Sul MES gli accademici italiani sono autentici ingenui… o fanno finta di esserlo

di Pasquale Cicalese
Gli accademici degli ultimi 25 anni sono autentici ingenui o fanno finta di esserlo; in questo senso, l’economista Alberto Quadro Curzio la fa da padrone da decenni. Questi, sull’Huffington Post sostiene che non bisogna avere paura del MES, purché accompagnato da Eurobond.
È la famosa questione del safe asset, l’asset sicuro obbligazionario che manca a livello europeo. Ora, Quadro Curzio, Prodi, lo stesso Savona, non vogliono capire che la Germania non consentirà mai la creazione di un Eurobond, perché vuole che tutti nell’eurozona comprino il bund, il titolo di Stato tedesco, da considerarsi il più sicuro e perciò stesso unico safe asset.
Un altro safe asset è quello olandese, segue quello francese, ma solo perché la Germania lo sostiene finanziariamente, tant’è che ha un’alta percentuale di debito pubblico francese. Quello italiano è in balia delle onde e così viene strutturato in modo da convincere banche italiane e risparmiatori italiani a comprare titoli di Stato tedeschi e olandesi. Titoli di Stato che hanno rendimenti negativi, cioè compri 100 ti ridanno in un decennio 77. La gente lo sa che ci perde ma compra lo stesso perché è terrorizzata dal crollo italiano ed europeo…

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Bruxelles ha vinto… e Roma si allinea

di Roberto Arditti
La manovra italiana è costruita su un solo punto effettivo, cioè evitare l’aumento dell’Iva. Questo concede Bruxelles: niente di meno ma, soprattutto, niente di più.
Anche se Salvini ha concluso l’anno con una vittoria elettorale in Umbria, non può mutare l’esito della competizione “complessiva”, che vede un preciso vincitore di questa tornata, vale a dire Bruxelles ed il suo establishment “storico” fondato sull’asse Berlino-Parigi.
L’Europa di Christine Lagarde e Ursula von der Leyen è infatti il clamoroso trionfatore dell’annata politica, che doveva essere l’occasione per ribaltarne gli equilibri, per mano dei sovranisti e dei populisti e che invece ha finito per confermare, pur con numeri meno solidi, l’asse di potere tra popolari e socialisti.
Su questo impianto debbono essere lette anche le derivazioni italiane, che sono però di primaria importanza negli equilibri generali e che rappresentano il caso più interessante a livello continentale (insieme alla complessa vicenda UK su Brexit). Dalle nostre parti sono quattro i fatti di cui tenere conto, che vanno letti in sequenza temporale per essere compresi sino in fondo…

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Papa Francesco contro i sovranisti: “Portano alle guerre, salviamo l’Europa”

di Sergio Rame
Bergoglio attacca populisti e sovranisti: “Mi spaventano”. E sentenzia: “I migranti vanno accolti”.
Papa Francesco scende in campo contro i partiti sovranisti. “Il sovranismo è un atteggiamento di isolamento”, attacca in una lunga intervista alla Stampa, nella quale si dice “preoccupato” per certi discorsi che, a suo dire, “assomigliano a quelli di Hitler nel 1934”.
Non nomina mai la Lega, ma dice chiaramente che lo slogan “Prima noi” è un pensiero che fa paura. “Il sovranismo è chiusura”, tuona Bergoglio nell’intervista alla Stampa, spiegando che “un paese deve essere sovrano, ma non chiuso”. Pur difendendo la sovranità, infatti, il Santo Padre propone di promuovere e proteggere anche i rapporti con gli altri paesi dell’Unione europea…

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Milioni di euro dagli speculatori globali al partito della Bonino

“+Europa”, l’ultima incarnazione dei Radicali, è la dimostrazione di come anche gli speculatori finanziari possano dimostrarsi dei pessimi investitori.
Soros è stato un grande finanziatore dell’ultimo flop di Bonino, l’ennesimo… Ma Soros non è l’unico miliardario a finanziare Emma Bonino. Altri 100mila euro sono arrivati da Peter Baldwin, marito di Lisbet Rausing, erede dell’impero svedese della “Tetra Pak”, nonché fondatore dell’ “Arcadia Fund”.
Baldwin ha anche finanziato direttamente altri candidati boniniani, per un totale di almeno 1,6 milioni di euro. Nello specifico, 260mila euro sono stati regalati al solo Benedetto Della Vedova…

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L’Unione Europea, un Regime oligarchico dominato da Massoni

di Luciano Lago
Chiariamo subito un concetto: l’Europa non ha niente a che vedere con quella costruzione artificale capziosa e oligarchica denominata UE.
L’Europa ha una sua Storia, un insieme di culture e tradizioni che non hanno nulla in comune con l’attuale apparato tecno burocratico che viene chiamato Unione Europea. La Storia dell’Europa, come continente e come singole nazioni, è stata fatta dai popoli, orgogliosi della loro cultura, e gli Stati europei quella cultura l’hanno difesa per millenni dalle ondate “migratorie” ostili, a partire dalle battaglie contro le invasioni.
Alle origini della Storia d’Europa abbiamo avuto la Battaglia delle Termopili e la vittoria di Salamina (480 a.C.), nell’epoca romana la vittoria sugli invasori che venivano dal nord Africa, vedi la Seconda guerra punica contro Annibale (218-202 a.C.) Lo stesso avvenne nella Battaglia di Poitiers (732 d.C.) ove Carlo Martello sconfisse Abd al-Rahaman, frenando l’espansione musulmana verso l’Europa occidentale, dando inizio alla dinastia che conobbe il suo massimo splendore con Carlo Magno…

