La guerra di Google ai siti “alternativi”

Google goes Fascist

Fate una prova: andate su Google, cercate una qualunque parola, memorizzate i risultati della prima e seconda pagina e copiateli in una cartella. Poi quando vi capita di poter mettere le mani su un altro computer ripetete esattamente l’operazione e vedrete che i risultati sono completamente diversi.
Gli algoritmi di ricerca che hanno reso famoso Google e ne ha fatto un golem del web  hanno un rovescio della medaglia ovvero si adattano a quello che il sistema pensa che voi stiate cercando non a quello che cercate e dunque mostra cosa diverse a utenti diversi. È un sistema che pare facilitare di molto le cose all’inizio, ma che a lungo andare vi crea una bolla di navigazione che può essere quanto mai riduttiva e che in definitiva si rivela l’idea per la diffusione di contentuti publicitari di ogni genere, espliciti o nascosti…

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Con la Censura alle “Fake News” vogliono censurare anche il Cattolicesimo

Fake news censura

di Giorgio Enrico Cavallo
La menzogna? Nei nostri tempi «diventa verità e passa alla storia», per riprendere un inquietante vaticinio di quel profeta laico che fu George Orwell.
Perché bisogna essere chiari: la guerra alle fake news lanciata dai nostri burattinai al potere non ha certo l’obiettivo di ripristinare la verità. Solo le anime candide ci possono credere. Il dispiegamento di forze in atto sta a significare una sola cosa: che il Grande Fratello che governa il mondo sta cercando disperatamente di instaurare una sola verità: quella di regime. Si veda l’inquietante disegno di legge a firma Adele Gambaro (Ala-ex Cinque Stelle), Riccardo Mazzoni (Ala-ex Forza Italia), Sergio Divina (Lega Nord) e Francesco Giro (Forza Italia): lorsignori propongono sanzioni fino a cinquemila euro e la reclusione non inferiore a dodici mesi per i responsabili della diffusione delle fake news…

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Facebook ammette: “Abbiamo censurato 30mila account”

Censura facebook

di Davide D’Anselmi

Manipolano l’informazione, Facebook ammette: “Abbiamo censurato 30mila account”.

In un documento di recente pubblicazione, Facebook ammette apertamente ciò che già la stragrande maggioranza degli utenti già sapeva e si aspettava: ha usato il proprio social per manipolare l’opinione pubblica. Una notizia che non rientra tra le “fake news” ma che è ben nascosta all’opinione pubblica, eppure questo documento, intitolato «Information Operations and Facebook», parla chiaro: la società di Mark Zuckerberg ha sospeso 30mila account perché sospettati di manipolazione delle campagne elettorali francesi e, soprattutto, americane. Il documento ammette quindi la presenza di attività sospette realizzate attraverso il noto social network che potrebbero…

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La dittatura ha calato la maschera

Dittatura globale

di Marcello Pamio
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che in Italia stiamo vivendo sotto la cappa di una dittatura di stampo fascistoide, è bene che se li tolga dalla testa quanto prima.
Non passa giorno senza che ingiurie, censure, attacchi, segnalazioni e radiazioni dagli ordini avvengano. E’ palese che nel nostro paese a governare la politica sia la finanza internazionale e a governare la scienza e la medicina e a dettarne le linee guida, siano le potentissime industrie del farmaco. I media in tutto questo sono il megafono ufficiale. Tutti fagocitati, indottrinati e indirizzati verso il mono-pensiero di regime.
L’italiota medio, quello che si informa grazie alla tv, è a dir poco annichilito cerebralmente, ha smesso da molti anni di pensare con la propria testa e ripete come un disco incantato il medesimo mantra. Siamo arrivati al punto folle di assistere a litigi negli asili tra le mamme per via dei bambini non vaccinati, i quali sarebbero secondo loro dei piccoli untori pericolosi per i loro figli vaccinati (Paradosso dei paradossi!)…

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Radiazione del dottor Gava: torna l’Inquisizione in Italia

