Benetton: nuova campagna di Toscani dedicata all’ “Integrazione”

Volti dell’Italia che studia e che lavora… nelle immagini di Oliviero Toscani per Benetton.

La prima rappresenta un gruppo di studenti universitari di medicina. Tra loro ci sono una nigeriana, un’indiana, un ciadiano, un anglo-srilankese e un italo-nigeriano, che stanno studiando per dare il loro contributo all’interno del sistema sanitario nazionale… wow!

La seconda foto ritrae un gruppo di professionisti. Ci sono un agente di polizia della questura di Enna, un assessore all’Istruzione del comune di Scandicci, un sacerdote della provincia di Pavia, un imam di Roma e un medico e un avvocato di Milano. Le loro origini sono in Camerun, Senegal, Indonesia, Togo, Repubblica Democratica del Congo. Tutti lavorano per costruire un’Italia migliore! Evviva, come siamo…

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Toscani, Benetton e i “Maletton”

di Marcello Veneziani
Fanno la morale e poi lucrano senza scrupoli. Sono il simbolo del capitalismo allo sfascio. E il fotografo è il loro profeta.
I Benetton non hanno prodotto solo maglioni e gestito autostrade, ma sono stati la prima fabbrica nostrana dell’ideologia global. Sono stati non solo sponsor ma anche precursori dell’alfabeto ideologico, simbolico e sentimentale della sinistra. Sono stati il ponte, è il caso di dirlo, tra gli interessi multinazionali del capitalismo global e dell’americanizzazione del pianeta, coi loro profitti e il loro marketing e i messaggi contro il razzismo, contro il sessismo, a favore della società senza frontiere, lgbt, trasgressiva e progressista.

Le loro campagne, affidate a Oliviero Toscani, hanno cercato di unire il lato choc, che…

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