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Strane Combinazioni intorno a Biden

di Gianmarco Landi
In televisione abbiamo visto che Biden ha giurato e che sarebbe diventato Presidente. Inoltre abbiamo saputo dalla Tv che avrebbe firmato 17 “Executive Order”, e quindi starebbe governando. Leggete quanto segue e capirete perché coniugo il verbo non nel modo indicativo, come avrei dovuto fare.
Il presidente degli Stati Uniti sviscera il suo potere esecutivo attraverso emanazioni definite “Executive Order”, cioè ordini esecutivi. Dopo che il presidente ha firmato un E.O., la Casa Bianca lo invia all’Office of the Federal Register (OFR) per renderlo pubblico e far partire la decorrenza dei termini ai fini dell’acquisizione del valore legale. L’OFR numera ogni ordine consecutivamente come parte di una serie pubblicata nel Registro Federale quotidiano immediatamente dopo il ricevimento. Per una tabella degli ordini esecutivi specifici per la regolamentazione dell’agenzia federale.
Ho fatto una ricerca sul registro, cosa che potete fare facilmente anche voi, e per ora  non vi è traccia alcuna di questi 17 executive Order di cui narrano in tv. Come mai? Come mai la ricerca con la parola ‘Biden’ sortisce come ultimo  documento uno relativo alla transizione in data 19 gennaio 2021? Cosa è successo al registro dal 20 gennaio 2021 in poi?…

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L’Assalto continua: “Telegram incita alla Violenza”… chiesta la Chiusura

La “Coalition for a Safer Web”, un’organizzazione no profit fondata da un ex ambasciatore statunitense, ha citato in giudizio Apple, chiedendole di eliminare Telegram dal suo store, sostenendo che l’App viene utilizzata per “incitare alla violenza estrema”.
L’organizzazione no profit con sede a Washington e il suo presidente Marc Ginsberg, che ha servito come ambasciatore degli Stati Uniti in Marocco dal 1994 al 1998 ed è stato vice consigliere senior del presidente degli Stati Uniti per la politica del Medio Oriente (1978-1981), sostengono nella causa federale recentemente presentata, che Apple non è riuscito a ritenere Telegram responsabile della violazione dei suoi termini di servizio.
La denuncia, presentata domenica alla Corte distrettuale degli Stati Uniti per la California settentrionale, accusa Telegram di consentire agli “antisemiti”, ai “suprematisti bianchi” e ad altri “estremisti” di prosperare sulla sua piattaforma, con Apple che presumibilmente chiude un occhio sul fatto…

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