La Guerra nel Trans-Caucaso e il contesto dell’assedio alla Russia

di Luciano Lago
Contrariamente a quello che possa sembrare, la guerra del Caucaso tra Armenia e Azerbaijan ha molta più attinenza di quello che si suppone con la situazione geopolitica attuale di assedio alla Russia, da parte delle forze USA/NATO.
Le centrali di comando di oltre Atlantico sembra che abbiano deciso che è arrivato il momento di mobiltare le forze della NATO e degli alleati contro la Russia. La portata della guerra nel Caucaso sta per svilupparsi in tutta la sua crudezza, ma questo conflitto lascia l’impressione che sia solo una parte del tutto e che il grande gioco dell’assalto alla Russia da parte della NATO stia per iniziare, tanto che la guerra del Caucaso si può considerare soltanto un fronte minore, che prima o poi coinvolgerà la Russia direttamente.
La Russia sta inviando già la sua aviazione alla sua base in Armenia e sono stati avvistati caccia russi Mig-29 nei cieli della capitale armena, pertanto Mosca dimostra che mantiene i suoi impegni con l’alleato, l’Armenia, nel contesto della escalation del conflitto tra Erevan e Baku…

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È ormai Dittatura!

di Conoscenze al Confine
È Dittatura! Non possiamo più usare questa parola in senso solo provocatorio.
Qui non ci sono più parole, perché le parole non servono più, non c’è più alcuna comunicazione, alcuno scambio di idee possibili, con chi ha in pugno il potere. Hanno il potere politico, giudiziario, militare, “sanitario”… anche se non sapevamo che esistesse un “potere sanitario”. E soprattuto, hanno il potere sulle menti della gran parte della massa, grazie all’occupazione completa dei media mainstream.
Molti si faranno fare la puntura. Non gli è bastato perdere la libertà, si faranno marchiare “volontariamente”, con il rischio di rovinarsi la salute in modo irreversibile, o di morire. Neanche un allarme di tale gravità serve più a niente…

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Le 8 Tecniche di Manipolazione mentale più usate dai Mass media: come riconoscerle e imparare a tutelarsi

di Del Po Brunetta e Temponi Daniela
La Manipolazione, come specifica forma di esercizio di potere, viene esercitata per così dire per via indiretta dalle élite del potere, attraverso l’ “Apparato culturale” (Mills 1956, 1963), che comprende le istituzioni educative, religiose, culturali e i mass media…
In questo processo i mass media assumono un ruolo strategico. Attraverso i mass media diventa dunque possibile formare le opinioni, sollevare o neutralizzare problemi, canalizzare i bisogni e le aspirazioni, orientare gli atteggiamenti senza che appaia mai il collegamento con le élite dominanti.
Edward Bernays, pubblicitario e pubblicista statunitense considerato dal giornale Life come uno dei cento americani più influenti del ventesimo secolo, nel suo saggio “Propaganda” del 1929, spiega come la comparsa della democrazia e delle libertà individuali associate all’industrializzazione, abbia paradossalmente generato l’urgenza di manipolare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse…

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Alexander Dugin: l’Ordine post-globale è qualcosa di inevitabile

di Aleksandr Dugin
L’ordine post-globale è qualcosa di inevitabile. La crisi che l’umanità sta attraversando a seguito del Covid-19 ha assunto una dimensione talmente globale, che un ritorno alla situazione preesistente è semplicemente impossibile.
La crisi che l’umanità sta attraversando a seguito della pandemia da Coronavirus, ha assunto una dimensione talmente globale che un ritorno alla situazione preesistente è semplicemente impossibile. Se non si arresta la diffusione del virus entro un mese e mezzo/due mesi, il fenomeno diventerà irreversibile e da un giorno all’altro l’intero ordine mondiale collasserà. La storia ha visto periodi simili che sono stati associati a disastri di scala globale, guerre e altre circostanze straordinarie.
Se cerchiamo di guardare al futuro senza preconcetti e in modo aperto, possiamo prevedere alcuni degli scenari generali o dei singoli momenti che con maggiore probabilità potrebbero verificarsi.  Primo fra tutti, il crollo definitivo, rapido e irrevocabile della globalizzazione…

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Quei “democratici” di sinistra che odiano le Elezioni

di Lorenzo Zuppini
E quattro! È la quarta volta in 6 anni che la Sinistra va al governo senza aver vinto le elezioni!
Raccontano dal 2011, e meno chiaramente sin dal ’94, che i governi si formano in Parlamento e che una governabilità purchessia deve essere sempre preferita all’ipotesi caotica del voto. Il sottotesto di queste amenità logiche, sebbene in punta di diritto abbiano ragione, vuole che a una cupola plenipotenziaria spetti la prerogativa di decidere se e quando sia il caso di concedere agli elettori di esprimersi tramite elezioni regolari e, al contrario, quando propendere per la costruzione in laboratorio di maggioranze alternative evidentemente ostili ai gusti del popolo.
La sinistra si è specializzata in questo, creando un altro dei suoi nuovi miti cui aggrapparsi e per cui combattere, che è la “rispettabilità dell’Italia” che s’accende e si spegne con un interruttore da lei premuto a intermittenza… tic tac tic tac… martellandoci con la storia del “non sapete cosa dicono di noi all’estero”

