La Caccia è finita, quante vittime ha fatto la stagione venatoria?

di Lorenzo Brenna
La lista dei morti, dei feriti, delle specie protette e degli animali domestici ammazzati è, come ogni anno, vasta e inaccettabile.
Anche per quest’anno la caccia è finita. Gli animali selvatici scampati a questi cinque mesi di piombo possono tirare un sospiro di sollievo, ma non solo loro. Anche noi possiamo tornare a passeggiare per boschi e colline senza correre il rischio di essere uccisi o feriti dai cacciatori.
Come sempre, infatti, la stagione venatoria appena conclusa lascia dietro di sé una lunga scia di sangue e ci spinge una volta ancora a chiederci come sia possibile che le istituzioni consentano a una percentuale irrisoria della popolazione, che comprende persone in grado di scambiare un uomo a cavallo per un cinghiale e sparargli, di fare il bello e il cattivo tempo e di tenere in scacco quasi il 99 per cento degli italiani…

Vai all’articolo

I Gorilla in posa per i selfie con i Rangers anti-bracconaggio in Congo

La società moderna fa molti torti a questo pianeta, uno di questo è quello verso gli animali che, in molti casi, non sono in grado di proteggersi dalle potenti armi degli uomini e dalle loro menti crudeli.

Per fortuna, ci sono molte persone in tutto il mondo che dedicano le loro vite per salvare coloro che non sono capaci di farlo da soli… ma c’è ancora molta strada da percorrere. Non importa quante cose brutte accadano in questo mondo, ci sono ancora persone che possono ripristinare la nostra fede nell’umanità, e i rangers del Parco Nazionale di Virunga sono alcune di quelle persone.
Recentemente, il ranger Mathieu Shamavu ha condiviso un’immagine adorabile che è diventata rapidamente…

Vai all’articolo

La criminalità ambientale minaccia le ultime foreste incontaminate europee e la fauna selvatica

I bracconieri dei Carpazi e del Danubio vendono gli uccelli ai ristoranti, soprattutto in Italia e Malta.
È stato presentato al Parlamento europeo il nuovo rapporto “Combating Wildlife and Forest Crime in the Danube-Carpathian Region” di United Nations environment programme (Unep – UN Environment), Wwf ed Eurac Research, che avverte che “Il disboscamento illegale, il commercio illegale di caviale, l’uccisione di massa di uccelli selvatici e il bracconaggio di orsi, lupi e linci minacciano la biodiversità e i mezzi di sussistenza nella regione del Danubio-Carpazi, che si estende in 15 Paesi europei”…

Vai all’articolo