Leoni e Gazzelle

di Luca Speciani
La leonessa nella savana si muove quatta, nascosta nell’erba, con passo felpato. Si avvicina silenziosa alle gazzelle, già pregustando il prossimo ricco piatto. Si posiziona nel punto più idoneo per sferrare l’attacco mortale, perché le gazzelle ignare brucano serene, fanno la loro vita, non sospettano, pensano che “andrà tutto bene”.
Qualche gazzella, è vero, aveva messo in guardia le altre. Guardate che ci stanno fregando: hanno limitato i nostri spostamenti. Ci hanno ridotto il cibo. Tolta la possibilità di stare vicine, di difenderci. Hanno costruito dei recinti che ci impediscono la fuga. Hanno reso il terreno scivoloso (divieto di autopsie, numeri falsati, protocolli errati, attacco mediatico alle prime cure funzionanti, cancellazione di qualunque opinione diversa, divieto dei test sierologici).
Ma le altre gazzelle, masticando l’erba di un sicuro stipendio statale, avevano dato loro delle “complottiste”. E si facevano i profili Facebook con su scritto “andrà tutto bene” e “io resto in savana” senza capire, senza sospettare…

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