Al Confine tra la Scienza e lo Spirito, la Parola di Gesù Cristo non cessa di essere la Luce del Mondo

di Daniele 9
Ogni cosa segue la propria naturale evoluzione, e ciò che non può morire cambia forma, continuando nel bene e nel male a promuovere l’innalzamento dell’Anima umana.
Sia la religione, sia la scienza, da sole non sono più in grado di rispondere ai moti di coscienza dell’uomo moderno, che dalla religione esige sempre più concretezza, e dalla scienza sempre più attenzione alle cose dello Spirito. A dimostrazione di come il vento stia cambiando, vi è il chiaro messaggio di iosonolavia.it, che senza snaturarla ripropone la Parola di Gesù Cristo, libera da inutili esoterismi e perfettamente interfacciabile alle scoperte della nuova scienza, o “fisica di Dio”.
In che cosa un Cristiano moderno, dovrebbe differire dalla più classica immagine del Cattolico credente e praticante?
La grande novità, è il desiderio di una Fede che non sia più cieca, e l’errore di sempre, il giudicare chi non crede un uomo o una donna incapaci di avere Fede. La Fede è sempre stata e non cesserà di essere la migliore qualità di ogni buon Cristiano, ma la Fede può essere anche essere aiutata, e la migliore qualità di ogni buon Sacerdote, è riuscire ad infondere molta Fede nei Cuori degli uomini e delle donne che si stanno avvicinando a Dio…

Vai all’articolo

Un Messaggio di Gesù: Spargete il Seme…

di Flavia Cerulli
Spargete il Seme
E quando la notte sarà più buia, piena di un buio che mai avete visto o conosciuto,
ricordatevi di me, di voi in questo infinito istante che non avrà mai fine.
Arriverà il momento della divisione, si spartiranno le acque della Conoscenza,
il sonno avvolgerà i più.
Ma voi, VOI miei amati,
voi lì sarete il perno che muoverà ruote e Universi a voi sconosciuti.
Tutto accadrà dinanzi ai vostri occhi,
ma solo chi avrà occhi per vedere coglierà i segni.
Una sola parola se pronunciata dall’Alto di Voi
vi porterà a comprendere.”
Messaggio canalizzato da Flavia Cerulli, autrice di  “Nozioni del Cielo”

Vai all’articolo

Tutti a scuola dell’Anticristo. Ma un cardinale si ribella…

di Sandro Magister
Mentre infuria la polemica in vista del sinodo sull’Amazzonia, che in realtà ha il suo epicentro nella Chiesa di Germania, è passata quasi inosservata l’ultima invenzione di papa Francesco.
Essa ha per titolo: “Ricostruire il patto educativo globale” ed è aperta a “tutte le personalità pubbliche” che “si impegnano a livello mondiale” nel campo della scuola, a qualsiasi religione appartengano. L’annuncio è stato dato il 12 settembre e il summit è convocato per il 14 maggio 2020 in Vaticano.
Non sorprende che un papa come Jorge Mario Bergoglio che appartiene alla Compagnia di Gesù – per secoli grande educatrice di classi dirigenti – abbia così a cuore la scuola e la formazione delle nuove generazioni. Ma ciò che colpisce è la totale assenza in questo suo progetto educativo di qualsiasi specificità cristiana…

Vai all’articolo

Il Presepe e quell’iconoclastia del Laicismo anticristiano che ignora l’Arte e lo Spirito

di Aldo Vitale
Come oramai puntualmente e tristemente avviene ogni anno, molti dichiarano di voler cancellare il Presepe per non recare offesa a quella parte crescente della società italiana che non è cristiana, come per esempio i mussulmani, o che è anti-cristiana, come per esempio gli atei.
Si moltiplicano, infatti, le maestre che preferiscono cancellare la parola “Gesù” dalle canzoni natalizie per le elementari, o i docenti che decidono di non autorizzare gli studenti alla composizione del tradizionale Presepe di classe.
Proprio alle porte delle festività natalizie, in una febbrile e turbinante isteria generale volta a rimuovere crocifissi, censurare canzoni e nascondere presepi, da parte di pochi, ma agguerriti e rumorosi “gran sacerdoti” del laicismo contemporaneo, si mette in scena la tragicomica ondata di persecuzione iconoclasta ai danni dei simboli cristiani.
Sarebbe interessante sapere, tuttavia, con quali rocamboleschi metodi tutti costoro, spesso insegnanti di ogni ordine e grado, riescano a giustificare una ventina di giorni di assenza dal proprio posto di lavoro e, soprattutto, come possano dar conto della sospensione delle attività scolastiche ai propri allievi, senza spiegare che le vacanze natalizie tali sono proprio per celebrare la nascita del Dio cristiano incarnato nella persona di Gesù Cristo…

Vai all’articolo