Siamo ciò che pensiamo

di Giovanna Garbuio
Il corpo e la mente dell’uomo sono intimamente collegati, tanto che ogni nostra emozione si riperquote su tutto il nostro organismo, producendo cambiamenti anche molto sensibili su di esso.
La nostra mente unita al nostro cuore è in grado di modificare anche i nostri geni. Tutto il nostro corpo è sensibile a percepire e sintomatizzare ogni nostra emozione. Quando piangiamo, per esempio, sono le nostre emozioni a far sì che il nostro corpo produca lacrime e singulti.
Un pensiero piacevole può modificare sensibilmente il battito cardiaco; stessa cosa dicasi per un bello spavento. Tutti quanti conosciamo bene gli effetti dello stress sulle capacità cardiache e sulla pressione sanguigna. Esempi banali che dimostrano inequivocabilmente l’influenza delle emozioni sul nostro corpo. Allo stesso modo la nostra biologia influenza i nostri pensieri. Quindi il corpo e la mente sono indissolubilmente legati a doppia via: andata e ritorno. È ormai scientificamente provato che i nostri pensieri, le nostre emozioni e quindi i nostri sentimenti possono modificare il nostro corpo…

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Sul Morire

Considerazioni sulla morte

di Jiddu Krishnamurti
“… per poter sperimentare la morte mentre siamo ancora vivi, dobbiamo abbandonare ogni sotterfugio mentale, ovvero, tutto ciò che c’impedisce un’esperienza diretta. Siamo plasmati dal passato, dalle abitudini, dalla tradizione, dagli schemi di vita; siamo invidia, gioia, angoscia, zelo, godimento; ognuno di noi è tutto questo, ovvero il processo di continuità… ognuno è attaccato alle proprie opinioni, al proprio modo di pensare ed ha paura che senza i suoi attaccamenti, non sarebbe nulla; allora s’identifica con la casa, la famiglia, il lavoro, gli ideali… ma quanti sono quelli capaci di porre fine a tale attaccamento e realizzare il distacco?…

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