Coprifuoco in Lombardia: da giovedì tutto chiuso dalle 23 alle 5 di mattina

di Adolfo Spezzaferro
A partire da giovedì, in Lombardia scatterà il “coprifuoco” dalle 23 alle 5 (ma dov’è il fuoco nemico?). La decisione del governatore Attilio Fontana arriva per contrastare l’aumento dei “contagi” da coronavirus.
La richiesta è arrivata da tutti i sindaci lombardi ed è stata avallata dal governo giallofucsia, in linea con la nuova posizione del premier Giuseppe Conte di non chiudere tutto (per adesso, almeno) lasciando agli amministratori locali la possibilità di adottare restrizioni più rigide.
Stop a tutte le attività e agli spostamenti
“Abbiamo deciso di emanare un provvedimento che sia anche simbolico”, spiega Fontana…

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Franco Gabrielli, il Capo della Polizia che ha impedito lo “Stato di Polizia” voluto da Speranza e Franceschini

di Claudia Fusani
La meraviglia di certi paradossi. È stata la polizia a evitare che l’Italia diventasse uno “stato di polizia”, dove uomini in divisa possono entrare a qualunque ora nelle abitazioni private per verificare il numero di quanti siedono intorno ad un tavolo o davanti a una tv per vedere una partita di calcio.
La bella notizia è che quando la polizia difende i diritti, significa che la democrazia è matura e salda. La brutta notizia è che due ministri, forse tre, siano arrivati a sostenere la misura dei controlli a domicilio anteponendo il diritto alla salute (articolo 32 della Costituzione) a tutti gli altri diritti fondamentali previsti dalla Carta.
L’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm (ma ne arriverà già un altro a breve – ndr), quello della stretta per scongiurare un nuovo lockdown, continua a regalare retroscena inaspettati. Il dato che il 75% dei nuovi contagi origina in contesti familiari è uno di quelli che più ha fatto riflettere esperti e politici. Poi succede che domenica sera il ministro della Sanità Roberto Speranza va ospite da Fabio Fazio e dice che “i party privati dovranno sottostare a controlli”, nel caso anche usando lo strumento della delazione tra vicini di casa. Il giorno dopo il panico si mescola all’incredulità…

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Oltre 300 milioni di persone perderanno il lavoro a causa del Covid-19

Il prolungamento e l’espansione delle misure di contenimento comporteranno inoltre che fino a 1 miliardo e 600 milioni di lavoratori nell’economia informale potrebbero perdere completamente il proprio sostentamento.
L’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) ha avvertito che almeno 305 milioni di persone perderanno il lavoro a tempo pieno a causa delle misure prese per far fronte al covid-19, secondo gli ultimi dati di una stima pubblicata dall’Organizzazione.
Secondo le previsioni dell’OIL, il prolungamento e l’espansione delle misure di contenimento comporteranno anche che fino a 1 miliardo e 600 milioni di lavoratori nell’economia informale potrebbero perdere completamente il proprio sostentamento…

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