Il piano terrificante dell’Impero, per il franchising dei Caschi Bianchi in tutto il mondo

di Caitlin Johnstone
I Caschi Bianchi sono una società di propaganda di guerra, con vasti legami, sia con il lucrativo sostegno finanziario occidentale, sia con note fazioni terroristiche.
Me ne stavo seduta bevendo il caffè, in questa bellissima mattina australiana, a guardare due dei miei personaggi preferiti dei media indipendenti improvvisare un’intervista: di Corbett Report e la nota giornalista investigativa indipendente, Vanessa Beeley. A circa a due terzi, sono quasi caduta dalla sedia…
Ecco la seguente conversazione agghiacciante sulla natura della forte protezione, da parte dei media dell’establishment della molto pubblicizzata “Difesa Civile Siriana”, nota anche come “Caschi Bianchi”:
Beeley: “Per quale motivo quest’organizzazione è protetta in misura così grande? Penso che sia perché l’apparato imperialista sta difendendo l’idea. Abbiamo già visto il fondatore dei Caschi Bianchi, James Le Mesurier, durante il reclutamento in Brasile.
Sappiamo che i Caschi Bianchi sono apparsi in Malesia, in Venezuela e nelle Filippine. Ebbene, perché questo mi è passato per la testa così tante volte… sono solo 3.000 criminali e teppisti, che sono emersi dai ranghi dei terroristi o dall’ “Esercito siriano libero” (tra virgolette), dalle schiere di estremisti moderati, per diventare Caschi Bianchi, allo scopo di continuare ad essere pagati facendo lo stesso lavoro, ma sotto un’altra egida

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