A piedi nudi nella “Grotta della Bàsura”… 14.000 anni fa

di Giancarlo Cinini
Due adulti e tre bambini si inoltrano in una caverna. Armati di torce, la esplorano in lungo e in largo, camminando a piedi nudi, strisciando nei cunicoli più angusti, fino a raggiungere la sala più recondita, a 400 metri dall’ingresso.
Questa è la storia che raccontano le impronte lasciate 14 mila anni fa nella Grotta della Bàsura a Toirano, in Liguria, e che riportano sulle pagine di eLife, i ricercatori del Museo delle scienze (MUSE) di Trento, che le ha studiate. Scoprendo nella grotta della Bàsura anche altre tracce di quella esplorazione paleolitica e frammenti delle torce di legno utilizzate per far luce lungo il percorso.
Giocare con l’argilla
Nella grotta della Bàsura si contano 180 tracce orme umane e animali. Una serie di tracce, però, dal 2016 ha cominciato ad attirare l’attenzione dei ricercatori: quelle della “Sala dei misteri”. Un’analisi approfondita del pavimento dell’area, con rilievi morfometrici tridimensionali e tecniche della medicina forense, ha rivelato che le impronte appartenevano a tre individui. Tre bambini…

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