Dottor Roberto Gava

di Redazione InformaSalus.it
Roberto Gava fa ricorso contro la sanzione che gli è stata inflitta: “una radiazione ingiusta e arbitraria”. Il Codacons si schiera con lui e denuncia l’Ordine dei Medici di Treviso che ha “aperto la caccia alle streghe”.
Una guerra combattuta a colpi di provvedimenti tesi a limitare la libertà di scelta terapeutica, alimentata dalla pericolosa approssimazione e dall’allarmismo dei media, inasprita dalle persone schieratesi in quelle due assurde fazioni alle quali, nei fatti, è stato ridotto un dibattito su un tema così importante come la salute: i “pro vax” e gli “anti vax”.
Non sorprende, dunque, quell’appellativo di “medico antivaccini” affibbiato dai più al dottor Roberto Gava, sulle pagine della cronaca nazionale…

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Strani giorni

Manipolazione dei media

di Piero Cammerinesi
Vi ricordate il ritornello della canzone di Battiato di vent’anni fa? Strani giorni, viviamo strani giorni. Beh, quei giorni saranno stati forse strani, ma mai come quelli che stiamo vivendo oggi, dove la sovrabbondanza di notizie e la manipolazione incessante da parte dei media, fa in modo che la gente non recepisca il ‘peso specifico’ di una notizia rispetto alle altre.
Manipolare le coscienze non è solo scrivere il falso o negare il vero; basta semplicemente dare ad una notizia di importanza del tutto trascurabile lo stesso ‘peso’ (corpo tipografico o tempo dedicato nei TG) di un fatto di grande rilevanza. Questa manipolazione costante produce nel lettore/spettatore una perdita di riferimento, un disorientamento della coscienza…

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Nuova risoluzione EU e propaganda anti Russia

Propaganda anti Russia

di Andrea Cavalleri
L’europarlamento ha varato una risoluzione intitolata: ‘Comunicazioni strategiche dell’UE, come contromisure alla propaganda di parti terze’.
Leggendo il titolo si potrebbe immediatamente pensare al famoso giornalista tedesco Udo Ulfkotte che, dopo aver vinto numerosi premi internazionali, è uscito nel 2014 con un libro-confessione in cui dichiarava di aver sistematicamente mentito per 17 anni, al soldo della CIA e di ricchissimi privati. Nel suo libro, intitolato significativamente “Giornalisti comprati”, riporta che la maggior parte delle aziende di…

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Soros finanzia il sistema “anti-bufale”

George Soros durante una conferenza in Malesia

di Roberto Vivaldelli
C’è lo speculatore George Soros tra i ricchissimi finanziatori del nuovo sistema “anti-bufale” annunciato giovedì scorso da Facebook.

C’è lo speculatore George Soros tra i ricchissimi finanziatori del nuovo sistema “anti-bufale” annunciato giovedì scorso da Facebook. Una rivelazione, che fa seguito alle dichiarazioni di Mark Zuckerberg di pochi giorni fa. “Penso a Facebook come a una società tecnologica, ma riconosco che abbiamo una responsabilità che va oltre la costruzione della tecnologia attraverso cui veicolare l’informazione – ha…

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L’effetto perverso e incontrollabile della censura digitale automatica

Censura digitale automatica

di Claudio Giua
Fin dove è lecito controllare e, nel caso, oscurare un contenuto pubblicato su una qualsivoglia piattaforma (carta, tv, radio, web…)? Le censure, perfino quelle finalizzate a tutelare i minori o le minoranze, non vanno a ledere il diritto all’informazione?
Negli anni Settanta e Ottanta, in un contesto assai meno complesso dell’attuale, la questione fu posta con forza da Larry Flynt, fondatore della popolare rivista pornografica The Hustler, che con i suoi legali sostenne che impedire la diffusione di immagini e testi espliciti, fosse in contrasto con il primo emendamento…

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Libertà di stampa: Italia in coda nella UE

Restrizione libertà di stampa

La libertà di stampa nel mondo, nel 2015, è scesa al suo punto più basso degli ultimi 12 anni.

Le pressioni indebite del potere politico, del crimine organizzato e gli attacchi del terrorismo, hanno cercato di ridurre al silenzio e, quando non ci sono riusciti, di “cooptare” i media, impegnati nel loro ruolo di “wacht-dogging” nei confronti appunto del potere.

Il giudizio conclusivo contenuto nell’ultimo Report 2016, stilato dall’autorevole istituto di Washington, Freedom House sulla libertà dei media in tutto il mondo, è sconfortante: “Le forze contro la libertà di stampa sono stati più forti in Medio Oriente e in Turchia, dove i governi e i gruppi fondamentalisti hanno messo sotto pressione giornalisti e media, al fine di farli schierare, in una sorta di

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