Perché Difendere il Contante

di Matteo Brandi
Perché è essenziale difendere il contante?
I motivi per cui è essenziale difendere il contante ed evitare che i pagamenti elettronici soppiantino del tutto monete e banconote sono, per me, essenzialmente tre:
1) Il motivo più evidente: le commissioni bancarie. Dover pagare un obolo al sistema bancario ogni volta che si riceve un pagamento tramite Pos è per gli esercenti, già massacrati da una tassazione iniqua, a dir poco odioso. Soprattutto se questa mini-tassa viene applicata su acquisti di minor conto, come un semplice caffé o un cornetto. Si parla di percentuali piccole (in media circa lo 0,7% con distinzioni tra carte di debito e PagoBancomat) che tuttavia, sommate ad ogni transazione portano via un bel po’ di denaro, che viene diviso tra la banca che emette la carta, il circuito della carta stessa e lo strumento Pos. In un momento di difficoltà economica generale, è facile capire quanto tutto questo risulti dannoso.
2) Il motivo più importante: il controllo.

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Stop al Contante, arriva la “Card Unica” per Identità e Pagamenti elettronici

di Marco Mobili e Giovanni Parente
Un vecchio articolo de Il Sole24ore del 20 settembre 2019, fa capire bene come tutto ciò che stiamo vivendo da quasi due anni, fosse già stato progettato a priori e come la finta pandemia sia stato solo l’utile strumento per far accettare l’inaccettabile alla popolazione.
Allo studio un progetto di tessera unica. Il sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa (M5S): “ci saranno carta d’identità, tessera sanitaria, identità digitale e possibilità di attivare un conto di pagamento presso qualsiasi sportello bancario o postale”.
Nel nome della lotta all’evasione si prepara un progetto di semplificazione che potrebbe rendere meno complicato l’utilizzo dei pagamenti elettronici anche alle fasce di popolazione meno in confidenza, come ad esempio i più anziani. Si chiama “carta unica” il progetto allo studio del Governo ed è il sottosegretario al ministero dell’Economia, Alessio Villarosa (M5S), ad anticipare al Sole 24 Ore che cosa conterrà e come funzionerà. In pratica sarà una tessera che svolgerà più funzioni e che potrà anche essere utilizzata per pagamenti elettronici…

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Dalla fine dei contanti alla Morte della Libertà

di Francesco Carraro
Hanno avanzato, per l’ennesima volta, una proposta volta a limitare l’uso del contante. Non avendo ancora il coraggio di abolirlo in toto, hanno suggerito di tassare chi preleva dallo sportello e di beneficiare, con sconti fiscali, chi utilizza il bancomat.
Ora, l’idea è solo apparentemente idiota. O, meglio, è idiota se esaminata con lo sguardo ingenuo, e alieno da interessi inconfessati, del comunissimo uomo della strada. Ma è lucida e intelligente se vista dalla prospettiva della Matrice e dei grandi potentati economico finanziari. Non a caso, l’ultima trovata arriva da Confindustria, l’associazione di categoria degli imprenditori. Diciamo pure dei capitalisti, per usare un gergo marxiano, nella circostanza più che mai appropriato.
Fatevi un nodo al fazzoletto: la questione del contante, la crociata contro il contante, è una delle ultime trincee da difendere prima della capitolazione definitiva di ogni nostra ulteriore, e residua, libertà. Dicono serva a combattere l’evasione e fanno bene perché ogni disegno concepito in malafede necessita della “copertina di Linus”, di un alibi farlocco, di una motivazione etica, da dare in pasto alle masse beote. In realtà, la giustificazione fa ridere non i polli, ma persino i pulcini…

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