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Il Trionfo della Nullità

“Più sono falsi più sono apprezzati. Più sono stronzi più sono amati. Più sono lecchini più sono affermati. Più cresci e più ti accorgi di vivere in un mondo di merda”. Tristissima verità contemporanea che si evidenzia soprattutto nel mondo della politica, dei social e dei media.
In quest’era disgraziata la qualità, il merito e il talento sono stati surclassati dall’incapacità, dall’inettitudine, dalla falsità e dall’arrivismo. La televisione in particolare, con il suo disgraziato obiettivo dell’audience che ha seppellito qualsiasi proposito di qualità, ha diffuso volutamente quanto di più osceno, orripilante e volgare possa essere trasmesso al pubblico. E purtroppo la grande massa degli utenti della “Tv spazzatura” ha accettato, almeno in termini statistici di ascolto, quest’iniezione mediatica di abominio, dimostrando di “gradire” certi disgustanti talk show e certi esecrabili programmi d’intrattenimento. Non facciamo nomi e titoli per non generare possibili benefici in termini di propaganda per questi orrori televisivi, ma chi ci sta leggendo sa benissimo di cosa stiamo parlando…

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Siamo ormai al “Percolato televisivo”

di Sergio Figuccia
Mai lo stato della tv italiana sia essa pubblica o privata è risultato tanto pestilenziale e insopportabile.
Già da tempo abbiamo rilevato il degrado irreversibile dei media del nostro disgraziato Paese, ma forse è proprio in questi ultimi tempi che la gente si è resa maggiormente conto di questo gravissimo fenomeno.
Fatte le dovute rarissime eccezioni, la televisione è giunta ormai nel fondo dell’abisso in cui è precipitata da quando la balorda competizione globale, che afflige l’era contemporanea, ha contaminato lo specifico settore delle telecomunicazioni.
La guerra (perché di questo si tratta, non è di certo leale concorrenza fra pubblico e privato) che si è aperta per la conquista dei più alti ascolti e di continui record dell’audience, e quindi dei maggiori business pubblicitari connessi, ha comportato un immenso scadimento nella qualità del prodotto televisivo, specialmente nel comparto dell’intrattenimento…

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