I conflitti d’interesse di Walter Ricciardi, dimissionario presidente dell’Istituto Superiore della Sanità

Walter Ricciardi ha collaborato con diverse case farmaceutiche, e persino per una società di lobbying mentre era già a capo dell’Istituto superiore di Sanità. Collaborazioni mai dichiarate in Italia.
Il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi era in conflitto d’interessi? L’Istituto superiore di Sanità è l’ente pubblico che si occupa di ricerca e controllo in ambito sanitario. A capo dell’Istituto, dal 2014, c’era Walter Riccardi, prima in veste di commissario, e un anno dopo in qualità di presidente. Sono stati in tanti a chiedere se Ricciardi fosse “adatto” a quel ruolo, in considerazione delle numerose collaborazioni con le case farmaceutiche.
In particolare, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, lo aveva accusato di conflitto d’interessi rispetto a un osservatorio di cui era a capo e che era finanziato da diverse case farmaceutiche. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, come risposta lo ha querelato, ma il giudice ha dato ragione al capo del Codacons…

Vai all’articolo

Trasparenza sui passaggi di denaro da Big Pharma ai medici: perché fa paura il Sunshine Act italiano?

È in corso di esame alla “Commissione Affari Sociali” della Camera, la proposta di legge che introduce l’obbligo di trasparenza nei passaggi di denaro tra aziende farmaceutiche e medici. Tra le organizzazioni e le associazioni del settore c’è chi è completamente favorevole e chi esprime anche “timori”…
È all’esame della “Commissione Affari Sociali” della Camera la proposta di legge soprannominata “Sunshine Act italiano”, dal testo di legge analogo vigente in America, che detta le regole per la trasparenza nel passaggio di denaro tra Big Pharma e gli operatori sanitari.
L’associazione “No Grazie Pago io” (operatori sanitari e medici che rifiutano qualsiasi erogazione dalle aziende farmaceutiche) ha partecipato alle audizioni davanti alla Commissione come parte della delegazione della “Rete Sostenibilità e Salute” (RSS), collaborando alla stesura e alla presentazione di una memoria messa agli atti dalla commissione.
“La nostra memoria – spiegano i NoGrazie – guarda con favore alla proposta di legge per un “Sunshine Act italiano”; chiede che l’iter per la sua approvazione sia rapido e che siano presi in considerazione altri attori, oltre ad industria del farmaco e medici, come ad esempio l’industria degli alimenti per l’infanzia e le associazioni di pazienti”…

Vai all’articolo

Vaccini: Testimonianza sul Morbillo del primario dott. Alfredo Sarli, dell’ospedale Perrino di Brindisi

Ecco la testimonianza del Primario, dott. Alfredo Sarli dell’ospedale Perrino di Brindisi, con alcune semplicissime considerazioni circa il Morbillo.
“In 40 anni di professione, compresi 20 di lavoro anche nel reparto di malattie infettive, e contemporaneamente medico di famiglia per 15 anni, non ho mai assistito, né sono venuto a conoscenza che qualcuno sia morto per aver contratto il morbillo, né sono mai venuto a conoscenza di complicanze invalidanti permanenti.
Vorrei quindi conoscere, ma non li ho trovati da nessuna parte, quante sono state negli ultimi anni le vittime del morbillo, e quante le complicanze permanenti, visto che ho sentito dire in TV che il morbillo è una malattia molto grave!!…

Vai all’articolo

Per le Lobby del farmaco conviene di più produrre farmaci che non curano

Orrore in campo medico scientifico: conviene economicamente di più produrre farmaci che non curano piuttosto che guarire la gente.
La notizia agghiacciante proviene dal Premio Nobel per la Medicina Richard J. Roberts: le case farmaceutiche orientano le proprie ricerche verso medicinali che invece di curare la malattia, determinano stadi cronici avanzati nel tempo.
Dunque, al posto di garantirci cure appropriate, i nostri ministeri della salute, ben sapendo quale sia il gioco infame che si cela dietro alla finta ricerca, fingono di ignorare il problema.
È un’affermazione pesantissima, che grida vendetta! Ogni essere vivente è visto, da questi infami mercanti di medicinali inutili, come una fonte di guadagno e non come un/una paziente bisognoso/a di cure efficaci. Dall’isola di Cuba, feudo di Castro, giungono, nel frattempo, rincuoranti annunci scientifici, annunci capziosamente tenuti nascosti al giro dell’informazione pubblica. Lì, dove parrebbe che la ricerca scientifica faccia veramente sul serio, sono stati messi a punto alcuni ritrovati contro il cancro, la febbre dengue, l’epatite, aids, epatite B… Sin dal 1985 la battaglia di Fidel, volta alla ricerca di cure mediche in grado di guarire e non di protrarre il male, ha dato ottimi risultati, persino sul cancro al polmone, uno dei più aggressivi in assoluto…

Vai all’articolo

Congresso “Glaxo” nella biblioteca del Senato

di Marcello Pamio
Pensavo ad una fake. Non trovavo nessuna fonte ufficiale. Ma purtroppo è accaduto…
Non trovavo nessuna fonte, per così dire ufficiale (oltre al sito formiche.net, nome tutto un programma) che lo confermasse. Proprio per fugare ogni dubbio ho scritto più volte, ovviamente inutilmente, alla segreteria della Biblioteca del Senato, ma forse i parassiti pagati da noi avevano cose più importanti che rispondere, come andare a fare la spesa al mercato. Ma purtroppo è accaduto…
Il 9 ottobre si è tenuto alla Biblioteca del Senato, “Sala degli Atti Parlamentari” a Roma, la conferenza internazionale dal titolo: “Global Health: l’Italia driver di best practice” (“Salute globale: l’Italia è la migliore guida nella pratica“).
L’iniziativa è organizzata da “Formiche” in collaborazione con GSK, la tristemente nota GlaxoSmithKline. Scopo dell’incontro: sottolineare il ruolo strategico che ha l’Italia sui temi di salute globale, scontato dire in ambito vaccinale…

