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Per paura di Morire… abbiamo smesso di Vivere!

di Davide Gionco
Non siamo dei vegetali che devono sopravvivere, ma delle persone che desiderano vivere, riempire la propria esistenza di esperienze piacevoli che rendano la vita degna di essere vissuta.
La perdurante campagna di terrorismo mediatico intorno alla pandemia del covid-19 (perché se fosse informazione corretta, sarebbe un’altra cosa) fa leva sul nostro istinto di sopravvivenza: se so che una certa azione comporta dei rischi per la mia incolumità, la evito.
Si tratta di un atteggiamento che funziona bene nel caso di un pericolo immediato, come il rischio di un incidente stradale, ma che non sempre porta dei vantaggi nel caso di situazioni che perdurano nel tempo. Un esempio classico è quello del fumo: tutti sanno che fumare fa male e che riduce la speranza di vita, tuttavia molti fumano (per la cronaca: non sono un fumatore), perché ritengono che fumare sia un “piacere della vita”, che la rende più piacevole, anche se forse più breve…

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Le 5 domande da fare ad un Amico che vuole farsi vaccinare contro il Covid

di Kit Knightly
Molti di noi hanno amici o familiari che hanno intenzione di farsi vaccinare. Forse credono veramente di essere in pericolo. Forse pensano che sia meglio prevenire che curare. Forse vogliono solo essere in grado di andare di nuovo al bar…
Se conoscete qualcuno che ha intenzione di farsi vaccinare contro il Covid19, fategli queste cinque domande. Assicuratevi poi che capisca esattamente il loro significato.
1. Sapevi che non hanno MAI vaccinato con successo contro nessun coronavirus?
Non è mai stato sviluppato nessun vaccino di successo contro un coronavirus. Gli scienziati hanno cercato per anni di sviluppare un vaccino contro la SARS e la MERS, senza ottenere risultati. Infatti, alcuni dei falliti vaccini contro la SARS avevano effettivamente causato ipersensibilità al virus della SARS. Ciò significa che i topi vaccinati potevano contrarre la malattia in modo più grave dei topi non vaccinati…

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Roma: Treno “sanitario” per “deportare” Malati Covid in altre zone d’Italia o all’estero!

Il “Treno sanitario” è dotato di personale medico ed è equipaggiato con specifiche attrezzature mediche e potrà essere messo a disposizione per la gestione di emergenze.
Nell’hub ferroviario di Roma Termini, ora abbiamo anche il “Treno sanitario”, equipaggiato per la cura e il trasporto dei pazienti durante emergenze o calamità, e il polo per le vaccinazioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Due progetti con cui il Gruppo Fs Italiane, in collaborazione con Dipartimento della Protezione civile, Regione Lazio, Croce rossa italiana e Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu), vuole contribuire alla “ripartenza” (per andare dove?…) del Paese…

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La Pazienza è finita!

di Claudio Romiti
Con tutta probabilità passeremo un’altra Pasqua infernale, all’insegna delle restrizioni e dei divieti, continuando ad indossare le mascherine all’aria aperta in segno di obbedienza ad un Regime sanitario che, soprattutto in Italia, ha oramai assunto i caratteri di una dittatura.
Francamente mi piacerebbe scrivere d’altro, tornando ad occuparmi dei temi che approfondisco da una vita. Tuttavia, dal momento che la questione delle libertà conculcate è in questo momento il problema dominante, continuerò a battermi senza tregua, anche sulle pagine dell’Opinione, contro le sistematiche violazioni dei nostri diritti civili. Violazioni perpetrate da oltre un anno nell’insensato e vano tentativo di bloccare la circolazione di un virus caratterizzato da una relativa bassa letalità…

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Il Dottore che non mette la mascherina: “Non mi vaccino, il Covid si può curare”

di Luca Manservisi
Luca Graziani è anche medico iperbarico: “Il miglior antivirale è l’ossigeno, fatecelo respirare. Ho avuto almeno trenta positivi sintomatici, sono tutti guariti con aspirine, cortisone e idrossiclorochina. I dati dei morti non sono chiari, senza autopsie”.
“Non sono né un ‘no vax’ né un negazionista. Sono solo uno che ha dei dubbi, che si fa delle domande. Di fronte invece alle certezze granitiche di chi ci sta governando e ci guida nella sanità. Un certo Francoise Marie Arouet, che non era altro che Voltaire, diceva che ‘il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola’ e che ‘solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono’ “.
A parlarci, senza mascherina, è il dottor Luca Graziani, nel suo ambulatorio di via Carso, a Ravenna. Così come le usano i cittadini, le mascherine sono solo una fonte d’infezione. E in generale sono servite soprattutto ad arricchire qualcuno. L’organismo cerca di eliminare ciò che non vuole, con la mascherina invece reintegriamo in parte ciò che con l’espirazione scartiamo, cioè l’anidride carbonica, alterando il microbiota e creando il terreno idoneo alla proliferazione di virus e batteri”

