La “Ferita” più profonda…

di Antonella Consoli
La ferita da rifiuto è la prima che si manifesta ed è profondissima, la persona si sente respinta con tutto il suo essere e sente che il suo diritto di esistere è negato.
Può accadere che un figlio arrivi ad una coppia inaspettatamente, “per caso”, in modo non prestabilito e quindi magari non del tutto desiderato. Ma può accadere anche che il genitore non abbia reale intenzione di rifiutare il bambino/a, ma che questi veda tutto attraverso il filtro del rifiuto, leggendo la realtà secondo questa “ferita”.
Quindi la “ferita da rifiuto” dipende anche dalla propria percezione. Il corpo della persona con questa ferita, è striminzito, sembra voler occupare poco spazio e anche nella vita quotidiana cercherà di prenderne il meno possibile. Si sviluppa così la “maschera del fuggitivo”; la prima reazione di chi si sente rigettato in tutto il suo essere, infatti, è la fuga…

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I consigli dello psicologo per superare un trauma

I consigli dello psicologo per superare un trauma

I traumi sono quegli eventi fortemente stressanti che feriscono emotivamente.
Ritrovare la serenità dopo un evento traumatico, non è sempre semplice. Abbiamo rivolto alcune domande alla dr.ssa Giovanna Tatti, specialista in psicologia, per capire insieme come è meglio agire in certi casi.
È possibile superare un trauma da soli, senza aiuto?
Per rispondere a questa domanda in modo comprensibile, a mio parere, si rende necessaria una premessa rispetto al termine trauma. La parola trauma letteralmente significa ferita.
I modi con cui una persona può dirsi ferita sono di diversa natura e per questo si possono trovare diversi tipi di traumi e, soprattutto, ciò che risulta traumatico per una persona può non esserlo per un’altra. Certo, si tendono a considerare universalmente traumatici alcuni eventi di vita molto stressanti: terremoti, maremoti, subire o assistere – pur non essendo la vittima – a un grave reato contro persone, un incidente automobilistico potenzialmente mortale…

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