Pulizia degli oceani: il più grande progetto mondiale è appena partito

di Gino Favola
Se lo vediamo dal lato negativo, ogni anno sembra essere peggiore del precedente: tra disastri naturali, minacce di guerra e crisi economiche, il 21° secolo sembra vedere l’umanità in via di estinzione.
Uno dei progetti più ambiziosi nella storia moderna per la pulizia degli oceani – con l’obiettivo eliminare il 90% della plastica degli oceani in 22 anni – è appena iniziato e dobbiamo assolutamente supportarlo.
Il continuo bombardamento di informazioni ci fa credere che le cose debbano essere sempre peggiori, perché dopo aver preso coscienza del riscaldamento globale e della massiccia deforestazione, oggi le persone hanno un nuovo problema in mente: la plastica. Tuttavia, è meglio non concentrarsi sul problema ma sulle possibili soluzioni…

Vai all’articolo

Italia: mari esplosivi!

di Gianni Lannes
Crimini contro l’umanità ad un soffio dalla catastrofe ecologica: la colonia Italia è circondata da un mare di bombe alleate che disperdono in acqua il loro micidiale contenuto. Armi per lo sterminio di massa, che uccidono senza dare nell’occhio a distanza di generazioni. Un’altra pagina di verità negata. E nessuna traccia sui libri di storia.
Le navi nordamericane cariche di iprite affondate nel 1943 e nel ’45 a Bari, gli arsenali gettati sempre dagli alleati anglo-americani nel Golfo di Manfredonia, nel Golfo di Napoli e dinanzi all’isola di Ischia, e poi le testate chimiche inabissate dai soldati tedeschi tra Fano e Pesaro. Ma ci sono anche ordigni NATO che pullulano nell’Adriatico e nel Tirreno, sepolti dall’oblio…

Vai all’articolo

La Monsanto condannata per aver diffuso il Cancro con i suoi pesticidi

La Corte Suprema ordina alla Monsanto di pagare 289 milioni di dollari alla California, in un processo sugli effetti del “Roundup” “probabilmente cancerogeno”.
Una prima condanna per la multinazionale dei veleni, Monsanto, che da anni inquina l’ambiente con i suoi pesticidi per trarre i suoi profitti. Un giardiniere che ha sviluppato il “linfoma non Hodgkin”, dopo aver usato per anni i prodotti di Monsanto, ha otttenuto il diritto ad essere risarcito per $ 39 milioni e $ 250 milioni in danni punitivi, così ha deciso una giuria della California.
La giuria della Corte Suprema della California a San Francisco, ha deliberato per tre giorni prima di condannare la Monsanto, per non aveva avvertito il signor DeWayne Johnson, 46 anni, e altri acquirenti dei rischi di cancro derivanti dall’uso dell’erbicida.
Johnson ha intentato la causa nel 2016, sostenendo che gli erbicidi “Roundup” e “Ranger Pro” della Monsanto sono responsabili del suo cancro. Il processo è stato accelerato perché i suoi medici hanno detto che era improbabile che il Johnson potesse sopravvivere fino al 2020…

Vai all’articolo

Un’isola disabitata in mezzo al Pacifico: la più inquinata al mondo!

(Jennifer L. Laversa e Alexander L. Bond, via PNAS)

Le correnti oceaniche hanno portato oltre 18 tonnellate di rifiuti lungo la costa di Henderson, un tempo considerata un “paradiso naturale” dall’UNESCO.
L’isola di Henderson, nel mezzo dell’oceano Pacifico meridionale, è uno dei posti più remoti della Terra: è disabitata, eppure è il posto con la più alta densità di rifiuti di plastica registrata. L’immondizia ha invaso le sue spiagge dopo essere stata spostata per migliaia di chilometri dalle correnti oceaniche, generate soprattutto dal “vortice del Pacifico meridionale”, una sorta di grande nastro trasportatore naturale dei rifiuti generati dall’attività umana…

Vai all’articolo

Fast Fashion: l’impatto ambientale della moda

Fast fashion

di Paolo Amato
Il settore della moda e del tessile rappresenta la seconda industria più inquinante del mondo, seconda soltanto a quella del petrolio.
Dall’acquisizione delle materie prime, passando per la produzione tessile, fino ad arrivare allo smaltimento del prodotto, l’impatto ambientale della fast fashion e del ciclo produttivo dei prodotti della moda è molto alto.
Sostanze chimiche ed inquinanti legati ai prodotti della moda
Secondo il Fashion Danish Institute, un quarto di tutte le sostanze chimiche prodotte in tutto il mondo sono utilizzate nel settore tessile. Molte di queste si presentano sotto forma di poliestere e altre fibre sintetiche che richiedono grandi quantità di petrolio grezzo. E non è finita: nomi complicati quali ftalati e formaldeide nascondono una subdola minaccia anche per la nostra salute…

Vai all’articolo