Generazione Antidolorifica

Una pubblicità televisiva su tre ha, ormai, come argomento l’uso di medicinali, generalmente antidolorifici (rigorosamente “a tripla azione”), sottoforma di polveri, pasticche o cerotti. Sembrerebbe davvero che il pubblico televisivo, composto perlopiù da ultrasessantenni, faccia uso intensivo di tali medicamenti.
Il dolore è un’informazione importante del corpo verso la mente e viceversa. Il dolore, quando non sia esso stesso la patologia, è un indicatore di un problema verso il quale occorre porre attenzione. Eliminarne la portata informativa chimicamente, equivale ad oscurare la spia della benzina nell’automobile, senza fare il necessario rifornimento risolutivo…

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Malattie: soglie alzate e abbassate a seconda della convenienza economica

Eccessiva medicalizzazione

Riflettiamo su un problema che, spesso, viene totalmente ignorato dalle persone: chi dovrebbe definire le malattie? Allora partiamo con il dire che ci sono delle commissioni nazionali che decidono che un certo valore x (valore che si definisce tramite analisi e visite), non debba superare una certa soglia, altrimenti vuol dire che il soggetto è ammalato.
Adesso consideriamo che le commissioni in sé hanno notevoli conflitti di interessi, perché pagate fior di quattrini dalle case farmaceutiche. Etichettare sempre più persone sane come malate, e prescrivere loro dei farmaci che dovranno prendere per tutta la vita per ridurre fantomatici rischi, è quindi normale routine…

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