Vai all’articolo

La nostra cattiva salute è molto “salutare” per l’industria farmaceutica

di Anita Botwin
“Buona salute? Cattiva salute? Tutto dipende dal punto di vista. Dal punto di vista della grande industria farmaceutica, la cattiva salute è molto salutare”. (Eduardo Galeano)
Qualche tempo fa ho visto un documentario realizzato dall’ONG “Salud Por Derecho” che parlava dei fallimenti dell’attuale sistema di ricerca, sviluppo e innovazione dei farmaci. Quando, invece, sono uscita dalla sala di proiezione di “Houston abbiamo un problema”, il documentario che non vogliono che tu veda, un misto di rabbia e tristezza mi ha invaso. Sapevo allora che la mia malattia autoimmune, come quella di molte altre persone, sarebbe stata cronica per il resto della mia vita. Non ci sarebbe stata una cura e se ce ne fosse stata una, non sarebbe stata redditizia per il mostro farmaceutico. Curare le malattie non è redditizio per l’industria farmaceutica e i pazienti non sono altro che dollari nelle tasche dei lupi di Wall Street.
Il mercato farmaceutico supera i profitti delle vendite di armi o delle telecomunicazioni: per ogni dollaro investito nella produzione di un farmaco, se ne ottengono mille di profitti…

Vai all’articolo

Crimini e multe per Big Pharma, dal 1991 al 2017

Public Citizen, un’associazione statunitense che tiene sotto controllo le azioni delle lobby sull’amministrazione USA, riferendone ai cittadini, pubblica periodicamente un rapporto che riassume le sentenze del governo federale, contro le industrie farmaceutiche e i relativi pagamenti.
Riassumiamo qui sotto le informazioni più importanti dell’ultimo rapporto, concernente 38 casi per un totale di 2.9 miliardi di dollari, nel 2016 e 2017 (412 casi per un totale di 38.6 miliardi di dollari tra il 1991 e il 2017). I precedenti rapporti erano stati pubblicati nel 2010, 2012 e 2016.
Risultati principali
Nel biennio 2016-17, la multa maggiore è stata quella comminata alla Wyeth, ditta controllata dalla Pfizer: 785 milioni di dollari nell’aprile del 2016, per aver nascosto di aver dato illegalmente degli incentivi agli ospedali, affinché comprassero il “Protonix” (pantoprazolo) nell’ambito del programma “Medicaid” per le famiglie di basso reddito…

Vai all’articolo

Conflitti di interesse nascosti in uno dei testi “cardine” per gli studenti di Medicina

di Ermanno Pisani 
Uno dei più famosi testi su cui si formano gli studenti delle facoltà di medicina, ha conflitti di interesse nascosti. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori guidati da Brian Piper.
Provate a chiedere ad uno studente di medicina dell’ultimo anno. Difficile trovare qualcuno che non lo conosca. È un manuale che ha fatto bella mostra di sé sugli scaffali di migliaia di studenti universitari negli ultimi decenni. Harrison, “Principi di Medicina Interna”, giunto ora alla ventesima edizione, è considerato un testo sacro per gli studenti di medicina e per i giovani internisti. È stato definito “il più famoso dei libri di medicina”.
Recentemente, però, è diventato anche un argomento di studio in materia di conflitti di interesse nascosti. Un gruppo di ricercatori ha scoperto che l’Harrison, così come altri importanti testi di medicina, ha omesso di dichiarare gli interessi finanziari che gli autori avevano nella specifica materia trattata ed i pagamenti che avevano ricevuto da gruppi industriali…

Vai all’articolo

La “condanna” di Ferdinando Imposimato alla legge sui vaccini obbligatori

Vi mostriamo una intervista a Ferdinando Imposimato, Presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione. Ecco la sua “condanna”alla legge sui vaccini obbligatori.
Il Magistrato Ferdinando Imposimato, Presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione, noto per il suo impegno contro la malavita organizzata e il terrorismo, per il suo impegno nel sociale e nella difesa dei diritti umani, cosa ne pensa della recente legge sui vaccini obbligatori?
Riportiamo alcune sue parole in una intervista per “Themis & Metis”:
Per quanto riguarda i vaccini bisogna far riferimento all’ Articolo 32 della Costituzione, che dice che ‘la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino e come interesse della collettività’. Poi aggiunge (al comma 2) che ‘nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per legge’ e ‘qualunque trattamento sanitario non può violare l’integrità della persona’

Vai all’articolo

Malattie: soglie alzate e abbassate a seconda della convenienza economica

Eccessiva medicalizzazione

Riflettiamo su un problema che, spesso, viene totalmente ignorato dalle persone: chi dovrebbe definire le malattie? Allora partiamo con il dire che ci sono delle commissioni nazionali che decidono che un certo valore x (valore che si definisce tramite analisi e visite), non debba superare una certa soglia, altrimenti vuol dire che il soggetto è ammalato.
Adesso consideriamo che le commissioni in sé hanno notevoli conflitti di interessi, perché pagate fior di quattrini dalle case farmaceutiche. Etichettare sempre più persone sane come malate, e prescrivere loro dei farmaci che dovranno prendere per tutta la vita per ridurre fantomatici rischi, è quindi normale routine…

Vai all’articolo