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Il Virus “Mutante israeliano”

di Gilad Atzmon
In Israele, i casi di Covid-19, in rapporto alla popolazione, hanno avuto un’impennata ed erano tra i più alti al mondo (se non i più alti) durante il primo mese della “vittoriosa” campagna di vaccinazione di massa. In due mesi di inoculazioni a tappeto con il vaccino di Pfizer, Israele è riuscito a raddoppiare il numero di morti che aveva accumulato nei precedenti dieci mesi di pandemia.
Al momento di scrivere questo articolo, il 75,4% dei nuovi casi di Covid-19 in Israele ha meno di 39 anni. Solo il 5,5% ha più di 60 anni. Solo il 59,9% dei pazienti critici ha più di 60 anni. Il 40% sono più giovani di 60 anni. Il Paese ha anche rilevato un forte aumento dei casi di Covid-19 tra le donne incinte. Molte sono in ospedale, otto di loro sono attualmente in condizioni critiche. In Israele, i casi di Covid-19 nei neonati hanno avuto un picco significativo del 1300% (da 400 casi nei bambini sotto i due anni il 20 novembre a 5.800 nel febbraio 2021).
In Israele, i casi di Covid-19, in rapporto alla popolazione, hanno avuto un’impennata ed erano tra i più alti al mondo (se non i più alti) durante il primo mese della “vittoriosa” campagna di vaccinazione di massa. In due mesi di inoculazioni a tappeto con il vaccino di Pfizer, Israele è riuscito a raddoppiare il numero di morti che aveva accumulato nei precedenti dieci mesi di pandemia…

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C’è l’accordo sul “Passaporto Vaccinale”: cos’è e quando arriverà…

di Fabrizio Fasanella
Evviva non aspettavamo altro… ecco la ciliegina sulla torta al covid!
Il “passaporto vaccinale” sarà realtà, almeno in Europa. Dopo mesi di indiscrezioni e ipotesi, giovedì scorso per la prima volta le istituzioni europee hanno dato il via libera a questo particolare documento, che consentirà ai vaccinati contro il Covid di viaggiare “liberamente” in Unione Europea.
Nel corso dell’ultimo vertice UE, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha fatto sapere che è stato trovato un accordo di massima sul passaporto vaccinale. L’obiettivo è quello di introdurlo entro l’estate: “Ci servono almeno tre mesi per lo sviluppo tecnico di un sistema inter-operabile europeo”

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Sono sicuro che c’è una spiegazione normale…

di Maurizio Blondet
Un tal Richard Rotschild ha brevettato nel 2015  un “Sistema e Metodo per testare il Covid-19”.
Sarà sicuramente un fake – anche se la fonte, the Duran, è del tutto credibile – oppure ci sarà certamente una spiegazione…
Ecco cosa c’è scritto sul foglio di brevetto: “Viene fornito un metodo per acquisire e trasmettere dati biometrici (ad es. Segni vitali) di un utente, in cui i dati vengono analizzati per determinare se l’utente è affetto da un’infezione virale, come COVID-19.
Il metodo include l’utilizzo di un “pulsossimetro” per acquisire almeno il polso e la percentuale di saturazione dell’ossigeno nel sangue, che viene trasmessa in modalità wireless a uno smartphone. Per garantire che i dati siano accurati, viene utilizzato un “accelerometro” all’interno dello smartphone per misurare il movimento dello smartphone e/o dell’utente.
Una volta acquisiti dati accurati, vengono caricati sul cloud (o host), dove i dati vengono utilizzati (da soli o insieme ad altri segni vitali) per determinare se l’utente soffre (o è probabile che soffra) di un’infezione virale, come COVID-19

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Scuola: Tar Lazio dichiara illegittimo l’uso delle mascherine al banco

di Valentina Bennati
Il Tar Lazio (con sentenza pubblicata il 19 febbraio 2021) ha dichiarato illegittimo l’articolo 1, comma 9, lettera s del DPCM del 3 novembre scorso (reiterato tale e quale nei DPCM successivi) che aveva imposto ai bambini di età superiore ai sei anni, l’obbligo di indossare le mascherine durante le attività didattiche.
I giudici amministrativi, in sostanza, hanno condiviso le valutazioni del Comitato tecnico scientifico che, invece, il governo aveva deciso di non seguire. Il CTS, infatti, non aveva consigliato di imporre in modo indiscriminato l’uso delle mascherine a scuola per i bambini di età compresa tra i sei e gli undici anni, ma aveva suggerito di seguire le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo le quali, seduti al banco e distanziati di almeno un metro, i bambini possono togliere il dispositivo di protezione individuale…

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Sapete che cos’è la “Great Barrington Declaration”?

di Michele Nardella
Ci sono ancora tanti, troppi ingenui convinti che le notizie ufficiali con cui siamo bombardati giornalmente a proposito della “pandemia” rispecchino ciò che oggettivamente dice “la scienza”. Il numero di medici e scienziati non in linea con la narrativa ufficiale che si vuole imporre, è tutt’altro che trascurabile.
Ormai tutti sappiamo che la censura dei giganti dell’informatica ha raggiunto livelli impensabili anche solo fino a poco tempo fa, tanto da indurre sempre più utenti a prendere contromisure, come quella di emigrare su piattaforme più libere. È anche di questi giorni la notizia della messa sotto inchiesta del dr. Mariano Amici per la sua posizione “eretica” su pandemia, tamponi e vaccini, dopo aver subìto una dura quanto ingiustificata aggressione nella trasmissione televisiva “Non è l’arena”.
Non è difficile capire che le crescenti arroganza e violenza che si stanno abbattendo contro i “dissenzienti”, sono la prova flagrante che le idee che non piacciono ai pochi che tiranneggiano sui tanti, si stanno pericolosamente diffondendo. E con questo mi riferisco in particolare al fatto che, a dispetto di quanto vuol far credere l’informazione ufficiale, che parla sempre a nome di una fantomatica comunità scientifica, il numero di medici e scienziati più o meno non in linea col pensiero che si vuole imporre è tutt’altro che trascurabile…

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