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30 anni di Maastricht hanno distrutto l’Italia…

di Thomas Fazi
La Recessione italiana può considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta.
In un paper appena pubblicato, il noto economista olandese Servaas Storm, tutt’altro che radicale, si occupa delle cause della “lunga crisi” italiana. La sua conclusione è lapidaria: “Nello studio, dimostro empiricamente come la recessione italiana debba considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta”.
Storm nota come fino ai primi anni Novanta l’Italia abbia goduto di trent’anni di robusta crescita economica, durante i quali è riuscita a raggiungere il Pil pro capite delle altre nazioni principali della futura zona euro (soprattutto Francia e Germania).
Da allora, però, “è iniziato un costante declino che ha letteralmente cancellato trent’anni di convergenza”

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“Rom, l’Italia faccia di più per i diritti”. Siluro dal Consiglio d’Europa

Lega: Il Consiglio d’Europa insulta l’Italia, accusandola di mafia, razzismo, comportamenti anti umanitari e persino anti ziganismo.
Nonostante alcuni risultati ottenuti nel garantire migliori condizioni abitative a Rom, Sinti e Caminanti in alcuni comuni, e i progressi fatti nella scolarizzazione dei minori appartenenti a queste comunità, le informazioni fornite dal precedente Governo nel febbraio 2018, non permettono di concludere che le violazioni riscontrate nel 2005 e 2010 siano state risolte.
L’ha stabilito il comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, nella valutazione di quanto fatto dall’Italia per rimediare alle violazioni alla “Carta sociale europea” per quanto riguarda il diritto all’alloggio, a non essere marginalizzati e esclusi socialmente, ad essere protetti dall’odio.
Il comitato scrive che “le informazioni fornite non sono sufficienti a concludere che c’è stato un generale miglioramento per quanto riguarda le condizioni di vita nei campi e che la maggior parte delle misure descritte dalle autorità, per l’accesso all’alloggio, sono ad uno stadio iniziale e quindi non è possibile stabilire il loro impatto”

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Identità Europea, un processo ancora in divenire

di Francesco Gavazzi
Nell’ultimo decennio, causa una sfortunata serie di congiunture internazionali, numerosi sondaggi hanno riportato dati (per alcuni) preoccupanti, circa il gradimento dei cittadini per l’Unione Europea e le sue istituzioni, registrando talvolta minimi storici.
Pur senza cedere ad allarmismi ed isterismi collettivi – quali un irreversibile effetto domino post Brexit o una prossima implosione dell’Unione Europea – è comunque necessario chiedersi perché queste indagini demoscopiche abbiano prodotto tali risultati, a cosa siano dovuti e se vi sia una via percorribile per porvi rimedio.
Trovare la causa, il quid, di questo diffuso malcontento potrebbe apparire un compito apparentemente semplice: anni di crisi economica hanno intaccato l’elevato standard di vita dei cittadini europei, i quali, traditi nei loro sogni da questa entità tricefala, hanno iniziato a percepirla come qualcosa di lontano, da cui guardarsi se non addirittura di cui aver paura, avendo quindi la percezione di essere governati da questo immenso burattinaio chiamato Unione Europea; una sorta di deus ex machina che decide arbitrariamente delle vite di oltre 500 milioni di persone…

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Anonymous rivela: agenti segreti inglesi conducono guerra ibrida in UE

Anonymous ha annunciato che il governo britannico ha creato un “servizio segreto di informazioni su larga scala” in Europa, Stati Uniti e Canada per intromettersi negli affari interni delle nazioni europee.
Un gruppo di hacker afferma di aver ottenuto documenti che fanno luce sulle attività di una ONG con base a Londra, che ufficialmente svolge una missione nobile: “difendere la democrazia dalla disinformazione”. Invece, il progetto, noto come Integrity Initiative, è usato da Londra per interferire negli affari interni degli altri paesi europei…

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Alexander Dugin: “l’Italia è l’inizio della grande Rivoluzione Populista che cambierà il mondo”

di Dario Ronzoni
Questo non è un momento storico come gli altri. Questo è il momento in cui ha inizio la “grande rivoluzione anti-liberale”: quella del popolo contro le élite, del diritto del cittadino contro il diritto dell’uomo, dell’identità nazionale contro la non-identità globale.
In altre parole, come spiega il filosofo russo Alexander Dugin, controverso ma notevole personaggio dell’estrema destra russa, è l’ennesimo scontro tra “civiltà di mare” (mercantile, dinamica) e “civiltà di terra” (statica, tradizionale). Scontro che in questo caso cambierà le sorti dell’Europa e, si immagina, del mondo intero.
Alexander Dugin è arrivato a Milano per presentare insieme al filosofo Diego Fusaro il suo ultimo libro “Putin contro Putin”, edito dalla casa editrice Aga. Dugin è noto per aver elaborato una “Quarta Teoria Politica” (che supera fascismo, comunismo e liberalismo) ma soprattutto per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin (“Non tanto mia – precisa – quanto alle mie idee”). E sono idee piuttosto chiare, in paricolare in geopolitica: “per l’Europa questo è il momento migliore, perché oggi ha la possibilità di ritrovare la sua sovranità, il suo ruolo nel mondo. Può ancora ritornare libera – ma, come è intuibile, non liberale – proprio grazie all’aiuto della Russia”

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