La nostra Paura più profonda

“La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite”.
“È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.
Ci domandiamo: ‘Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?’.
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi, in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso
E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri”

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L’Ombra va attraversata fino alla fine con il Sole nel Cuore

di Maria Rosaria Iuliucci
Quando il piano divino decide di cambiare le carte in tavola, usa tutti i suoi strumenti, affinchè la storia non si ripeta ma cambi, il mondo evolva e l’uomo migliori…
Tutto ciò che è luce ed ombra entrano in scena e così quello che sembrava un sentiero luminoso e sicuro, diventa rischioso e faticoso da percorrere, e quello che invece era una via ostile ed insidiosa, sembra diventare liscia come l’olio e  facile da attraversare…
Allora ti fermi e non sai più dove andare, non capisci… non comprendi… non vedi più la “retta via” appannaggio ora dell’ombra che avanza, e diventi facile preda di quel mondo rifiutato ed evitato che ti sta mostrando una parte di te che non hai mai voluto vedere, che hai mortificato, che hai nascosto, atterrita e impaurita dalla sua forza e dal suo potere…

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Risveglio e critica al mondo contemporaneo

di Luca Carli
I tempi attuali, se così possiamo chiamarli, risultano ad un osservatore attento tanto curiosi quanto deprimenti. Li chiamo tempi, anche se non lo sono affatto, in quanto non vi è uno scorrere di tempo appunto, ma una stagnazione generale e collettiva.
L’arte, unica forma che distingue ed eleva l’essere umano dagli altri abitanti del pianeta è infatti assente. La Bellezza, sua logica conseguenza, è perciò dimenticata.
Si preferiscono e addirittura si ricercano lo sconto e lo scontato, ci si circonda di normalità e di norme, si rifugge dall’eccentrico quasi fosse la peste e le città diventano tane tecnologiche, fredde e tristi. Il passatempo preferito diventa l’addormentamento ipnotico, davanti a cellulari e tv…

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