Il tentativo di legittimare gradualmente la Pedofilia…

di Tommaso Scandroglio
Qualche mese fa il New York Times ha pubblicato un articolo di Margo Kaplan, docente alla Rutgers School of Law di Camden. Il titolo è ad effetto: “Pedofilia: un disturbo e non un crimine”. Ora andremo a scorrere le argomentazioni offerte nell’articolo per constatare come la Kaplan riesca sottilmente a legittimare la pedofilia. Sono gli stessi passi che, anni addietro, vennero compiuti per legittimare l’omosessualità.
Un primo passo per rendere accettabile una condotta o una condizione, è affermare che non è poi così rara. Scrive la Kaplan: “Secondo alcune stime, l’1 per cento della popolazione maschile continua, molto tempo dopo la pubertà, a sentirsi attratto da bambini in età prepuberale”. Direte voi: l’1% è cifra irrisoria. Ma ciò non è affatto vero.
In una qualsiasi giornata voi incontrate per strada, nei luoghi pubblici sicuramente più di 100 maschi. Ecco, la docente della Rutgers ci sta dicendo che ogni giorno voi incontrate senza saperlo almeno un pedofilo, se non di più. Posta così la questione quell’1% inizia ad essere un po’ più ingombrante nella nostra percezione del fenomeno…

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