Umiltà ed Evoluzione interiore vanno di pari passo

L’errore ricorrente è pensare che le persone umili si sentano in qualche modo meno degli altri. La verità è che probabilmente sono più evolute.
Nella società contemporanea, dove l’intento principale è apparire, sembra quasi che l’umiltà appartenga a poche persone. Questo dono prezioso andrebbe custodito, al contrario dell’egocentrismo e del narcisismo. Queste grandi dosi di egocentrismo, che caratterizzano le persone, fanno apparire gli umili diversi dalla massa.
Anche se le persone umili sembrano essere in minoranza, sono in realtà molto speciali perché conservano uno dei valori più importanti per il benessere personale e collettivo. Molti hanno un’idea distorta sull’umiltà. Nell’immaginario comune, infatti, queste persone sono viste come non ambiziose o decise. La verità è che gli individui umili semplicemente non credono di essere superiori a nessuno… anche se forse, in fondo, lo sono, almeno dal punto di vista spirituale…

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Coltiva la tua “Sorgente Interiore”

Tutto ciò che ti circonda è il risultato della tua Vita interiore. Se la tua Vita interiore è scarna e poco curata, allora ciò che ti circonda sarà uguale.
Se poni più attenzione al fare e all‘apparire e ti dimentichi di essere, ciò che otterrai sarà una vita infelice e fatta di piccole soddisfazioni passeggere ed effimere.
Immagina la tua Vita interiore come una palude: acqua putrida e stagnante dove non vi cresce più nulla e che attira insetti fastidiosi come zanzare e mosche e anche sanguisughe e serpenti velenosi. Puoi metterti lì con il retino e provare a scacciare gli insetti o a ucciderli, ma ti richiederà uno sforzo immenso e, soprattutto, dopo qualche tempo, ne arriveranno altri.
Immagina, invece, se da questa palude iniziasse a sgorgare una sorgente di acqua pura e limpida, acqua che prende il posto di quella putrida e stagnante. Una volta nata, questa sorgente attirerà animali e insetti bellissimi: uccelli, cervi, farfalle e tanti altri…

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Come arrivare a praticare facilmente la Meditazione

di Lena Schmidt 
Uno degli aspetti migliori della Meditazione – la pratica di osservare tranquillamente i propri pensieri e sentimenti nella tua mente senza giudizio – è che non hai bisogno di nulla per praticarla.
Non sono necessari gadget o attrezzi. Puoi praticare la meditazione in metropolitana. Puoi praticare la meditazione a letto. Puoi praticare la meditazione nel bagno! Inspira semplicemente e nota che stai inspirando. Quindi espira e nota che stai espirando. Questo è tutto. Stai meditando! Non è necessaria alcuna preparazione o sforzo particolare. Basta sedersi.
Detto questo, se hai il tempo, lo spazio, l’energia e il desiderio, puoi metterti comodo. Prepararsi alla meditazione fisicamente, mentalmente e spiritualmente può miglioraremolto la tua esperienza meditativa.
Quando si considera la preparazione alla meditazione, è indispensabile considerare quale stile di meditazione si prevede di praticare. Ti piace essere guidato, ascoltare qualcuno che ti parla con calma? Vuoi praticare, magari concentrandoti sulla compassione e la gentilezza mentre mediti? Ti piace seguire solo il tuo respiro ed “essere”?…

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Le Malattie arrivano se non seguiamo la nostra Anima

La Sofferenza arriva quando non seguiamo il percorso deciso dalla nostra Anima.
La sofferenza è un indicatore… ci indica la via, ci dice se stiamo conducendo la nostra vita in modo corretto o sbagliato. Ecco, a tal proposito, una bellissima storia:
“C’era un uomo che adorava suonare il flauto.
Si sposò con una giovane e bellissima donna e la prima notte di nozze lui volle suonare per lei.
Sua moglie gli disse che non poteva sopportare il suono del flauto e aggiunse: ‘O me o il flauto!’
Il flauto venne riposto e l’uomo non lo suonò più.
Anni dopo all’uomo venne diagnosticato un cancro.
Il suo medico acutamente gli suggerì di fare quello che più gli piaceva… di suonare ancora il suo flauto… ed egli si mise a suonare di nuovo

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La fine della Realtà… verso un Mondo “Iperreale”

di Francesco Plaino
Le moderne tecnologie digitali stanno influenzando in modo diffuso la nostra percezione del mondo. Molte delle nostre esperienze della vita quotidiana sono anticipate e mediate da un gran numero di dispositivi multimediali. Così, la realtà viene letta, o meglio ri-letta, continuamente attraverso logiche digitali e mediali.
In questo modo, le nuove modalità di comunicazione non solo determinano le nostre aspettative e condizionano le nostre reazioni nei confronti della realtà, ma creano una vera e propria “Iperrealtà”. Quest’ultima, come descritta dal sociologo e filosofo francese Jean Baudrillard, è come un velo che permea la realtà, la quale finisce per perdere valore, soffocata dalla perfezione del digitale.
L’iperrealtà definisce dei modelli che esistono solo in luoghi virtuali, esistono solo in quanto simulazioni. In tal modo, la società delle immagini trova nel mondo digitale e multimediale una sorta di luogo sicuro, virtuale, dove genera una “realtà alternativa” distaccata dall’esperienza umana, senza più riferimenti a essa…

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I Dominatori di questo Mondo

