Perché non siamo fatti per vivere per sempre

I geni che guidano uno dei meccanismi necessari alla salute cellulare e al successo riproduttivo, l’Autofagia (meccanismo cellulare di rimozione selettiva di componenti citoplasmatici danneggiati), contribuiscono allo stesso tempo al processo di invecchiamento.
Se siamo destinati a invecchiare anziché vivere ad oltranza, è per una svista dell’evoluzione, che ha preferito favorire un meccanismo che promuove il successo evolutivo, anche se questo ha un “costo” in termini di sopravvivenza.
I geni che presiedono a uno dei processi chiave per la salute delle cellule, l’autofagia, nei vermi giovani e prestanti, sono gli stessi che, in età avanzata, presiedono al processo di invecchiamento. Lo sostiene un articolo pubblicato sulla rivista Genes & Development, che potrebbe avere implicazioni importanti nella ricerca contro le malattie neurodegenerative…

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Il Giappone rurale è in crisi: la metà delle piccole città è destinata a sparire entro il 2040

di Federico Giuliani
Da lontano il Giappone sembra un Paese impeccabile, dove non esistono i problemi che tormentano l’Occidente come la disoccupazione, la criminalità e il mancato rispetto della legge.
Senza dimenticare, poi, che il popolo giapponese ragiona come una comunità organica e che qui l’interesse per il bene pubblico arriva prima di ogni altra cosa. Insomma, siamo di fronte a un paradiso in terra? Non proprio, perché se ci avviciniamo e osserviamo il contesto nipponico da più vicino, possiamo notare pericolose crepe che da qui ai prossimi anni rischiano di squarciare un tessuto sociale assai delicato.
Da dove nasce la crisi
Una delle tendenze che ha fatto risuonare diversi campanelli di allarme è lo svuotamento del Giappone rurale. Mentre Tokyo e i grandi centri urbani diventano sempre più grandi e ricchi – sia dal punto di vista economico che di opportunità per i giovani – ci sono zone del Paese che stanno lentamente scomparendo. Come ha riportato l’Economist, alcuni analisti affermano che la metà dei comuni giapponesi scomparirà entro il 2040…

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Scienziati hanno invertito gli effetti dell’invecchiamento nelle cellule umane

La capacità di fermare e invertire l’invecchiamento, è qualcosa che molte persone spererebbero di vedere nella loro vita.
Questo è ancora un sogno lontano dalla realtà, ma gli scienziati dell’Università di Exeter, nel Regno Unito, ritengono di aver scoperto quali fattori svolgono un ruolo chiave nel trasformare le cellule responsabili dell’invecchiamento.
L’invecchiamento può essere visto come il progressivo declino delle funzioni corporee, ed è collegato con la maggior parte delle comuni malattie croniche di cui soffrono gli esseri umani, come il cancro, il diabete o la demenza…

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Longevità: Ultra Centenari si diventa!

di Beatrice Pallotta
Vivere il più a lungo possibile e soprattutto in buona salute è un sogno realizzabile dalla maggioranza delle persone.
La longevità si guadagna grazie ad un mix speciale di fattori ambientali e relazioni socio-affettive appaganti, tra cui l’alimentazione, le interazioni sociali, lo stile di vita adottato, il contatto con la natura e l’ambiente, l’attività fisica, e il giusto corredo genetico. Il Dna può condizionare per il 20, 30% circa la durata dell’esistenza di una persona.
I segreti della longevità sono stati studiati in tutto il mondo negli ultimi decenni. Alcune popolazioni in particolare, vengono costantemente monitorate dalla comunità scientifiche internazionali. Gli Stati Uniti sono alla guida delle ricerche e non è un caso: in America l’aspettativa di vita media è piuttosto breve (75 anni circa).
I segreti della longevità sembrano contenuti all’interno delle tradizioni secolari e nel Dna di piccole e semplici comunità, distribuite in diversi angoli del pianeta. Queste popolazioni vivono nelle cosiddette “Zone blu”, dove l’aspettativa di vita media è alta e le malattie da invecchiamento, come le demenze, il diabete, il cancro e le patologie cardio-vascolari sono molto rare. Le fortunate Zone blu sono: Ogliastra, nella nostra Sardegna, Okinawa in Giappone, la penisola di Nicoya in Costa Rica, Loma Linda in California e Ikaria in Grecia…

