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La Nuova Normalità e il Rischio Assuefazione alle Misure restrittive

di Gianluca Spera
Finita l’ “emergenza” ora il rischio assuefazione alle misure emergenziali ancora in vigore è più che probabile.
Inesorabilmente, stiamo arrivando alla normalizzazione dell’emergenza, cioè a quella che gli esperti in servizio televisivo permanente definiscono “la nuova normalità”, quasi a scimmiottare (chissà se in maniera consapevole o inconsapevole) “Il mondo nuovo” di Huxley, quello in cui l’imposizione di un presunto benessere collettivo soppianta qualsiasi slancio individuale.
Inesorabilmente, stiamo arrivando alla normalizzazione dell’emergenza, cioè a quella che gli esperti in servizio televisivo permanente definiscono “la nuova normalità”, quasi a scimmiottare (chissà se in maniera consapevole o inconsapevole) “Il mondo nuovo” di Huxley, quello in cui l’imposizione di un presunto benessere collettivo soppianta qualsiasi slancio individuale.
In effetti, da qualche giorno si sta verificando un fenomeno molto bizzarro: l’infodemia con cui gli italiani sono stati bombardati per due anni sta scemando, proprio in coincidenza con l’entrata in vigore di misure assai draconiane come l’obbligo del super Green Pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. Insomma, da un lato, l’informazione viene indirizzata verso altre faccende per dare il segnale rassicurante che “l’Italia sta riaprendo e tornando alla normalità” ma, sotto traccia, si continua con la gestione oscurantista e costituzionalmente assai discutibile…

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Mascherine all’aperto: una nuova forma di Sindrome di Stoccolma?

di Francesco Santoianni
Ma perché tanta gente per strada ancora bardata con la mascherina?
Eppure l’ordinanza del ministro della Salute, entrata in vigore il 28 giugno, nel suo unico articolo, parla chiaro (da notare che anche prima di questa ultima ordinanza, si poteva non portare la mascherina all’aperto, a parte in caso di affollamenti, ecc. …non cambia molto quindi – ndr):  ““Fermo restando quanto previsto dall’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021, che prevede, tra l’altro, l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, a partire dal 28 giugno 2021, nelle ‘zone bianche’ cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario”

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