Altre prove che la Cannabis è un potente anti-invecchiamento

Il THC – uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis – è in grado di ripristinare rapidamente le prestazioni della memoria nei topi più anziani.
Mantenere il cervello sano durante il processo di invecchiamento, è una delle preoccupazioni principali attuali. Con i tassi di Alzheimer e demenza in aumento, non c’è da meravigliarsi che i ricercatori siano impegnati alla ricerca di nuovi modi per combattere l’invecchiamento del cervello e supportare le funzioni cognitive nel corso della vita. Nuove ricerche hanno dimostrato che la cannabis potrebbe essere la risposta che stavamo cercando, con gli scienziati che hanno scoperto che la pianta ha incredibili benefici ristorativi per il cervello.
Le stime condotte negli Stati Uniti, suggeriscono che circa 14 milioni di americani vivranno con qualche forma di demenza entro il 2050. Nel 2018, la demenza e l’Alzheimer sono costate al paese circa 227 miliardi di dollari. Entro i prossimi trenta anni, gli esperti affermano che il costo della demenza raggiungerà fino a $ 1,1 trilioni. Poiché i trattamenti farmaceutici non riescono continuamente a fornire sollievo, non sorprende che gli scienziati si stiano rivolgendo a medicinali naturali come la cannabis e la curcuma…

Vai all’articolo

Malattie neurodegenerative: una nuova scoperta sui meccanismi di morte cellulare

di Martina Bandera
Secondo un recente studio, in caso di malattie neurodegenerative, le cellule nervose andrebbero incontro a un blocco che impedisce il processo di autofagia.
I ricercatori del King’s College di Londra, hanno scoperto nuovi meccanismi di morte cellulare associati a malattie neurodegenerative debilitanti, quali il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.
La nuova ricerca, pubblicata su Current Biology, potrebbe assumere un ruolo di estrema importanza per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici, utili nel trattamento delle malattie neurodegenerative attualmente senza cura…

Vai all’articolo

Stiamo diventando un popolo di dementi!

Alzheimer e demenza

La demenza sta diventando un’epidemia

Una ricerca compiuta nel Regno Unito conferma quanto asseriamo da almeno un quinquennio. Si sta diffondendo un’epidemia silenziosa che sta colpendo molti più pazienti oggi, di quanto avveniva vent’anni fa. È la demenza, che forse smetteremo di chiamare “senile”: si riscontra infatti un preoccupante aumento dei casi precoci, soprattutto tra i quarantenni. Se, infatti, negli anni ’90 del XX secolo, la diagnosi si situava intorno ai sessant’anni, oggi la diagnosi di un principio di demenza avviene molto prima.

Una ricerca condotta…

Vai all’articolo