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Genetica: tra 10 anni l’uomo sarà immortale

Per immortalità intendiamo la possibilità di vivere in eterno o per lo meno per un periodo di tempo indeterminato, senza affrontare la morte o superando la morte stessa. L’immortalità può essere intesa secondo due accezioni principali: fisica e spirituale.
È possibile sconfiggere la morte curando l’invecchiamento attraverso la tecnologia e fare in modo che l’uomo diventi immortale? A quanto pare è questo il nuovo obiettivo che si stanno prefissando diverse aziende del settore tecnologico.
Pe qualcuno potrebbe sembrare fantascienza, ma secondo uno studio scientifico riportato dal sito scientifico statunitense STAT, è possibile che l’uomo diventi immortale in soli 10 anni…

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La Vecchiaia avanza quando il “Gene Spazzino” smette di funzionare

La vecchiaia avanza quando il “Gene Spazzino” smette di funzionare.
Una ricerca guidata dall’Università “Tor Vergata” ha scoperto il ruolo del “gene Adh5”. Quando l’organismo invecchia, alcuni geni smettono di funzionare. Tra questi  c’è l’Adh5, su cui si è concentrata l’attenzione dei ricercatori dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” che, in collaborazione con il Danish Cancer Society Research Center di Copenhagen (Danimarca), hanno condotto uno studio pubblicato su Pnas.
Il gene Adh5 è responsabile della produzione della “proteina S-nitrosoglutatione reduttasi” (Gnsor), che ha una importante funzione anti-invecchiamento. Questo enzima si occupa infatti di “ripulire” l’ossido nitrico, la molecola che altrimenti modificherebbe funzioni e caratteristiche delle proteine a cui si lega. Con l’età la produzione di Gnsor diminuisce e l’ossido nitrico può operare indisturbato, producendo proteine nitrosilate – cioè da lui modificate – che si accumulano, divenendo col tempo sempre più faticose da smaltire per la cellula…

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Silice organica e Invecchiamento

Il silicio è uno degli elementi più abbondanti sulla terra. Il minerale del silicio costituisce il 28.9% della crosta terrestre, essendo con il quarzo la forma più comunemente presente. È normalmente presente all’interno del corpo umano nella forma di Silice, un composto naturale costituito di silicio e ossigeno (SiO2).
Tutte le cellule del tessuto connettivo, le unghie, i capelli e la pelle contengono Silice. Esso gioca un ruolo attivo nella formazione delle ossa, nel dare ai tessuti consistenza e forza e nella rimineralizzazione delle ossa. Le molecole di Silice favoriscono l’assorbimento delle proteine essenziali da parte del corpo, comportandosi come un agente legante. Legando insieme le proteine, il calcio e le molecole d’acqua, aiuta a rivitalizzare e a rafforzare la pelle, i capelli e le unghie.
Con l’età, i livelli corporei di Silice diminuiscono. Durante la gioventù, i nostri tessuti assorbono e mantengono alti livelli di Silice e contemporaneamente il nostro corpo resta flessibile, resistente ed energetico con la pelle soffice. Quando invecchiamo, i nostri livelli di Silice diminuiscono e iniziamo a mostrare altri segni di invecchiamento come pelle secca, perdita di energia e una più lenta guarigione…

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Psicologia anti-aging: rallentare l’invecchiamento

Psicologia anti-aging

L’aging (o invecchiamento) è un fenomeno naturale che inizia già dopo i 35 anni. E’ la somma di tutte le modificazioni biologiche e psicologiche che accompagnano ciascun individuo lungo il cammino della sua vita, una complessa cascata di processi che portano alla riduzione progressiva della riserva funzionale.

L’invecchiamento umano, se pur generalizzato a tutti gli individui, si svolge con modalità, ritmi e conseguenze variabili da individuo a individuo, poiché è influenzato da molteplici fattori di diversa natura che, se tenuti sotto controllo, possono intervenire a ritardarlo…

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