Nel Mondo “Libero”

di Weltanschauung
Nel mondo “libero” non c’è spazio per dubbi, quesiti scomodi, confronti od opinioni divergenti da quelle “ufficiali”. Nel mondo libero, siamo schiavi della libertà.
Nel mondo libero, un medico non può sconsigliare ad un suo paziente di assumere un farmaco, altrimenti la sua condotta è passibile di segnalazione all’ordine professionale.
Nel mondo libero, chiunque si discosta dalla narrazione dominante, pur adducendo motivazioni valide a sostegno delle sue tesi, si involve inevitabilmente in un “no qualcosa”, da schernire pubblicamente e mettere alla gogna.
Nel mondo libero, i diritti un tempo intangibili si trasformano in concessioni, spesso a tempo determinato.
Nel mondo libero, è stato legittimato un lasciapassare per lavorare e vivere ed i bambini hanno vissuto mascherati come ladri per due anni, senza che nessuno facesse un fiato…

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L’Ucraina è il “Nuovo Vaccino” e la nuova Ossessione

di Marcello Veneziani
Conosco tanta gente che ha perso un’abitudine ritenuta fino a poco prima irrinunciabile: non vede più il telegiornale. Me lo hanno detto in tanti, girando per l’Italia a presentare l’ultimo mio libro. Magari qualcuno esagera ma mi dicono tutti che non sopportano più i telegiornali per come sono diventati. Prima al tempo della pandemia, ora al tempo della guerra.
Già sbuffavano quando c’era il solito teatrino con i politici che dicevano la loro filastrocca a turno, ma era un po’ il dazio da pagare per sapere poi che succedeva nel mondo. Però c’erano altre notizie, altra vita, altre curiosità. Invece al tempo della pandemia già si sperimentò il tg diventato monografico, racconto a più voci, più livelli, con lezioni di paura e di terrore, sul virus, sul vaccino, sul green pass. Dai e dai, per lungo tempo.
Ora da febbraio a questa parte l’ossessione monomaniacale è l’Ucraina. E’ la notizia principale che tiene banco al mondo, non c’è che dire. È giusto che apra quasi tutti i tg di ogni giorno e che resti in testa nei notiziari televisivi come nei quotidiani. Ma principale non vuol dire unica. E invece si confezionano i tg, soprattutto alcuni, a partire dal tg1, come un film luce, un racconto corale e istituzionale, paese per paese, faccia per faccia, storia personale per storia personale, sempre sull’Ucraina…

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