Alessandro Meluzzi: “Guardate cosa diceva Pfizer già nel 2014…”

di Un Giorno Speciale
L’allarme sulla nuova variante Omicron del Covid-19 ha destato un rinnovato clima di allarme nell’opinione pubblica. L’aumento dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva ha anticipato nuove misure restrittive per “tutelare” la salute pubblica.
L’allarmismo sulla nuova variante del virus appare preludio della imminente stretta sulle limitazioni della sociabilità in tutta Europa. Si affacciano all’orizzonte allora possibilità di rinnovati lockdown a singhiozzo, l’ipotesi di obbligo vaccinale e di più performanti sistemi di controllo sociale.
La narrazione di allarme è effettivamente sostenuta dai fatti? A quanto dichiarato dalla dottoressa Angelique Coetzee, presidente della Associazione dei medici del Sudafrica, paese dove la variante è stata isolata, le cose starebbero diversamente. “La nuova variante Omicron” ha spiegato la scienziata del sistema sanitario sudafricano “provoca una malattia leggera senza sintomi importanti”. L’aumento dell’allarme per Omicron sarebbe allora del tutto ingiustificato così come il grido di allarme per l’aumento dei pazienti in terapia intensiva…

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Lockdown e niente Cure ai Non-vaccinati: il Nord Europa parte con l’Eugenetica sanitaria

Vari Paesi e regioni del Nord Europa stanno cominciando a implementare sui non-vaccinati misure ancora più restrittive del green pass.
Alla faccia di quanti negli ultimi tempi cianciavano di una maggiore libertà in Germania (lo avevamo detto, era solo questione di tempo…) sono proprio i Laender tedeschi ad aprire le danze di questo nuovo giro di vite della guerra civile biotica europea.
In Turingia, il presidente del Land, Bodo Ramelow (appartenente al partito goscista Die Linke), ha dichiarato la possibilità di negare le cure ai contagiati non-vaccinati nel caso i ricoveri arrivassero a mettere in difficoltà le risorse degli ospedali…

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