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La Teoria della “Luna Cava”

di Jim Marrs
Esistono riscontri a sostegno dell’eventualità che la Luna sia cava. Studi sulle rocce lunari rivelano che l’interno del satellite differisce dal mantello terrestre secondo modalità indicanti un nucleo assai esiguo, o addirittura inesistente.
Nel 1962 lo scienziato della NASA Dr. Gordon MacDonald dichiarò: “Se si riducono i dati astronomici, si rileva che tali dati esigono che l’interno della Luna sia meno denso delle parti esterne. Invero, sembra che la Luna sia una sfera cava piuttosto che omogenea.”
L’astronauta dell’Apollo 14, Dr. Edgar Mitchell, pur schernendo l’eventualità di una Luna cava, ha nondimeno ammesso che, dal momento che i materiali più pesanti si trovano in superficie, è del tutto possibile che all’interno del satellite esistano caverne gigantesche. Il Dr. Sean C. Solomon del MIT, ha scritto: “Gli esperimenti del Lunar Orbiter hanno ampiamente affinato le nostre conoscenze inerenti al campo gravitazionale lunare… indicando l’allarmante eventualità che la luna sia cava.” Perché “allarmante”? Il significato lo ha delineato nel 1966 l’astronomo Carl Sagan, nella sua opera a più mani dal titolo “Intelligent Life in the Universe”: “Un satellite naturale non può essere un oggetto cavo”

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