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Ombre scure dagli States sul Governo Conte Salvini

di Luciano Lago
Siamo naturalmene solidali con la famiglia del vicebrigadiere, Cerciello Rega, caduto nell’adempimento del suo dovere. Ci sono però molte “stranezze” nella vicenda, a iniziare da come i due carabinieri non abbiano avuto neppure il tempo di difendersi, tanto è stata fulminea l’aggressione omicida.
Il giovane nordamericano, in coppia con un coetaneo, girava con un pugnale d’assalto utilizzato dalle forze speciali USA, che probabilmente ha portato con sé nel bagaglio dagli Stati Uniti. Lo stesso pugnale è stato ritrovato nel controsoffitto dell’albergo dove alloggiavano i due giovani americani; nessun serio tentativo di occultare l’arma.
Non è difficile notare le “strane” modalità dell’aggressione, l’incontro sollecitato dal pusher, la stranezza delle telefonate con la denuncia del ricatto, l’accoltellamento fatto con presa alle spalle, tipica più da azioni di forze speciali che non da due studenti diciannovenni fatti di psicofarmaci. Sorge una domanda: si tratta di due studenti o di due agenti di special forces USA? I due soggetti forniscono versioni contrastanti fra loro…

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Bizzotto furiosa a Strasburgo: “Cordone sanitario contro la Lega, schiaffo all’Italia”

Protesta la Lega, per bocca dell’europarlamentare Mara Bizzotto, candidata alla vice-presidenza del Parlamento Europeo, dopo il voto dei vice-presidenti a Strasburgo.
“Il cordone sanitario messo in piedi contro la Lega di Matteo Salvini per evitare la mia elezione a vice presidente del Parlamento europeo, è uno schiaffo alla democrazia e un vergognoso affronto contro 9 milioni di italiani che hanno votato la Lega facendola diventare il primo partito in Italia e in tutta Europa”

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Puoi disporre della tua Vita, ma non della tua Salute!

 di Davide Mura
Oggi, più che la Scienza, è lo Scientismo a dominare, ovvero un costrutto dogmatico basato sull’idea che se una cosa la afferma la scienza, allora è sicuramente giusta. Esso considera, quindi, la scienza infallibile.
Qualche tempo fa, su Primoarticolo ho fatto una breve riflessione sui vaccini, in rapporto a quanto prevede la nostra Costituzione. Il sunto è questo: non è in alcun modo giustificata l’imposizione dei vaccini in assenza di un’emergenza sanitaria. Viene lesa la libertà individuale, perché viene imposto un trattamento sanitario obbligatorio (TSO), senza che vi siano comprovate ragioni di necessità e urgenza connesse a questa imposizione.
Salta all’occhio, perciò, che – attraverso i vaccini – si voglia imporre alla popolazione un sistema sanitario basico, terzomondista e coercitivo, non già basato su una scelta libera, responsabile e consapevole del cittadino, bensì su un assunto alquanto discutibile: l’infallibilità della scienza, che rappresenta la negazione della scienza stessa e si traduce in scientismo

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Il pesce puzza sempre dalla Casta

di Aristoteles
“Siamo passati dalla cultura della vergogna alla cultura del “vergognaaaaa!” urlato scompostamente in ogni occasione utile. “Vergogna” e “dignità” sono le parole d’ordine di questo momento storico. Urli “vergogna” e reclami “dignità”. È un misto di catarsi e autoassoluzione, che punta inevitabilmente verso il nulla”. Svart Jugend
Una lotta simbolica contro corrotti e corruttori, politici privilegiati ed amministratori disonesti, condotta da un popolo buono e vittima. La casta ci ossessiona, in Italia. A partire dalla pubblicazione del libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, “La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili”, una di quelle opere che, nel loro piccolo, hanno rappresentato lo spirito del tempo. Ormai viviamo nella bolla dell’anticasta come unica forma di critica possibile al sistema esistente.
Poiché però il pensiero critico non si accontenta di questo sterile deserto, di questo dibattito da curva ultrà, vogliamo chiederci: qual è il significato della retorica che si scaglia contro i privilegi del ceto politico? E ancora, a quale uso essa si presta negli attuali rapporti di forza? Andiamo con ordine…

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Si stampano 60 (80) miliardi al mese per le banche, invece di darli a chi inventa lavoro

L’economia dovrebbe essere al servizio della Comunità e se questa ha bisogno di inventare lavoro dignitoso per tutti, l’economia dovrebbe stampare i soldi per arrivare a questo obiettivo.

Tutte le banche mondiali hanno stampato soldi e lo hanno immesso sul mercato, ognuno a modo proprio con formule più o meno diverse e come ritenuto opportuno, ma nessuna banca centrale ha stampato soldi e li ha dati a chi inventa un lavoro dignitoso.

Il fatto di stampare soldi e darli direttamente a chi costruisce lavoro non ha sfiorato minimamente il pensiero di questi esperti e responsabili di grandi decisioni. Si sono scervellati per fare arrivare questi soldi alle banche, che a loro volta, come sta accadendo in Europa, con il “Quantitative Easing” di 60 miliardi al mese, (sì… 60…

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