Prof. Sinagra: “Quand’è che Mattarella condanna tutti gli scandali denunciati da Palamara?”

di Augusto Sinagra
Dalle “confessioni” di Luca Palamara emerge la denuncia esplicita di gravissimi delitti: dalla associazione a delinquere (anche di “stampo” mafioso) alla corruzione in atti giudiziari, dall’abuso di potere alla eversione dell’ordine costituzionale.
Ne esce coinvolto anche l’esimio ex presidente Napolitano Giorgio. Ebbene, non si registra la benché minima reazione: stampa e tv come sempre asservite, ma la stampa estera ne parla! I Procuratori della Repubblica sembrano tutti in vacanza. Il Parlamento è occupato nei consueti traffici preparatori del “nuovo” governo e nei passaggi di deputati e senatori da un “gruppo” all’altro. Sembra il calcio-mercato.
Dal Colle, come sempre, si sente un assordante silenzio. L’ “ombra” quirinalizia non ritiene di aprir becco non tanto per dire che lui è imparziale (non gli crederebbe più nessuno) ma almeno per dire che lui non c’entra niente e anzi condanna le condotte delittuose denunciate da Luca Palamara. Niente. Lui tace…

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“CSM-gate”: il CSM usato dalla Sinistra politica e giudiziaria come Arma contro gli avversari. Non una notizia, una conferma!

di Federico Punzi
Il “CSM-gate”, lo scandalo politico e istituzionale che dallo scorso anno sta investendo il Csm, l’Anm, fino a lambire le più alte cariche dello Stato, si allarga sempre di più ogni giorno che passa.
Le intercettazioni pubblicate dal quotidiano La Verità dopo la chiusura delle indagini della Procura di Perugia, restituiscono uno spaccato indecente e allarmante: uso politico della giustizia e del Csm, logiche spartitorie e predatorie tra le correnti della magistratura sulle nomine ai vertici delle procure.
L’autogoverno della magistratura ha fallito come principio e non basta una riforma, che comunque nessuno oggi vuole veramente (è già passato un anno e non c’è nemmeno una bozza), ma occorre un azzeramento e un cambio di paradigma. Il fatto che i giornali mainstream appaiano disinteressati, per una volta, alle intercettazioni – forse perché coinvolti con le loro firme più note nella collusione con le correnti politiche della magistratura – non rende certo meno grave il Csm-gate, né giustifica il silenzio del Quirinale…

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