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Rapporto Censis: per la Maggioranza degli italiani ok a Restrizioni e a Carcere per chi viola la Quarantena

di Alessandra Benignetti
Più di un italiano su due, secondo il 54esimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, è disposto a rinunciare alle proprie “libertà personali in nome della tutela della salute collettiva”. E il 56,6 per cento chiede che i contagiati che non rispettano l’isolamento vadano in carcere.
Se c’è una parola per descrivere il 2020 è “paura”. È questo, secondo il 54esimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, il sentimento prevalente per il 73,4 per cento degli italiani.
“In questi mesi, il 77% ha visto modificarsi in modo permanente almeno una dimensione fondamentale della propria vita: lo stato di salute o il lavoro, le relazioni o il tempo libero”, denuncia il rapporto, che descrive un’Italia “spaventata, dolente, indecisa”, che oscilla “tra risentimento e speranza”.
Proprio la paura dell’ignoto spinge il 57,8 per cento degli italiani, più della metà della popolazione, a “rinunciare alle libertà personali in nome della tutela della salute collettiva, lasciando al Governo le decisioni su quando e come uscire di casa, su cosa è autorizzato e cosa non lo è, sulle persone che si possono incontrare, sulle limitazioni della mobilità personale”

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Perché è sbagliata la Task Force sulle fake news (ammesso che esista)

di Alfredo Mantovano e Daniele Onori
Il 4 aprile i media hanno riportato la notizia della costituzione, da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Andrea Martella, dell’Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network. Abbiamo cercato dettagli sul sito della Presidenza del Consiglio, ma non abbiamo trovato nulla.

Andando alla voce Dipartimento per l’informazione e l’editoria – della quale il sottosegretario Martella ha la delega politica – si scopre che esso sarebbe ancora guidato dall’on. Luca Lotti: è propagandare fake news dire che non sembra un sito particolarmente aggiornato? Non si rintraccia alcun elemento informativo né azionando il motore di ricerca della Presidenza del Consiglio, né procedendo a una verifica senza motore di ricerca.
Il primo dato obiettivo è che viene istituita una task force contro le fake news (ma che fatica parlare in italiano!), e dopo due giorni manca una fonte ufficiale dalla quale attingere news. È un rilievo troppo formalistico? Tutt’altro: la pubblicazione sul sito del Governo permetterebbe di leggere il decreto di costituzione della nuova struttura, e quindi:…

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