una memoria messa agli atti dalla commissione.
“La nostra memoria – spiegano i NoGrazie – guarda con favore alla proposta di legge per un “Sunshine Act italiano”; chiede che l’iter per la sua approvazione sia rapido e che siano presi in considerazione altri attori, oltre ad industria del farmaco e medici, come ad esempio l’industria degli alimenti per l’infanzia e le associazioni di pazienti”…

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