Nelle varie culture sono stati chiamati con nomi diversi: Arconti per gli gnostici, Elohim o Anunnaki per i redattori biblici, Voladores per i toltechi, Demoni per i cristiani… Alieni per i moderni autori di quella che viene chiamata fantascienza.
Si tratta di una razza aliena molto evoluta tecnologicamente, che ci ha sottomessi dominando la nostra coscienza e che continuano a tenerci sottomessi, impedendoci di prendere coscienza di noi stessi, di chi siamo veramente, inducendoci a credere di essere l’apparato psicofisico che abitiamo, ovvero il nostro ego.
In tal modo siamo spinti ad atteggiamenti, sentimenti, pensieri sempre più egoistici che ci portano a non fidarci l’uno dell’altro. Lo sapevano molto bene i romani, quando affermavano che per comandare era necessario prima dividere il popolo, in modo che non si unisse e si organizzasse per combatterli e vincerli. Il famoso “divide et impera” è a tutt’oggi utilizzato dal potere per tenerci occupati in lotte (politiche, sportive, ideologiche, religiose…) al fine di non permetterci di prendere coscienza di noi stessi e della notra forza…

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I “Donatori di energia positiva”: gli opposti dei Vampiri energetici

I “Donatori di energia positiva”, ovvero gli opposti dei Vampiri energetici, hanno la capacità di rimanere sempre allegri e concentrati sulle cose positive che la vita ci può dare.
Come molti di voi che leggono sapranno, i “Vampiri Energetici” esistono e si alimentano delle nostre energie positive. Ci prosciugano. Esistono diversi modi per proteggersi ma non ne parlerò in questo articolo, perché adesso voglio sintonizzarmi su vibrazioni positive e quindi parlerò dei loro opposti, ovvero i “Donatori di Energia Positiva”.
I Donatori di Energia Positiva sono persone qualunque, proprio come i Vampiri Energetici, ma a differenza di questi ultimi, nonostante ciò che gli capita, hanno la forza e il potere di rimanere allegre e propositive comunque.
Sono persone comuni che vivono la loro vita come tutti gli altri, sentono il dolore e la tristezza ed hanno i loro problemi da superare. Non vivono vite idilliache e non sono insensibili. Semplicemente riescono a non farsi sottomettere dai sentimenti negativi, cercando di rimanere concentrati sulle cose positive della vita, soprattutto sulle cose più semplici.
Vi riporto alcuni comportamenti caratteristici di questo tipo di persone; abitudini che possiamo replicare e far diventare anche nostre per vivere meglio, sicuramente più felici…

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Essere Uomini

di P.G. Wild
Voglio raccontarvi dell’uomo, che passa la vita ad essere altro, a essere parte di qualcosa di più grande di lui: parte di una famiglia, parte di un’azienda, parte di una chiesa, parte di un’associazione, parte di un partito, parte di uno stato.
È troppo preso da questo, in cui riversa la maggior parte delle proprie energie, tanto che vive come individuo solo 10-20 minuti al giorno, se va bene, prima di andare a dormire. E giorno dopo giorno dimentica un poco di più chi è veramente, che è altro oltre la mamma o il papa, oltre il compagno, altro oltre il lavoro che fa, altro oltre il fedele, il sostenitore, il cittadino. E che anche per gli altri è così.
E rischia di perdersi in quello che non è. Noi non siamo la nostra casa, la nostra macchina…

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Mangiare sano ora è un disturbo mentale!

di Mike Adams
L’industria psichiatrica, nel suo sforzo infinito di trasformare artificiosamente ogni attività umana in “disordini mentali”, sta ora propagandando il disordine più ridicolo che abbia mai inventato: il “disturbo del mangiare sano”.
Non è uno scherzo: se ti focalizzi sul mangiare cibi naturali sei “mentalmente malato” e probabilmente hai bisogno di qualche tipo di cura chimica che includa potenti farmaci psicotropi. Scrive il quotidiano The Guardian: “La fissazione di mangiare sano può essere il sintomo di un grave disordine psicologico” e continua affermando che questo “disordine” è chiamato “ortoressia nervosa”, una locuzione latineggiante che significa “preoccupati riguardo il mangiare correttamente”.
Ma non potevano chiamarlo semplicemente “disordine da preoccupazione sul mangiare sano”, perché sarebbe sembrato banale, per cui l’hanno traslato in latino… così sembra più intelligente (anche se non lo è!). Il Guardian continua: “Gli ortoressici hanno delle regole rigide sul cibo. Il rifiuto di toccare zucchero, sale, caffeina, alcol, grano, glutine, lievito, soia, cereali e latticini non è altro che l’inizio delle restrizioni dietetiche. Ogni cibo entrato in contatto con pesticidi, diserbanti o che contiene additivi artificiali è inammissibile”

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Gli “Eletti” sparsi per il mondo vi aiuteranno ad uscire dalla schiavitù del Sistema

di Giuliana Conforto
Pochi sono consapevoli dei tempi eccezionali che stiamo vivendo… pochi ma sufficienti per aiutare se stessi e l’intera umanità.
Sono quelli che i Vangeli e film come “Matrix” chiamano gli “Eletti”, ovvero quelli che cercano la verità. Gli eletti si sentono diversi fin dalla nascita, non si adeguano alla “realtà” di questo mondo, vorrebbero cambiarlo ma non sanno come fare.
Imboccare la via dell’evoluzione è per costoro un “cambiare”, che è in realtà diventare se stessi; è “Essere”, ovvero: riflettere nel mondo il proprio messaggio genetico in tutta la sua integrità.
L’incontro fatale con un professionista, che ristabilisce il contatto con il vero sé, è il passo necessario per chi cerca la “via”. È un evento che imprime una svolta all’esistenza del potenziale “eletto”; l’evidenza che tutto ciò che ha sempre saputo e sentito è vero, e non solo sogno o vaga fantascienza…

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